Il caffè d’orzo è di certo il più comune sostituto al classico caffè. Usato moltissimo nel secondo dopoguerra, era bevuto anche dai bambini, che potevano gustarlo perché privo di caffeina.
Ma la bevanda che si ricava dalla tostatura dell’orzo non è solo una ‘copia’ del caffè classico, è anche una bevanda ricca di valori nutrizionali, che apporta benefici alla salute. Attenzione però a non esagerare, perché può provocare anche qualche disturbo. Scopriamo qualcosa in più su questo caffè alternativo.
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Il suo consumo in Europa e in particolare in Italia inizia dopo la Seconda Guerra Mondiale perché il caffè aveva raggiunto prezzi troppo elevati ed era irreperibile.
Per questo motivo si iniziò a consumare la bevanda ricavata dall’orzo e da allora ha sempre avuto i suoi consumatori che lo preparano a casa e lo richiedono anche al bar per fare una tipica colazione italiana.
La bevanda è però nota fin dai tempi di Ippocrate, nella Grecia del 400 aC: il padre della medicina moderna infatti era solito bere un decotto d’orzo che lo aiutava a sentirsi più energico e concentrato.
Durante l’epoca dei Romani invece veniva bevuto dai gladiatori perchè accelerava il recupero muscolare dopo le battaglie.
La bevanda si ottiene dai chicchi di questo cereale, coltivato già 10.000 anni fa e successivamente diventato un alimento base della dieta di Greci e Romani, che ne ricavavano pane e zuppe.
In tempi moderni il suo consumo diminuì, per dare risalto ad altri cereali più ricchi di glutine che permettessero una migliore panificazione.
Deve essere tostato e macinato per poi potersi assumere come bevanda. Oggi in commercio troviamo il prodotto già pronto all’uso in forma granulare, oppure in capsule compatibili con le comuni macchine per caffè in cialde. In passato invece si acquistavano i chicchi e si provvedeva alla tostatura e macinatura casalinga.
La tostatura del cereale avviene in differenti modi:
I chicchi tostati devono avere un colore ambrato, non devono bruciarsi.
Vanno fatti raffreddare e poi si macinano per ottenere una polvere molto fine che si potrà utilizzare come prodotto solubile. Nella caffettiera si impiega invece la polvere di consistenza più granulosa.
Per macinare i chicchi un tempo si utilizzava un macinacaffè a manovella, oggi quello elettrico.
La bevanda si ottiene tramite l’infusione della polvere dell’ orzo tostato e macinato. L’aspetto di questa bevanda è simile al caffè ma non ha nulla in comune con la pianta di caffè e non contiene caffeina.
La sua preparazione però è la medesima:
Esiste poi un macchina apposita: si chiama orziera e funziona in maniera del tutto simile alla moka. Si mette dell’acqua nel serbatoio, senza superare il livello della valvola. Si inserisce il filtro che va riempito di polvere di orzo, senza schiacciare, e poi si mette sul fuoco.
Ogni 100 grammi di bevanda d’orzo contiene
Per preparare una tazzina bastano 15 gr di macinato in 250 ml d’acqua: in pratica circa 20 kCal.
Ma vediamo tutte le proprietà di questa bevanda
Al pario del caffè di cicoria, derivato dall’infusione della radice di questa pianta in acqua bollente, anche quello che si ottiene dall’orzo tostato e macinato ha riscontrato subito molto successo perchè non contiene caffeina pur conservando un gusto simile al caffè.
La mancanza totale di caffeina lo rende adatto anche ai bambini, alle donne in gravidanza e per coloro che soffrono di problemi di cuore e disturbi d’ansia
Inoltre, è privo di colesterolo per questo è indicato per persone che soffrono di problemi alimentari o comunque legati al metabolismo
Ma sono molti i vantaggi che un consumo regolare di infuso di orzo può apportare alla salute.
Assumere orzo in decotto o caffè:
Si consiglia questo surrogato del caffè perchè:
Lo possono bere tutti perché non contiene caffeina: per sfruttare al meglio tutte le sue proprietà si consiglia di assumere fino a 5 tazzine al giorno, in qualsiasi ora del giorno.
Per non sprecare tutti gli effetti benefici si consiglia di fare attenzione allo zucchero aggiunto: se si ama bere una bevanda dolce, è meglio aggiungere un dolcificante naturale come il miele, lo zucchero di canna o la stevia.
Questo tipo di caffè di cereali non ha particolari controindicazioni grazie poichè è privo di sostanze neurostimolanti.
Va però sottolineato che l’orzo contiene glutine quindi non è indicato se si soffre di celiachia o intolleranza a questa sostanza.
Un consumo eccessivo potrebbe provocare, in soggetti predisposti, un fastidioso meteorismo, ma è molto apprezzato da chi soffre di colon irritabile, stitichezza e per ridurre il reflusso.
Inoltre, l’orzo è tostato e quindi contiene una dose considerevole di acrilamide, sostanza che assunta in quantità eccessive può essere tossica per l’organismo umano. La polvere solubile contiene una percentuale ancora maggiore di acrilamide: in questo caso si consiglia di consumare una sola tazza grande al giorno.
Attenzione anche alle cialde preconfezionate, perché spesso contengono zucchero aggiunto: limitarne dunque l’utilizzo o verificarne gli ingredienti.
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