Scoprite tutto sul calcio, minerale fondamentale per la salute delle ossa e per l’equilibrio di molte funzioni del corpo umano. Si tratta di un minerale importante non solo per prevenire serie patologie che colpiscono soprattutto le donne come l’osteoporosi ma anche per garantire il corretto funzionamento di molteplici funzioni vitali.
Una carenza o un eccesso di questo minerale, a seconda della sua entità, può infatti causare molteplici problemi di salute anche gravi. Scoprite, allora, tutto sul calcio, come viene assorbito dal corpo umano, cause e sintomi di una sua carenza o eccesso e tutti i cibi che aiutano a mantenerne un corretto apporto nella dieta quotidiana.
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Il calcio è un minerale presente in notevoli quantità nel corpo umano, si stima che rappresenti l’1,5%-1,9% del peso corporeo, ed è il principale costituente di ossa e denti.
Il corpo ha bisogno di questo minerale per svolgere molteplici funzioni e la sua carenza o eccesso possono causare importanti disturbi fisici e cognitivi.
Il calcio svolge un ruolo fondamentale nel garantire la salute delle ossa preservandone il ruolo portante e strutturale e partecipa nella regolazione di altre importanti funzioni vitali.
Un corretta presenza di questo minerale nel corpo umano è fondamentale per:
Quasi tutta la riserva di questo minerale è immagazzinata nelle ossa, sotto forma di carbonato di calcio, sebbene si possa anche trovarne una piccola parte a livello cellulare di muscoli e nel sangue.
La presenza della maggioranza di calcio nelle ossa si spiega con il loro continuo processo di crescita che è possibile grazie alla nuova deposizione di calcio nei tessuti ossei che si riformano.
L’assorbimento del calcio può variare da persona a persona in relazione a età, etnia (si ritiene che gli africani e gli asiatici assorbano il calcio meglio dei caucasici), abitudini comportamentali e alimentari (l’assunzione di vitamina D, boro, magnesio e proteine svolge un ruolo importante nell’assorbimento del calcio), assunzione di determinate categorie di farmaci e pregresse patologie.
I bambini, ad esempio, assorbono oltre la metà del calcio introdotto nel corpo con gli alimenti capacità che diminuisce con l’età adulta e quasi si azzera negli anziani.
L’abitudine di esporsi ai raggi solari aumenta i livelli di vitamina D, micronutriente che favorisce il suo assorbimento mentre l’assunzione prolungata di antibiotici o lassativi può ridurne pericolosamente i livelli nel sangue.
Un assorbimento limitato di questo minerale è riscontrabile, inoltre, in persone che soffrono di patologie al fegato o ai reni, disfunzioni della tiroide e in coloro che hanno subito interventi chirurgici di asportazione parziale del colon o dell’intestino.
La quantità di questo minerale raccomandata per un adulto sano è di 800 mg, valore che può cambiare a seconda delle caratteristiche individuali, dell’età e del sesso.
Nelle donne in post-menopausa è necessario un maggiore quantità, che può arrivare dalla dieta e da integrazione, fino a 1.200 mg al giorno, con un supplemento di vitamina D da 800 a 2000 UI (20-50 µg).
Allo stesso modo, le donne in allattamento e in gravidanza hanno un fabbisogno maggiore, così come nei bambini in crescita.
In alcuni momenti della vita di una persona si possono verificare delle carenze di questa sostanza minerale, che possono essere dovute a particolari situazioni fisiologiche, ma anche a determinati comportamenti.
Una carenza o, comunque, livelli troppo bassi di calcio possono essere attribuibili a:
La carenza di calcio nel corpo umano può essere direttamente imputabile anche a patologie a carico della tiroide.
Le persone che sono state sottoposte a tiroidectomia, ovvero a un intervento volto all’asportazione parziale o totale della tiroide possono sviluppare più facilmente carenza di questo elemento.
La carenza di questo minerale protratta nel tempo causa una serie di sintomi come:
Una ridotta quantità può favorire una certa fragilità ossea, che si traduce in una maggiore predisposizione a fratture e, soprattutto nelle donne, all’incidenza dell’osteoporosi in età senile.
Per prevenire questa situazione, è consigliabile l’assunzione di integratori a base di calcio e vitamina D, micro-nutriente che ne favorisce l’assorbimento intestinale.
Oltre alla carenza di calcio si può verificare anche la condizione inversa ovvero un suo eccesso che viene definito ipercalcemia.
Questa situazione si riscontra quando la sua concentrazione nel sangue supera i 10,5 mg/dl.
Le cause dell’ipercalcemia possono essere riconducibili a molteplici fattori come:
I sintomi dell’eccesso di questo minerale possono variare in base alla sua entità e alle condizioni generali di salute della persona colpita e tra i più frequenti si riscontrano:
L’uomo assume questo minerale fondamentale quasi esclusivamente attraverso il cibo. Dunque, una dieta sana e corretta è un fattore fondamentale per garantirne un corretto apporto e limitare sue eventuali piccole carenze.
Tutti i prodotti caseari ed i latticini, come yogurt e formaggio, rappresentano una fonte importante. In particolare, da questo punto di vista, va considerato che non tutti i formaggi sono uguali. Alcuni sono molto più ricchi di calcio di altri. Considerando una porzione da 52 gr, il cheddar ne contiene 378 mg, il Brie 96 mg, un formaggio cremoso 42 mg, la ricotta 36 mg. Tra quelli più ricchi vi sono:
Ci sono diversi cibi che ne sono ricchi, eccoli in ordine decrescente:
Se si soffre il colesterolo alto e di conseguenza si ha la necessità di eliminare dalla propria dieta molti formaggi e limitare le uova, è possibile optare per altri alimenti ricchi di calcio, ma privi di grassi.
Il calcio viene commercializzato sotto forma di sali (carbonato, citrato, malato, lattato, gluconato) che variano notevolmente nel contenuto di calcio elementare.
Come per tutti gli integratori minerali, il contenuto è indicato in milligrammi di calcio elementare. Questi integratori sono disponibili in commercio in 3 forme diverse:
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