Avete mai sentito parlare delle Buddha bowl? Belle da vedere e gustosissime da mangiare, sono un coloratissimo piatto unico pieno di nutrienti benefici e salutari. Delle vere e proprie ciotole di benessere facili da preparare. Estremamente versatili, se ne possono preparare tantissime varianti. L’importante è mantenere le giuste proporzioni tra i vari componenti e seguire la stagionalità dei prodotti. Andiamo a scoprire come si preparano!
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Le Buddha bowl sono dei piatti unici vegetariani serviti in ciotola o piatto fondo.
Concepite per soddisfare prevalentemente le persone che seguono un regime alimentare vegetariano, soprattutto di orientamento vegano, le Buddha bowl vengono associate al concetto di “mangiar sano”. Hanno origine infatti da un movimento nato negli Stati Uniti d’America denominato “Clean-Eating”.
Costituite da una serie di specifici ingredienti, secondo una corretta proporzioni dei nutrienti, vengono presentate come delle monoporzioni. A differenza delle classiche “insalatone”, infatti, i singoli ingredienti non vengono mescolati, ma disposti in una maniera molto bella da vedere, quasi “artistica”.
Come vedremo tra poco più nello specifico, nelle Buddha bowl non possono mai mancare: una base di cereali, una fonte proteica, verdure (cotte o crude), semi oleosi e un dressing per condire il tutto.
Il termine Buddha bowl non indica una ricetta specifica ma il concetto di un piatto equilibrato che deve contenere determinati elementi, modificabili in base alla stagionalità e ai gusti personali. Vediamo quali sono i prodotti indispensabili per una Buddha bowl:
Per quanto riguarda la fonte proteica, essendo le Buddha bowl per antonomasia, un piatto vegetale, se non addirittura vegano, deve essere di origine vegetale.
Tuttavia, essendo diventato un po’ un trend, e una moda molto seguita e gettonata, non mancano versioni con fonti proteiche di origine animale: pollo, tacchino, pesce, frutti di mare etc… Tutti alimenti, ad ogni modo, poveri di grassi.
Concepite come un piatto sano, le Buddha bowl rispondono a determinate caratteristiche:
Se per quanto riguarda la scelta degli ingredienti ci si può davvero sbizzarrire, è invece fondamentale seguire e rispettare le proporzioni dei vari nutrienti:
Non serve pesare gli ingredienti, magari lo si può fare all’inizio, ma poi, in breve, si prende subito l’occhio sulle quantità.
Non c’è niente di meglio che mangiare prodotti stagionali. Sono di qualità migliore e costano molto meno rispetto alle primizie. Considerati gli ingredienti da cui sono composte, le Buddha bowl si prestano perfettamente per essere composte con ingredienti stagionali. Non ha sicuramente senso inserire del cavolfiore in estate o delle melanzane in pieno inverno! Seguire la stagionalità permette di risparmiare, di realizzare piatti che ben si sposano col periodo in cui si vive, e soprattutto di godere del massimo dei loro nutrienti.
Anche l’occhio vuole la sua parte! Le Buddha bowl sono allegre, coloratissime e realizzate come un quadro. I vari ingredienti vanno disposti in modo da formare una specie di disegno. Vanno presentate in questa maniera, e non come una classica “insalatona”. Sarà poi compito del commensale mescolarle per amalgamare in maniera uniforme il condimento.
L’equilibrio è il concetto che sta alla base della preparazione delle Buddha bowl.
La preparazione è davvero molto semplice. L’abilità sta nel modo in cui gli ingredienti vengono posizionati gli uni con gli altri, in maniera armonica ed equilibrata, sia dal punto di vista organolettico che dal punto di vista estetico.
Basta dividere i diversi ingredienti in più strati.
Iniziate disponendo alla base i cereali, alternando poi una fila di legumi a una fila di verdure. E infine, cospargete la ciotola con i cosiddetti ingredienti grezzi (semi, frutta secca, frutta fresca…) ed il condimento prescelto.
In base agli ingredienti da cui sono composte, si possono consumare:
La Buddha bowl per eccellenza dovrebbe essere vegana e anche pertinente alla dieta macrobiotica.
Poiché chi segue un regime alimentare vegano tende spesso a seguire una dieta monotona, col crescente rischio di carenze nutrizionali, le Buddha bowl, grazie alla loro versatilità, danno la possibilità di variare la dieta, a tutto vantaggio dell’equilibrio dietetico complessivo.
Come è facilmente intuibile, non esiste una ricetta ad hoc della Buddha bowl. Le regole base sono quelle più sopra esposte, e poi bisogna solo dare via libera alla propria fantasia, alle proprie preferenze e, perchè no, a qualche avanzo che c’è nel frigorifero. Le Buddha bowl possono così diventare anche un modo per non sprecare nulla!
Eccovi qui comunque qualche idea da cui prendere spunto.
Visto che la stagionalità è una delle caratteristiche delle Buddha bowl, ecco qualche versione perfetta da proporre nei mesi più freddi, utilizzando gli ingredienti tipici di quel periodo.
Ecco invece qualche idea per delle stuzzicanti Buddha bowl da preparare nella bella stagione.
Le Buddha Bowl nascono come vegetariane o vegane. Tuttavia, sarà che ormai vanno di moda, sarà che l’idea piace a tanti, esistono tantissime versioni che prevedono anche carne o pesce.
Un classico è la Buddha bowl con pollo. Ecco un esempio:
Ed ecco ora un paio di varianti non vegetariane che trovano la fonte proteica nel pesce.
Una volta capito il meccanismo delle varie componenti che non possono mancare nelle Buddha bowl, con estro e fantasia ci si può davvero divertire e proporre piatti sempre diversi. Vediamo ad esempio come comporre una Buddha bowl da mangiare a colazione, per cominciare la giornata con un pieno di energia e benessere.
Per la base di cereali la scelta è ampia (avena, amaranto, cereali integrali, riso soffiato…). La proteina può provenire dallo yogurt (meglio se quello greco con 0 grassi), ma anche da formaggi magri come la ricotta, i fiocchi di latte, lo skyr o il quark magro.
Per il topping: frutta fresca a scelta (frutti rossi, mele, pere, kiwi, pesche, ananas, fragole, banana, ciliegie etc…). E sopra tutto, una bella spruzzata di limone, un cucchiaio di semi di zucca, di girasole o di chia, e delle mandorle lamelle oppure granella di nocciole, pistacchi, gherigli di noce etc…
A piacere, si può concludere il tutto con un cucchiaino di miele e una spolverata di cannella.
Il significato etimologico del nome “Buddha bowl” non è ben chiaro. Esistono varie interpretazioni.
Secondo alcuni, l’accostamento equilibrato e coerente dei vari ingredienti richiama il concetto buddhista del “giusto equilibrio”. Altri fanno invece riferimento ai racconti sul Buddha in cui si narra che egli, durante le sue visite in vari villaggi, portasse sempre con sé una ciotola per il cibo (da qui “bowl”) per farsela riempire con alimenti vegetariani.
Concezione un poco più profana, infine, quella secondo cui, la forma larga e tonda tipica della bowl, richiami il pancione del Buddha, così come rappresentato nella iconografia più comune.
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