Il capriolo è un mammifero erbivoro di piccola taglia diffuso in Europa e in Asia. Animale schivo, è bersaglio di numerosi predatori per cui tende a trovare rifugio in ambienti boschivi spingendosi in radure aperte solo per ricercare il cibo. Presenta caratteristiche morfologiche specifiche che lo rendono distinguibile da esemplari affini, come cervi e daini.
Il capriolo (nome scientifico Capreolus capreolus) è un animale diffuso in Europa e in Asia. Appartenente alla famiglia dei Cervidi, è il più piccolo tra gli esemplari. Agile e scattante, è un animale erbivoro che si rifugia nel bosco per nascondersi dai predatori.
Può, tuttavia, spostarsi nelle radure aperte alla ricerca del cibo. Le minori dimensioni ed i caratteristici palchi sono i segni distintivi per non confonderlo con esemplari molto affini, ma decisamente più possenti come i cervi.
Appartenente alla specie degli ungulati, questo mammifero è diffuso soprattutto su altipiani e montagna. Molto veloce, è facilmente riconoscibile per la presenza di palchi, le tipiche corna dei cervidi.
Da adulti gli esemplari sviluppano i tipici palchi.
Gli esemplari adulti sono caratterizzati da dimorfismo corporeo. I maschi raggiungono maggiori dimensioni e sviluppano i caratteristici palchi.
L’esemplare di sesso femminile è facile da distinguere da quello maschile, perché è del tutto priva di palchi.
La gestazione dura circa nove mesi e mezzo.
Le femmine partoriscono solitamente uno o due cuccioli, che vengono lasciati nell’erba alta mentre gli adulti vagano in cerca di cibo.
Appartenenti alla stessa famiglia dei cervidi, questi esemplari sono molto simili anche se alcune caratteristiche ne facilitano l’identificazione. Il cervo è un animale più possente e di maggiori dimensioni, i cui esemplari di sesso maschile possiedono palchi grandi e molto ramificati.
Il daino è un altro esemplare molto simile e confondibile con gli altri della famiglia dei Cervidi. Presenta maggiori somiglianze con il cervo, anche se presenta palchi molto sviluppati in larghezza e altezza. Di taglia leggermente più piccola, presenta un caratteristico mantello in quattro differenti tipologie. Si può osservare quello totalmente bianco, isabellino, pomellato (marrone con macchie chiare laterali) e melanico (marrone scuro tendente al nero).
Un occhio poco attento tenderà a confonderlo spesso con i cuccioli di cervo, nonostante le differenze morfologiche. La sua conformazione fisica appare slanciata con il corpo raccolto e la groppa più alta del garrese. La testa è corta e di forma triangolare, mentre gli occhi e le orecchie sono grandi. Molto poco visibile è la coda di questo animale. Il suo mantello è fulvo durante la stagione estiva e presenta colore bianco su gola, parti ventrali e regione perianale (detta anche specchio anale).
Poco più piccolo del cervo, presenta un’altezza media al garrese di circa 55-77 cm. In genere la lunghezza è tra i 90 e i 130 cm.
Il peso di questi esemplari può oscillare tra i 10 e i 35 kg. Le variazioni di peso da un esemplare all’altro possono dipendere da fattori fisici e ambientali.
Le corna di questo ungulato sono definite palchi. Come in quasi tutte le specie appartenenti alla famiglia dei Cervidi, si tratta di appendici ramificate impropriamente chiamate corna. Sono, infatti, formate completamente da tessuto osseo.
A differenza del cervo, i palchi di questi esemplari sono meno complessi e di dimensioni minori. Molto meno ramificati, si riconoscono per le tre caratteristiche punte.
Il verso di questo animale più che un bramito, caratteristico del cervo, fa pensare all’abbaiare roco e lento di un cane. Questo verso viene adoperato sia come segnale di territorialità sia quando viene avvertita una minaccia esterna.
Tende ad essere un animale schivo e minacciato da numerosi predatori, tra cui lupi, orsi, sciacalli e cinghiali. Vittima anche del bracconaggio, si rifugia nei boschi per sfuggire alle numerose minacce esterne e tenere al riparo i suoi cuccioli.
Come i suoi esemplari affini, si tratta di un animale erbivoro.
Si nutre soprattutto di essenze vegetali, tra cui leguminose e foraggere graminacee. Durante la stagione invernale, inoltre, può cibarsi di funghi, lamponi, ghiande e castagne.
Questo animale è diffuso sia in Europa che in Asia. In Italia è presente su Alpi e Appennini.
Vive solitamente su altipiani e montagne, ma può trovarsi anche in pianura. Tende a rifugiarsi in ambienti boschivi per nascondersi dai predatori ma si può spingere nelle radure aperte alla ricerca di cibo.
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