Il centro sinistra ha vinto in molti Comuni importanti. Ma di questa ondata tendente al rosso resterà un po’ di verde – ambiente nei programmi? Troppo presto per esprimere giudizi? No, visto che le Giunte sono pronte a sfornare delibere e i sindaci già annunciano i primi provvedimenti. Una prima analisi, quindi, si può fare. Almeno a Bologna e Torino, mentre a Napoli e Milano o Cagliari e Novara è giusto aspettare.
Per quanto riguarda Bologna, il neo-sindaco Virginio Merola ha già firmato i primi provvedimenti. Anzi, alcuni li ha già realizzati, spesso di portata simbolica, ma non solo. Vediamoli.
Pedonalizzazione del centro storico, stop ai pass per politici e altre personalità, vietate le auto blu per gli assessori che devono optare per le Panda al metano comunali, sgombero dei veicoli dal cortile di Palazzo D’Accursio. Sono i provvedimenti annunciati e alcuni già realizzati con delibere già firmate e adottate.
Pass per il centro. Via 290 permessi a politici e altre personalità che entrano nella super vietata zona sotto le Due Torri. Il salotto di Bologna che per alcuni è troppo popolato di auto. Merola vuole fare pulizia e annunciato di buttare nel cestino le quasi trecento autorizzazioni. In questo caso c’è la presa di posizione simbolica ma anche una ricaduta, seppur non risolutiva, sulla qualità dell’aria del centro storico. In pratica le prime categorie colpite sono i consiglieri comunali (36) che per fare attività politica e partecipare alla vita del Comune possono usare solo piedi e pedali della bicicletta. Contrarie le prime reazioni dell’opposizione con la Lega Nord che boccia l’iniziativa. Merola ha colpito però anche i giornalisti. Immediate le reazioni del presidente dell’ordine regionale della stampa che ha ricordato una delle caratteristiche del lavoro: la tempestività. Per non parlare dei cameraman e dei fotografi. Sulle barricate anche i giornalisti precari che devono correre per pochi euro. Qui Merola cade nel populismo, e i cronisti sudati e stanchi si ricorderanno di lui quando scriveranno del suo operato. C’è da scommetterci. Imbestialiti anche i consiglieri provinciali che non ne vogliono sapere di correre sotto i portici per non fare tardi ai consigli. Lui tira dritto e sostiene che non ci sono categorie particolari che possono avere il pass.
Assessori Panda. Non sarà chic, rispetto all’auto blu, ma l’utilitaria della Fiat, a metano, inquina e costa di meno. Questo il primo ordine di Virginio Merola alla squadra dei suoi dieci collaboratori che per tutte le incombenze istituzionali in giro per la città dovranno accomodarsi sui sedili della Panda comunale. Il contributo al risparmio energetico e alla qualità dell’aria è minimo. Un fatto più simbolico che con reali ricadute sull’ambiente. Ma un buon esempio per i cittadini.
Via le auto da Palazzo D’Accursio. Il cortile della sede comunale, si affaccia su piazza Maggiore, oggi è anche un parcheggio auto. Merola lo vuole liberare, come annunciato dopo la vittoria, e creare uno spazio per i cittadini. Da garage ad aria aperta, seppur ingentilito dalle aiuole ben curate, a centro sociale. La delibera è stata già firmata e cancellata le linee bianche che autorizzavano il parcheggio. Ne sono rimaste solo quattro: per personaggi importanti, una per disabili e due per lo scarico di merci. Adesso c’è da aspettare per vedere se veramente il cortile sarà reso fruibile dai cittadini.
Il sindaco in autobus e in bici. Questo l’annuncio, facile la propaganda. E l’impatto ambientale è pressoché nullo. Poi se si fa finta, tipo i sindaci di grandi metropoli mondiali che si facevano accompagnare in metropolitana dall’autista (vedi Bloomberg a New York), il cittadino è pure gabbato. Ma se la promessa sarà mantenuta, indubbiamente un sindaco che viaggia sui mezzi pubblici (l’autobus numero 14 ha detto Merola) e pedala è sicuramente un bell’esempio. Forse non originalissimo visto che anche Francesco Rutelli, in versione più verde e meno centrista, si faceva vedere in giro per Roma con il motorino.
Pedonalizzazione del centro. Qui il discorso si fa serio e misurabile. L’annuncio di campagna elettorale è stato ribadito. E specificato: si partirà a settembre con i laboratori partecipati. Insomma, vanno bene le intenzioni ma rispetto alle altre iniziative non si risolve con una delibera di giunta. Il centro di Bologna è tra i più ampi di Europa e non sarebbe sostenibile una chiusura totale per le categorie deboli: anziani (un terzo dei residenti), mamme con pargoli, disabili seppur lievi (gli altri restano sempre tutelati). Quindi il progetto deve essere studiato nel dettaglio e coniugare il massimo rispetto dell’ambiente con la sostenibilità sociale. Insomma il voler partire con la massima conoscenza e con il dialogo con i cittadini rende credibile il piano di Merola. Poi la realtà è dura, molti commercianti agguerriti e pronti a scendere sul piede di guerra come l’opposizione di centro destra e leghista che chiede già un referendum. Intanto le prime delibere sono state firmate per la pedonalizzazione di alcune stradine come il collegamento tra piazza Puntoni e piazza Verdi. Nel cuore della cittadina universitaria. Anche se il degrado della zona più che delle macchine è dato dalla pavimentazione di terz’ordine, dalla mancanza di fioriere e da quell’arredo urbano che ingentilisce lo spazio.
Civis: Uno dei nodi più complessi del neo sindaco. La storia è lunga e inizia nel lontano (ormai) regno di Giorgio Guazzaloca che per primo fece cadere il muro delle giunte rosse. Poi Cofferati, Merola assessore, che non buttò via il progetto di tram a guida ottica che ha scatenato il mondo ambientalista bolognese. Oggi c’è un inchiesta della magistratura, Guazzaloca indagato, e i lavori sono lenti (gestiti dalla cooperativa CCC mentre i mezzi che forse non partiranno mai sono della Iribus Fiat). Merola dopo aver fatto parte della maggioranza che ha difeso il Civis è intenzionato a rottamare i bestioni che attraversano il centro ma fa salvi i lavori stradali. Su questo tema avrà ben puntati gli occhi della città.
People Mover: Un’opera non ancora partita ma che trova l’opposizione del centro destra, dei grillini e del mondo ambientalista che preferisce il servizio ferroviario alla navetta, considerata a forte impatto, che dovrà collegare la stazione con l’aeroporto. Merola invece vuole il People Mover. Nonostante le critiche di chi gli ricorda che il Comune potrebbe perdere dei soldi se non si riesce a raggiungere una massa minima di utenti.
Bilancio: Merola è stato velocissimo ad approvare le prime delibere dal forte sapore green, ma oggettivamente siamo sul piano simbolico visto che pass ridotti, assessori in Panda a metano, pedonalizzazione di alcune parti del centro storico non hanno un vero e forte impatto ambientale. Quindi adesso ci sono da valutare tutte le prossime mosse per vedere se sarà veramente un sindaco a impatto zero. Buon lavoro e – ai bolognesi – non dimenticate di dire la vostra.
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