Appartenente alla famiglia delle Verbenaceae, la Callicarpa è originaria dell’Estremo Oriente, dall’Asia e dal nord America. Il suo genere è molto ricco, infatti comprende circa 140 specie tra arbusti ed alberelli.
Contenuti
La vera attrattiva di questa pianta è rappresentata dai suoi frutti, di un bel violetto lucido.
Abbiamo già anticipato che l’attrazione principale della Callicarpa sono le sue bacche, ma vediamo come si presenta nel suo insieme questa pianta.
Prende il nome dal suo scopritore, Émile-Marie Bodinier, missionario francese inviato in Oriente intorno alla metà del XIX secolo. In Europa, i primi ad ottenere degli esemplari da seme furono i botanici dei giardini di Kew, a Londra.
Il nome del genere deriva da un termine greco che vuol dire “bei frutti”.
Il genere Callicarpa è composto da numerose specie. Vediamo le principali.
Sicuramente la varietà più diffusa, molto interessante per la bella colorazione delle foglie: da giovani sono bronzo-porpora, poi diventano verde scuro e infine, in autunno, di un bel giallo acceso. In estate si schiudono i fiori rosa pallido, mentre le bacche sono di un bel viola scuro e restano sulla pianta fino a fine inverno. Questa varietà, originaria della Cina, può crescere fino a 3 metri in larghezza e altezza.
Arbusto deciduo di altezza massima 2 metri. Le sue foglie sono verdi, leggermente tomentose sulla pagina inferiore; i fiori primaverili, di color lilla, sono riuniti in piccoli grappoli.
Si contraddistingue per le foglie opposte verde chiaro, i graziosi fiorellini estivi rosa e le bacche autunnali color porpora riunite in grappoli. Si presta per i piccoli giardini visto che non supera 1,5 m sia in altezza che in larghezza.
Le sua bacche sono chiare, rosa-lilla, quasi tendenti al bianco, così come i fiori. Le foglie hanno forma ellittica, sono opposte e con i margini finemente seghettati. È una specie contenuta perchè non supera il metro e mezzo.
Esemplare delicato che teme il freddo, ha foglie molto grandi che, da verdi, in autunno diventano rosa. I fiori estivi e le bacche sono entrambi rosa scuro. L’altezza varia da 1,5 m a più di 3.
Dalla primavera inoltrata fino in autunno.
Le bacche della Callicarpa non sono velenose. Tuttavia, hanno un sapore così amaro che gli animali selvatici se ne cibano solo in casi estremi, se non riescono a trovare null’altro di meglio di cui cibarsi.
La coltivazione della Callicarpa non è difficile: si adatta a terreni diversi ed è sufficientemente rustica da poter essere coltivata quasi in tutt’Italia.
Si adatta bene anche alla vita in vaso, per abbellire terrazze e balconi.
Ecco quali sono i principali accorgimenti da adottare se si vuole coltivare un esemplare di Callicarpa.
La Callicarpa si propaga in primavera per seme e per talea semilegnosa in autunno.
La moltiplicazione per talea è da preferire se si vogliono ottenere esemplari uguali alla pianta madre.
In primavera la Callicarpa può essere rinvasata in un contenitore più grande del precedente con tutto il pane di terra che sta attorno alle radici. Per effettuare questa operazione si consiglia di utilizzare un terriccio fresco e sciolto, preferibilmente mescolato a dello stallatico maturo.
Essendo una pianta rustica, la Callicarpa resiste bene agli attacchi degli afidi e della cocciniglia, mentre è sensibile a malattie fungine come l’oidio o mal bianco.
Il nome Callicarpa significa “ricco di bei frutti” e simboleggia l’abbondanza e la bontà d’animo.
In inglese si dice Beautyberry o bella bacca.
Può essere usata come esemplare isolato, per creare dei gruppi, o per inserirla nelle bordure miste. L’ideale è creare una bella siepe in purezza o alternandola con altre essenze da bacca quali il sorbo o il cotoneaster.
Ecco un elenco di alcuni articoli su piante e fiori che ti possono interessare:
Utilizziamo i cookie insieme ai nostri partner per personalizzare i contenuti e gli annunci pubblicitari, fornire le funzioni dei social media e analizzare il nostro traffico.