Cavoletti di Bruxelles: 6 ragioni per mangiarli

I cavoletti di Bruxelles spesso vengono associati a spiacevoli momenti dell’infanza o ad odori fastidiosi in cucina, dovuti molto spesso ad un composto naturale di zolfo che queste piante sviluppano se troppo cotte. Eppure il genere brassica a cui appartengono cavoli, broccoli e verze è estremamente benefico per la nostra salute.

Cavoletti di Bruxelles: 6 ragioni per mangiarli

Visto che queste verdure possono essere coltivate facilmente in un piccolo orto, o comunque crescono senza problemi nelle zone temperate in cui viviamo, diventano anche un alimento buone per l’ambiente.

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Cucinateli spesso, in pentola con del buon olio extra vergine di oliva o al vapore. Ecco 6 buoni motivi per fare entrare subito i cavoletti di Bruxelles nella nostra dieta:

1) Crescono in climi freddi, sono ideali per i “localivori”
Resistenti, sopportano i climi freddi, anche quelli del Nord Europa, e sono disponibili per tutto l’inverno, tanto che in alcune zone del pianeta sono quasi gli unici vegetali della stagione fredda.

2) Sono parte della famiglia brassica
Famiglia di cui fa parte la verza, il cavolo, i broccoli tra gli altri, famosa per la presenza di un glucosinolato capace di contrastare i tumori. I cavoletti ne contengono più di tutti gli altri.

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3) Hanno effetti benefici per la salute
Nella medicina tradizionale cinese sono consigliati per aiutare la digestione. Molti studi scientifici negli USA ne hanno dimostrato il potere anti-tumorale. Sostenendo il sistema depurativo, anti-infiammatorio e anti-ossidante del nostro organismo i cavoletti di Bruxelles sono un prezioso alleato per la nostra salute. Per ironia della sorte, pare che sia proprio il composto a base di zolfo che infastidisce bambini ed adulti ad essere il principio più attivo della pianta.

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4) Danno origine ad un proteina completa
Ideali per un’alimentazione vegetariana sono un vero e proprio concentrato di vitamine A, K e C (più dell’arancia), B6, potassio, ferro, selenio, calcio e naturalmente fibre, più il composto allo zolfo già menzionato. Si dice anche che aumentino l’energia sessuale maschile.

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5) Possono aiutare a sviluppare meno colesterolo
I componenti nutrizionali delle fibre dei cavoletti di Bruxelles si legano alla bile acida dell’intestino, favorendone l’esplusione dal corpo umano. Questo processo costringe l’organismo ad attingere alle riserve di colesterolo per ripristinare la bile, in tal modo riducendone la percentuale. Cotti al vapore legano il 27% della bile acida come fa esattamente un medicinale impiegato nella riduzione del colesterolo chiamato “colestyramina“.

6) Hanno un origine misteriosa
I cavoletti provengono forse dai cavoli selvatici che crescono nella zona dell’Iran, dell’Afghanistan e del Packistan. Sono stati coltivati fin dal 1600 in Belgio, nonostante delle specie più antiche siano riportate nell’antica Roma. C’è chi sostiene invece che la loro origine sia proprio della zona di Bruxelles e che dopo la Prima Guerra Mondiale si siano diffusi nel resto del mondo.

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Luca Vivan