Il cardo santo è una pianta officinale ricca di sostanze amare che vanta numerose proprietà. Anzitutto favorisce la digestione e stimola l’appetito. Inoltre, può essere usato sotto forma di infusi, decotti e tintura, sia per via interna che esterna. Scopriamo tutte le sue proprietà e i vari usi che se ne possono fare.
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Conosciuto anche come “erba benedetta”, il cardo santo è una erbacea annuale nota per essere una pianta medicinale particolarmente efficace.
Della famiglia delle composite, ha origine nelle regioni dell’Europa mediterranea. Piuttosto difficile da trovare allo stato spontaneo, viene coltivato in varie regioni europee. In Italia è molto diffuso soprattutto nelle zone del centro e del meridione, oltre che in Sardegna e sulle isole tirreniche.
Il termine deriva dal greco “knhkos”, che significa “giallo”, per via dei fiori gialli ed anche da “knizw”, che vuol dire “pungo”, per la presenza di spine.
L’aggettivo benedictus si riferisce alle sue molteplici proprietà.
Secondo una leggenda, il nome deriverebbe dal fatto che questa pianta tendeva a crescere in maniera spontanea attorno alle tombe dei bambini.
Erbacea annuale che si sviluppa meglio nei terreni ben concimati. Ama le esposizioni ben soleggiate e sopporta bene i terreni umidi.
Ecco come si presenta nelle sue varie parti.
Fin dai tempi antichi, il cardo santo è noto per le qualità terapeutiche.
Nello specifico:
Considerate le sue proprietà, vediamo come assumerlo a seconda delle varie esigenze.
Bere una tazza d’infuso di cardo santo prima dei pasti principali per favorire la buona digestione.
Per stimolare l’appetito, invece, è utile assumere prima dei pasti una ventina di gocce di tintura di cardo santo, allungate con un poco d’acqua o sciolte in un cucchiaino di zucchero.
Durante gli stati influenzali e/o di febbre, bere una tazza di decotto di cardo caldo, magari addolcito con del miele, al mattino e alla sera. Questo aumenta la sudorazione, facendo così abbassare la febbre più in fretta.
Per migliorare la diuresi, assumere 20 gocce di tintura prima dei pasti.
In caso di intossicazione alimentare, chiamare subito il Pronto Soccorso e, intanto, indurre il vomito assumendo 20 gocce di tintura o un paio di tazze di infuso di cardo santo non zuccherato né dolcificato.
Per detergere ulcere, piaghe e ferite ancora aperte, fare lavaggi esterni e sciacqui delle zone interessate con il decotto di cardo santo. In aggiunta a ciò, fare impacchi localizzati con garze imbevute di decotto, da tenere in posa per 20-30 minuti.
Vediamo ora come procedere per le varie preparazioni.
Per le sue proprietà tonico-digestive, il cardo santo viene spesso usato per la realizzazione di liquori e amari a base di erbe. Inoltre, c’è anche chi ne cucina i gambi fritti, gratinati e in umido.
Il decotto di cardo per uso esterno è anche un eccellente tonico rinfrescante da aggiungere nell’acqua della vasca da bagno. Molto utile dopo una intensa giornata.
A seconda dei vari utilizzi, attenersi sempre alle dosi consigliate, in quanto, dosi troppo abbondanti possono causare attacchi di vomito. Inoltre, è sconsigliato per chi a problemi renali e di infiammazione a livello dell’intestino.
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