Calathea o semplicemente calatea è il nome di una pianta sempreverde di origine tropicale che presenta un ricco fogliame la cui parte superiore mostra colori accesi cha variano dal verde, al giallo, all’ argento e al bianco, quella inferiore invece è rossastra. Essendo una pianta tropicale, necessita di un ambiente umido e di terreno sempre bagnato mai troppo secco e per troppo tempo, ma nello stesso tempo nemmeno con presenza di ristagni idrici. Insomma, è una pianta che va sempre tenuta d’occhio e coltivata con attenzione.
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La calathea, oltre ad essere una gradevole pianta da appartamento, ha una particolarità che la rende preziosa: è una di quelle piante che purificano l’aria e che aiutano a mantenere pulita l’aria circostante.
Vediamo adesso di imparare a prenderci cura della calatea, una pianta un po’ difficile da coltivare!
La pianta di calathea appartiene alla famiglia della Marantacee, genere originario dell’America del Sud, tra Brasile e Perù. Questo è il motivo per cui viene spesso confusa con la Maranta, che può apparire molto simile ma in realtà non appartengono alla stessa specie botanica.
Appartengono alla famiglia delle piante denominate Calathea ben 150 specie differenti.
Tra le specie di calatea conosciute e tutte utilizzate come piante ornamentali vanno indicate le più note:
Ma, come dicevamo, le specie sono tante, quasi tutte caratterizzate dallo spiccato potenziale decorativo.
Coltivare la calathea è piuttosto complicato perché la pianta di origini tropicali è abituata a un habitat discretamente complesso. Iniziamo proprio da questo aspetto: qual è la temperatura giusta per coltivare la calatea e qual è il suo habitat preferito.
La Calatea non è certo una pianta da appartamento e non cresce facilmente in vaso, è una pianta che necessita di un clima tipicamente tropicale con atmosfera umida, tasso di umidità tra il 50% ed il 70%, e calore intenso che non deve mai scendere sotto i 18 gradi.
Necessita dunque di continue cure e attenzioni in ogni stagione dell’anno:
Inoltre la Calatea necessita di tanta luce ma sempre filtrata, perché la luce diretta rischia di far seccare le foglie. Predilige ombra, come quella delle foreste pluviali, e ambienti umidi.
Il terriccio nel vaso deve essere ricco e leggero. Si consiglia di inserire della pietra pomice per rendere la terra più drenante.
In alternativa posizionare il vaso su ciottoli di argilla espansa affinché le radici non soffrano di ristagno idrico.
La calathea è una pianta che ha bisogno di ricevere sempre un po’ di acqua in modo che il suo terriccio resti umido, come nella foresta pluviale.
Innaffiare direttamente alla base della pianta, in modo che il substrato sia ben inumidito. Fare però attenzione che le radici non restino troppo bagnate.
Si consiglia di aggiungere all’acqua per annaffiare un concime liquido per piante verdi da utilizzare in estate ogni 15 giorni.
Potare la pianta di calathea non è necessario, ma è invece consigliabile provvedere ad eliminare regolarmente le foglie secche che vanno tagliate alla base vicino al terreno. Usare attrezzi puliti e disinfettati. E’ consigliato anche di pulire con regolarità le foglie con un panno in microfibra.
La moltiplicazione di calathea avviene grazie al metodo della divisione dei cespi.
Attenzione: lasciare per ogni cespo almeno tre foglie e un pezzo di rizoma.
Dapprima usare un vaso poco più grande, ma ogni due anni è meglio rinvasare la pianta in un vaso di diametro superiore al precedente.
La pianta teme prima di tutto freddo e correnti d’aria, ma anche siccità e aria troppo secca.
La pianta di Calatea è nota per il suo particolare ruolo di filtro dell’aria circostante: tenerla in casa o in ufficio può essere salutare per chi soggiorna nella stanza, perché pulisce l’aria indoor in maniera naturale senza alcun filtro o purificatore elettrico.
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