La borragine (chiamata in botanica borrago officinalis) è una pianta perenne che si può trovare spontanea in tutta l’Italia mediterranea anche nelle zone collinari soleggiate o semi-soleggiate, in generale è diffusa in tutta Europa e nell’America Centrale.
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La borragine molto preziosa dal punto delle sue virtù che le permettono di essere impiegata sia in cucina che per uso cosmetico e medicinale.
Presso Greci e Romani era simbolo di coraggio, ed era nota per indurre gioia e vitalità. Il suo nome sembrerebbe derivare dal latino “burra” che significa lana grezza e sta a indicare la peluria che ricopre le foglie. Ma ci sono anche altre etimologie in voga, come vedremo.
Le parti di questo ingrediente della cucina naturale che vengono utilizzate sono le foglie e i fiori che si raccolgono nel corso di tutto il periodo vegetativo per essere usate prevalentemente in forma fresca, non essiccata.
Le foglie di borragine hanno un sapore avvicinabile a quello del cetriolo, si usano preferibilmente cotte, lesse o saltate in padella, per minestre, minestroni, frittate, per fare ripieni. In Liguria sono famosi i ravioli alla borragine e le foglie fritte.
La borragine ha proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, utili per fare fronte a malattie legate allo stato infiammatorio, come ad esempio l’artrite reumatoide. Utile anche per alleviare i sintomi dell’asma, dato che contribuisce a ridurre l’infiammazione e il gonfiore delle vie aeree. Storicamente, veniva usata anche per favorire la guarigione di ferite e contrastare la dermatite eczematosa.
Una cosa importante da sapere è questa: in forma cruda ne è sconsigliato il consumo perché la pianta contiene sostanze cancerogene e epatotossiche. Chiaramente, come dicevano gli antichi, la dose è il veleno, ma va comunque evitato il suo consumo in forma cruda.
In medicina popolare si facevano infusi di fiori e foglie di borragine per combattere la tosse, le infiammazioni bronchiali e anche come diuretico.
Molto importante contro l’invecchiamento delle pelle, la disidratazione e il cedimento dei tessuti è l’uso dell’olio di borragine che si ricava dalla prima spremitura a freddo del seme.
Quest’olio è ricco di due acidi polinsaturi essenziali, l’acido gamma linolenico che è molto raro e l’acido linoleico che hanno proprietà importanti per la rigenerazione dei tessuti cellulari in quanto combattono gli acidi grassi saturi.
L’olio di borragine combatte l’azione di degradazione che svolgono i raggi solari, la cattiva alimentazione e altre scorrette abitudini.
Perfetto quindi contro rughe, smagliature, pelle secca, sia per via interna che per via esterna. Si usa, infine, per rinforzare le unghie fragili e che si spezzano facilmente.
Per chiudere, una bella ricetta salata semplice e veloce da preparare: le profumate frittelle di borragine. Gli ingredienti che ti servono sono:
Preparazione. Lavate delicatamente le foglie di borragine e fatele asciugare su uno telo da cucina. Preparate una pastella con tutti gli ingredienti, avendo cura di setacciare la farina per non avere grumi. Immergete le foglie di borragine nella pastella e friggete in abbondante olio ben caldo. Salate e servire calde.
Facile, vero?
Abbiamo detto che il nome borragine sembrerebbe provenire dal latino “burra”. Ma ci sono anche altre ipotesi.
Due in particolare evidenziano le proprietà benefiche della borragine. La prima viene dall’arabo “abou rash” (letteralmente “padre del sudore”), che sottolineerebbe le sue proprietà sudorifiche, utili negli stati febbrili.
L’altra ipotesi, molto suggestiva, è quella che provenga dal celtico “borrach“, che vuol dire coraggio.
Non a caso, il vino arricchito con foglie e fiori di questa pianta era largamente utilizzato nel mondo antico per infondere calma e coraggio.
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