Bubble dress: il vestito con sistema di purificazione dell’aria incorporato
“Eight” più che un vestito sembra una stranezza stile Lady Gaga, per far parlare di sé. In realtà questa specie di vestito, inno alla lotta contro l’inquinamento, è il progetto di Hana Marie Newman, studentessa dell’Interactive Telecommunications Program della New York University.

“Otto”, questo il nome del bizzarro vestito le cui due bolle sovrapposte ricordano proprio questo numero ma anche un’enorme medusa, non sarà certo protagonista delle passerelle della prossima stagione e certo sarà difficile vederlo indossato da qualche modella ma se l’intento della creatrice era quello di provocare, possiamo davvero dire che ce l’ha fatta!
Una risposta satirica all’inquinamento quotidiano a cui sottoponiamo il nostro organismo muovendoci per le strade trafficate di auto e mezzi pesanti “perché è importante prendere coscienza del problema dell’aria – ha commentato la Newman – la strada è ancora lunga e speriamo che gli abiti che purificano l’aria rimangano dei vezzi e non diventino necessità”.
Lodevole, infatti, il concetto alla base. Per proteggersi dall’inquinamento c’è bisogno di un outfit che ci preservi dal contatto con l’atmosfera cittadina, un po’ come le tute degli astronauti.
Una bolla d’aria pura, insomma, che ci accompagni in giro per le strade e che ci permetta di respirare aria pulita anche in mezzo all’inquinamento delle grandi città grazie alla bombola d’ossigeno legata sulla schiena collegata direttamente al naso.
Un’idea originale e creativa certo, difficilmente utilizzabile per la vita vera però!