Piante e fiori

Bucaneve: significato nel linguaggio dei fiori, proprietà e coltivazione

Quello che c'è da sapere sul fiore invernale per antonomasia

Il bucaneve è un fiore invernale tutto da scoprire, con i suoi delicati petali color bianco crema che portano un senso di purezza e speranza. In questo articolo, vi suggeriamo le tecniche basilari per coltivare questa pianta con ottimi risultati.

Bucaneve: significato nel linguaggio dei fiori, proprietà e coltivazione

Bucaneve: descrizione della pianta

Il bucaneve (galathus nivalis) è una pianta perenne bulbosa dal caratteristico colore bianco latte che fiorisce al termine della stagione fredda. Stiamo parlando dunque di un fiore invernale a tutti gli effetti.

Perché il bucaneve si chiama così?

L’etimologia greca del nome deriva non a caso dalle parole: gala (latte), anthos (fiore) e nivalis (nella neve).

Viene chiamato anche stella del mattino, in quanto spesso è il primo fiore a sbocciare anche quando la neve ricopre ancora il sottobosco.

Dove cresce

Fa parte della famiglia delle Amaryllidaceae e lo troviamo per lo più nei sottoboschi del nostro Paese, soprattutto nella zona settentrionale fino a oltre 1000 metri di quota: per questa ragione, è annoverato tra i fiori di montagna.

Cresce anche nei prati e nelle zone ricche di cespugli, purché si tratti sempre di habitat all’ombra.

Già scendendo verso sud assume caratteristiche differenti, dal momento che il rialzo delle temperature produce fiori molto più grandi.

Aspetto

Il bucaneve ha un fusto eretto e delle foglie molto carnose. Ogni stelo produce un solo fiore di colore bianco, con tre petali interni sfumati di verde. Dal momento che queste piante nascono in piccoli gruppi, non è raro notare delle grosse macchie colorate sui prati.

Il fiore si presenta con la caratteristica forma a campana e non è grande più di 3 cm. La pianta non supera generalmente i 20 centimetri di altezza, mentre ad esempio nelle varietà che crescono in Asia se ne trovano di più alti.

Quando sboccia il bucaneve?

La fioritura si può avvistare già dalla fine di gennaio e l’inizio di febbraio, per lo meno al Nord Italia. Generalmente coincide con il periodo in cui si possono avvistare anche i crocus, le primule, gli ellebori e le viole.

coltivazione bucaneve
Il bucaneve fiorisce al termine dell’inverno colorando il sottobosco.

Come coltivare un bucaneve

Il bucaneve è una pianta adatta anche a chi non ha il pollice verde. Facile da coltivare, richiede poche cure ed è in grado di arricchire i nostri giardini al termine della stagione invernale.

Terreno ed esposizione

Uno dei primi fattori da considerare per una buona riuscita della coltivazione del bucaneve, è proprio il clima.

Scegliete un luogo ombreggiato e fresco, tenendo conto che il bucaneve necessita di temperature basse. I raggi del sole devono raggiungere la pianta per poche ore al giorno.

Rispetto al tipo di terreno non vi sono invece particolari esigenze, anche se un terriccio ricco sarà ben gradito.

Quando piantare il bucaneve

Per la messa a dimora procedete all’inizio dell’autunno. Potete scegliere se coltivarlo in vaso, mettendo un piccolo gruppo di bulbi, oppure in giardino.

Dovete scavare delle buche che siano profonde il doppio del loro diametro. Nella quantità di bulbi da inserire, cercate di regolarvi senza eccedere né in un verso, né nell’altro. Troppe piantine messe insieme rischiano di creare solo problemi con la crescita.

Irrigazione

Durante la fase del riposo vegetativo il bucaneve si accontenta dell’acqua delle piogge. Fate però attenzione, perché se la stagione s rivela abbastanza secca, sarà necessario intervenire innaffiando manualmente.

Dalla primavera in poi procedete sempre con irrigazioni regolari per ottenere una bella fioritura.

Tuttavia questo non significa esagerare e creare ristagni idrici. Quindi controllate sempre che tra un’operazione e l’altra il terreno nel frattempo si sia asciugato.

Concimazione

Per la concimazione si può ricorrere sia al concime liquido da somministrare durante il periodo della fioritura, sia al concime granuloso a lenta concessione.

Moltiplicazione

Per la moltiplicazione si possono dissotterrare i bulbi, pulirli per bene e poi ripiantarli, oppure lasciare che la natura faccia il suo corso. Il bucaneve difatti riesce a propagarsi spontaneamente in natura.

Parassiti e malattie

Generalmente la pianta si difende bene dall’attacco di funghi e parassiti, anche se in alcuni casi soccombe colpita dalla muffa grigia. Oltre ai ristagni idrici, uno dei rischi che potrebbe compromettere la fioritura è al contrario la scarsità di irrigazioni.

bucaneve
La bellezza delicata del bucaneve

Bucaneve significato

Il fiore del bucaneve viene associato al passaggio dall’oscurità invernale alla serenità primaverile. Diventa quindi un simbolo di speranza per il futuro e di purezza.

Stando al linguaggio dei fiori, il fiore si arricchisce di ulteriori significati: virtù e simpatia. Si usano come dono per le spose, ma allo stesso tempo sono stati considerati per anni come fiori di cattivo presagio.

La religione cristiana ha associato invece a questa pianta diversi significati, tanto da essere noto anche come fiore della purificazione o campana della Candelora.

Non caso in chiesa si usa addobbare l’altare con il bucaneve nel giorno del 2 febbraio, appunto quello della Candelora.

Leggende sul bucaneve

Intorno a questo fiore sono presenti anche numerose leggende. Si narra che sbocciò ai piedi di Adamo ed Eva quando vennero puniti e cacciati dall’Eden.

Quel fiore divenne quindi il simbolo della consolazione e di una nuova primavera di speranza. Fu proprio il soffio di un angelo che trasformò i fiocchi di neve in graziosi fiori a forma di campana.

In terra moldava si racconta invece che la primavera, incarnata da una donna possente e bella, si ferì ad un dito e alcune gocce di sangue caddero sulla neve. Proprio lì nacquero i primi bucaneve che portarono con sé anche la primavera.

Proprietà del bucaneve

In passato si è erroneamente ritenuto che questo fiore avesse benefici curativi. Se ne parla ad esempio tra i versi dell’Odissea, quando viene descritta come l’erba magica che curò Ulisse contro i sintomi del veleno di Circe.

Successivamente i primi studi confermarono al contrario la tossicità dei bulbi se ingeriti. Tuttavia si è visto che la pianta contiene un principio attivo, la galantamina, che oggi ritroviamo in alcuni farmaci impiegati per combattere Alzheimer, distrofia muscolare e sclerosi multipla.

In ogni caso, lo ribadiamo, il bucaneve non è assolutamente da considerarsi un rimedio naturale!

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Alessia Fistola

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

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