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Caco mela: una specie di cachi dolce e croccante

Un frutto autunnale con elevato contenuto di fibre e ricco di vitamine

Il caco mela è un frutto che unisce dolcezza e consistenza croccante. Si tratta di un frutto autunnale che si trova sulle tavole insieme al cachi, alle pere, alle mele, ai kiwi, alle arance…Ma sebbene i più pensino che si tratta di un incrocio tra i più diffusi cachi e alcune tipologie di mela, questo è del tutto errato. Il caco mela è semplicemente una tipologia di cachi o kaki, che ha alcune similitudini con la mela: croccantezza e proprietà organolettiche.

Caco mela: una specie di cachi dolce e croccante

A differenza dei cachi non contiene tannini e quindi non presenta caratteristiche astringenti. Può essere raccolto anche poco maturo e mangiato subito come fosse una mela, a spicchi. Non si mangia al cucchiaio come il comune cachi.

Questo frutto ha un alto contenuto di fibre, soprattutto insolubili che sono un ottimo rimedio per chi soffre di stipsi. E’ poi ricco di vitamine del gruppo B e minerali e tra cui calcio, ferro, fosforo, potassio.

Queste sono solo alcune caratteristiche del caco mela che lo rendono unico: ma ora andiamo a scoprire nel dettaglio le caratteristiche di questo frutto ancora poco apprezzato dai più.

Caco mela: descrizione del frutto

Il caco mela, anche noto come Sharon Fruit, non è un incrocio tra cachi e mela ma semplicemente un genere di cachi che, privo di tannini, può essere gustato anche appena colto duro come una mela.

Il frutto è molto dolce come lo è in genere il cachi, però ha la croccantezza della mela e anche un po’ il suo aspetto. Fa parte della frutta a maturazione tardiva, fenomeno presente anche in alcune specie di albicocche o pesche.

La sua dimensione è lievemente più grande del cachi, il colore è più chiaro e a volte tendente al verde, la buccia è resistente come quella della mela. Anche la forma un po’ appiattita e quadrata ricorda quella di certe mele, le mele renette in particolare.

La pianta

La pianta del caco mela è un albero con foglie ampie di colore verde scuro, ovali e lucenti, un poco appuntite e piuttosto spesse che si adatta bene a diversi tipi di terreno, ma preferisce un terreno poco umido, argilloso e privo di salinità.

Non necessita di molta cura, basta poca acqua perché resiste bene alla siccità, al contrario teme i ristagni idrici. Durante l’estate richiede più acqua: il metodo di irrigazione più utilizzato è quello del cosiddetto sotto chioma, ovvero irrigare senza bagnare le foglie.

La pianta produce fiori a maggio, ma solo dopo il 4° anno di vita. I frutti sono maturi da ottobre fino a novembre.

caco mela
La pianta del caco mela.

Varietà del caco mela

Le più note varietà di cachi mela sono quattro e sono diffuse in tutto il mondo: si tratta del Hana Fuyu, Fuyu, Jiro e O’Gosho. Il loro nome ricorda le origini cinesi della pianta del caco.

Conosciamone le differenze.

  • Hana Fuyu è la pianta del cachi che si presenta come albero rustico e produttivo. I suoi frutti sono abbastanza grandi e hanno un sapore dolce. Questa pianta produce anche varietà saporitissime di caco mela che si raccolgono ad ottobre, ancora immaturi.
  • Fuyu è la pianta di kaki che produce più frutti. La raccolta avviene a novembre e i frutti grossi e maturi sono di colore arancione con polpa gialla.
  • Jiro è il caco più diffuso in Italia, soprattutto nel centro della penisola. Dalla coltivazione di questa pianta si ottengono dei succosi frutti di taglia media che hanno buccia gialla simile a una mela e polpa gialla. Questo caco mela si raccoglie a fine ottobre.
  • O’Gosho è invece la pianta di caco mela più comune nei paesi a clima freddo. Si adatta infatti alle basse temperature, i suoi frutti sono pronti per la raccolta all’inizio di novembre e hanno la buccia e la polpa arancione.

Caco mela: valori nutrizionali

Il caco mela è prima di tutto un alimento molto energetico, grazie al suo alto contenuto di zucchero che può variare in base alla specie di cachi al grado di maturazione e alle condizioni climatiche in cui vive la pianta.

Si può dire in generale che il caco mela sia comunque meno zuccherino del caco classico (quello che si consuma al cucchiaio).

Cosa contiene

Ogni 100 grammi di frutto apporta circa 100 Kcal.

Il caco mela contiene:

  • il 15% del frutto è composta da zuccheri semplici, soprattutto fruttosio
  • vitamine del gruppo A come betacarotene e la zeaxanthina che ne determinano il colore arancione
  • vitamina K, vitamina C e vitamina B3 che vantano un importante potere antiossidante
  • sali minerali soprattutto potassio ma in dosi non elevate
  • acido ascorbico, acido betulinico, catechine e gallocatechine dall’elevato potere antiossidante
  • elevata quantità di fibre

Non contiene

  • lattosio
  • glutine
  • colesterolo

Il caco mela è dunque un alimento mediamente calorico, non adatto a diete ipocaloriche, privo di lattosio e glutine e quindi apprezzato da chi soffre di celiachia o intolleranza al lattosio.

Benefici per la salute

A chi consigliare il caco mela? Si tratta di un frutto composto per lo più da acqua e zucchero, soprattutto il fruttosio, quindi è un alimento gustoso ma che va assunto con moderazione soprattutto da chi non deve assumere troppi zuccheri, ad esempio i diabetici e chi soffre in generale di iperglicemia.

Vanta un potere antiossidante importante grazie alla alta concentrazione di vitamine carotenoidi e acido ascorbico: questo vuol dire che riduce i processi d’invecchiamento e quelli degenerativi dell’organismo.

Ricco di fibre e acqua, è un toccasana per la giusta regola intestinale. L’apporto di fibre alimentari nella dieta serve infatti per aumentare la motilità intestinale, ridurre la stipsi e mantenere in salute il tratto intestinale.

caco mela

Come mangiare il caco mela

Il frutto del caco, anche nella variante mela, si può mangiare appena colto dall’albero. La specie caco mela in particolare è bella dura e basta tagliarla a spicchi, liberarlo della buccia e si può mangiare come frutta fresca di stagione.

Il caco mela è un frutto autunnale, che non dura più di un paio di giorni se tenuto nelle abitazioni riscaldate. Si consiglia di conservarlo in frigorifero.

In alternativa al suo consumo come frutta fresca si possono preparare anche delle golose confetture o marmellate oppure può essere utilizzato come nota dolce in piatti e ricette salate.

Il caco mela si può utilizzare tagliato a fettine per guarnire dolci, oppure essiccato e tagliato a lamelle come frutta disidratata.

Dal caco si ottiene una salsa dolcissima che può anche essere utilizzata per la preparazione di gelati o bavaresi o budini. Il suo gusto dolcissimo bene si presta anche in ricette a contrasto con il salato oppure con il cacao amaro.

Insalata fresca con cacomela

Ingredienti

  • 150 g di songino
  • 100 g di radicchio rosso
  • 1 cachi-mela
  • 1/2 melagrano
  • 50 g di pistacchi
  • semi di finocchio e di cumino
  • olio extra vergine di oliva
  • sale e pepe

Preparazione. Lavare songino e radicchio rosso e strizzare bene. Tagliare a fettine molto sottili il cacomela dopo averlo privato della sua buccia, che si taglia via come nella mela. Sgranare mezzo melograno, pulire del guscio i pistacchi. In una insalatiera unire gli ingredienti e terminare con qualche seme di finocchio e cumino, olio Evo, sale e pepe quanto basta.

caco mela

Caco mela: controindicazioni

Mangiare caco mela non ha particolari controindicazioni e non è un alimento che produce di solito effetti allergici. Va comunque ricordato che è un frutto molto zuccherino, quindi sconsigliato a chi soffre di iperglicemia o diabete o per i soggetti in sovrappeso.

Assumere con moderazione anche nei casi di disturbi intestinali o coliche intestinali perché è ricco di molte fibre.

Giovanna Ferraresi

Giovanna Ferraresi  Siciliana di nascita e milanese di adozione, s'impegna con passione e voglia di imparare. Fino dal 2011 segue la sua attitudine, la scrittura. Lavora come web editor free lance per una casa editrice milanese specializzata in riviste tecniche di architettura e scrive di edilizia e architettura per 'Imprese Edili' e architetturaecosostenibile.it È appassionata di bioedilizia e architettura sostenibile. Anche oggi continua a tenersi aggiornata, non smettendo mai di ascoltare, guardare e imparare ed è esperta di bellezza naturale e autoproduzione cosmetica.

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