I bruscandoli sono i germogli del luppolo selvatico. Il nome scientifico è Humulus Lupulus e si tratta di erbe spontanee spesso conosciute con il nome di asparagina selvatica, proprio perché assomigliano ad asparagi selvatici.
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I bruscandoli crescono principalmente in zone fresche e vicine a corsi d’acqua. La pianta sopporta climi piuttosto rigidi, dato che cresce fino ai 1200 metri sul livello del mare.
Hanno una lunghezza di quasi 20 cm e assomigliano ad asparagi selvatici. Vengono raccolti in primavera, tra marzo e maggio, in riva ai fiumi, in mezzo ai rovi e alle siepi.
La fioritura avviene in estate. I fiori, unisessuali, sono di colore verdognolo e sono riuniti in pannocchie pendule. I frutti sono degli acheni di colore grigio-cenere.
Il luppolo viene usato per la produzione della birra: si tratta di una pianta infestante, coperta di una peluria irritante, che si aggroviglia e attorciglia saldamente attorno alle siepi, cespugli.
La pianta di luppolo è a fiore angiosperma appartenente alla stessa famiglia della canapa (Cannabaceae): se si consuma in quantità eccessive, può causare giramenti di testa.
Da nord a sud i bruscandoli annunciano la primavera. I bruscandoli assumono una diversa denominazione da regione a regione, ad esempio in Lombardia si chiamano asparagina, in Umbria luperi, in Emilia-Romagna vartìs e nel Cilento viticedda .
Il periodo della raccolta va da marzo a maggio, in primavera: durante le camminate in montagna possibilmente lungo corsi d’acqua può capitare di trovare questo simil-asparago selvatico.
Per raccoglierlo e conservare durante la gita, si consiglia di portare con se un un sacchetto di carta, la plastica è sconsigliata, perché non farebbe respirare i germogli, soprattutto se la temperatura è già calda.
Dopo averli raccolti i bruscandoli vanno lavati con cura: è necessario prima tenerli a bagno con un po’ di bicarbonato per eliminare eventuali germi e batterie poi risciacquare abbondantemente con acqua corrente.
Come per gli asparagi, anche dei bruscandoli si usa la cima, le foglie e parte del gambo: la parte più dura del gambo va buttata.
L’ideale è consumarli appena raccolti per usufruire appieno delle loro proprietà, ma è possibile anche conservarli per alcune ore (forse un giorno) lasciando il mazzetto in un bicchiere con dell’acqua.
Questi germogli o bruscandoli sono vegetali ipocalorici ed un mazzetto contiene quasi 10 Kilocalorie.
I bruscandoli hanno moltissime proprietà benefiche per l’organismo umano, come la qualità:
Sin dai tempi antichi era considerato un rimedio naturale impiegato per purificare il sangue, stimolare le funzionalità epatobiliari e anche con proprietà sedative.
I germogli della pianta sono in grado di contrastare i fastidiosi inestetismi della cellulite: è importante che vengano assunti cucinandoli con pochissimi grassi. Attenzione a non eccedere perché, come detto prima, possono provocare nausea e vertigini.
Questa pianta antica viene usata in medicina cinese come rimedio dalle potenti caratteristiche digestive, con proprietà nel trattamento della dissenteria e di altre affezioni intestinali.
La parte edibile della pianta è data le cime, mentre le foglie si possono utilizzare tagliate a pezzettini per realizzare gustose frittate. I gambi, che sono di consistenza dura, dovranno invece essere scartati. A differenza della maggior parte dei germogli utilizzati per uso culinario, i bruscandoli sono più gustosi se sono più grandi.
Sono tante le ricette in cui vengono utilizzate queste erbe spontanee: il sapore delicato, con un leggero gusto amarognolo e rinfrescante bene si presta a ricette della cucina nostrana, soprattutto del nord Italia, come frittate, risotti, paste.
Ecco come procedere per preparare il risotto di bruscandoli:
Con i bruscandoli è possibile preparare dei gnocchetti verdi delicatissimi: una ricetta leggera, gustosa e sana.
In questo caso :
Realizzare dei gnocchi di circa 2 centimetri l’uno e buttare nella pentola con acqua già in ebollizione per qualche minuto: gli gnocchi sono cotti quando salgono su nell’acqua di cottura.
Per terminare vanno scolati, conditi con olio di oliva extravergine, e Parmigiano Reggiano grattugiato.
Il piatto più semplice e forse più buono. Ecco come realizzare la frittata di bruscandoli:
La frittata di bruscandoli così ottenuta si può conservare per 2 giorni.
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