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Bobbio, camminando nel paese di Bellocchio

Tra i borghi dell’alto piacentino che meritano di essere visitati, un posto speciale lo occupa sicuramente  Bobbio. Centro di riferimento della Val Trebbia, è facilmente riconoscibile per tutta una serie di costruzioni architettoniche che ne attestano l’antica e gloriosa storia.

Primo tra tutti, il Ponte Gobbo, costruzione di epoca romanica lunga 280 metri, e dall’originale architettura. Si passa poi all’abbazia di San Colombano, tra il IX e il X secolo fu uno dei centri religiosi e culturali più importanti d’Europa.  Del complesso fanno parte la chiesa di San Colombano, il chiostro con il Museo della Città, il Museo di San Colombano, piazza Santa Fara e l’ex chiesa di Santa Maria delle Grazie.

Nel cuore del borgo si trova la cattedrale di Santa Maria Assunta, circondata da suggestivi portici medievali e palazzi nobiliari, mentre dal cortile del castello Malaspina si gode una stupenda vista della città e delle montagne circostanti.

Il territorio attorno offre diversi itinenari nella natura e nella gastronomia dei Colli Piacentini. Tra le luci, la musica e l’aria frizzante, le piazze porticate e le viuzze medievali si animano e nei ristoranti all’aperto si possono assaggiare i tipici maccheroni fatti a mano con un ferretto, conditi con sugo di lepre, di funghi o di stracotto di manzo.

Ma sono davvero numerose le specialità della cucina bobbiese: tra le altre i pinoli alla ricotta, le lumache in umido, la torta di mandorle, la focaccia di Natale, la mostarda di frutta. Numerosi anche i salumi tipici, dalla coppa al salame, passando per cotechino e zampone, da accompagnare con i numerosi vini Doc che offre il territorio: Gutturnio, Trebbianino Val Trebbia, Barbera, Bonarda, Ortrugo, Malvasia, Cabernet Sauvignon, Pinot.

Eccellenze artistiche, buona cucina, ma anche paesaggi mozzafiato. Il circondario della valle si presenta ordinatamente coltivato, e alterna  ai campi coltivati i boschi cedui, pinete e faggiete, ma anche le zone brulle come la Pietra Parcellara.

Da visitare il fiume Trebbia, le cui acque cristalline lo rendono uno tra i pochi fiumi italiani ancora balneabili. Non a caso ogni estate richiama gli appassionati di canoa, nuoto, pesca e altri sport.

Ma le sorprese non finiscono qua. Bobbio ha persino un suo festival cinematografico – il Bobbio Film Festival –  introdottonel 2005 su iniziativa di un cittadino illustre, il regista Marco Bellocchio. La rassegna e il  premio “Il Gobbo d’Oro” rappresentano il punto d’arrivo di un percorso avviato dal maestro con il Laboratorio Farecinema,  opportunità per insegnare ai bobbiesi i segreti del grande schermo, e offrire occasioni per partecipare attivamente a qualche produzione.

Per i villeggianti e i curiosi che dal Po si muovono verso l’Appennino ligure, Bobbio ha numerosi motivi per guadagnarsi una sosta. Se n’è accorto anche il Touring Club Italiano, che ha premiato le qualità turistiche del Comune con la Bandiera Arancione.

Per ulteriori approfondimenti:

  • radiocorriere.tv/emilia_romagna/bobbio_pc.html
  • piacenzaturismi.net/IT/tesori/citta-arte.php
  • bobbiofilmfestival.it

 

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Published by
Claudio Riccardi

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