Conoscete il cajeput? Noto anche come tea tree bianco, è comunemente meno conosciuto dell’olio di melaleuca, ma possiede anch’esso numerose virtù terapeutiche.
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Il cajeput è una pianta da cui si ricava un olio essenziale con numerose proprietà benefiche. Il suo nome deriva dal malese (kaju-puti) e significa letteralmente ‘albero bianco’.
La pianta del cajeput (nome scientifico Melaleuca leucadendron) è un albero sempreverde dalla corteccia spessa e biancastra, appartente alla famiglia delle Mirtaceae. Originaria dell’Estremo Oriente e dell’Australia, presenta foglie folte e fiori bianchi.
L’olio essenziale viene ricavato dalle foglie e dai rami più giovani della pianta ed ha un’aroma molto intensa simile a quella dell’eucalipto.
L’olio essenziale possiede notevoli proprietà benefiche per il benessere. Uno dei maggior pregi ad esso attribuiti è la capacità vermifuga, grazie alla quale si utilizza per allontanare gli insetti.
Ha anche un’importante azione disinfettante e antimicrobica, tanto da essere un aiuto per il trattamento di infezioni, come la cistite.
Le proprietà espettoranti e balsamiche lo rendono un valido rimedio naturale in caso di infiammazioni delle vie respiratorie.
Possiede altresì una buona efficacia come antidolorifico per trattare reumatismi, dolori articolari, otiti o mal di denti.
SPECIALE: Come fare in casa gli olii essenziali
Come gli altri oli essenziali, anche questo richiede accorgimenti di utilizzo. In particolare, è da evitare l’uso interno senza consiglio medico.
Come insetticida può essere spruzzato e vaporizzato per allontanare insetti e parassiti dagli ambienti domestici.
Diluendo qualche goccia di olio, si può utilizzare la soluzione strofinandola sul corpo per evitare le punture di insetti.
Per l’uso interno è preferibile diluire 4-5 gocce in una tisana e assumerlo per sfruttarne le caratteristiche antisettiche.
Come analgesico, invece, si può applicare esternamente in caso di otiti, mal di denti e dolori articolari. In ogni caso si consiglia di evitare l’impiego dell’olio in dosi elevate.
La risposta è affermativa. Potrebbero infatti manifestarsi effetti collaterali, quali nausea, vomito, gastrite, disturbi dello stato di coscienza.
Inoltre, è sconsigliato l’uso per donne in stato di gravidanza e bambini sotto i 3 anni, così da scongiurare il rischio di eventuali reazioni allergiche.
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