Come sarà l’orto urbano casalingo del futuro?
Un’idea ce la possiamo fare guardando il progetto realizzato dalla start up bolognese Bulbo, grazie alla quale è oggi possibile raccogliere gli ortaggi direttamente dalla propria sala da pranzo!
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Bulbo nasce due anni fa da quattro giovani ragazzi ‘precari’ (Lorenzo Antonioni, Sara Pellegrini, Zeno Pasquini Jossen e Tommaso Marzioni) che non volevano arrendersi e hanno sviluppato un progetto di coltivazione urbana molto interessante. Come spiegano sul loro sito www.bulbolight.com, l’intenzione è quella di “incoraggiare la relazione tra la popolazione urbana e la natura”, valorizzando il made in Italy.
Ma come è possibile coltivare i prodotti dell’orto direttamente in casa? Il segreto sta nell’installazione di lampade a led che sostituiscono la luce solare e aiutano la crescita della pianta, grazie alla luce bianca e allo sfruttamento di frequenze rosse e blu utili per la coltivazione.
Si tratta di una tecnica che permette di far crescere, senza inquinamento luminoso, ortaggi compatti cinquanta centimetri. E in uno spazio così piccolo in realtà rientrano tantissime varietà, come insalate, spinaci, pomodori, peperoni, fagiolini e fragole, oltre che tutte le piante aromatiche.
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Si tratta dunque di lampade ad alto risparmio energetico, infatti la più piccola consuma 7 watt (come un router wi-fi). Per far crescere una pianta di basilico è necessario circa un mese di tempo e il costo del consumo energetico è di 0,16 euro.
Potremmo vederlo anche come un esperimento educativo, perchè una persona che vive, e ha sempre vissuto, in città, può veder crescere sotto i propri occhi una pianta bisognosa di cure e attenzioni.
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Oltre a rendere possibile la coltivazione in casa tutto l’anno, le lampade sono di facile utilizzo, hanno un design elegante e sono completamente made in Italy!
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