Perché raccogliere l’energia del sole da un unico piano anziché dotare le celle fotovoltaiche di due ‘facce’ egualmente ricettive? È quello che devono aver pensato i produttori dell’azienda israeliana B-Solar, che hanno appena presentato un’innovativa gamma di celle solari ‘fronte-retro’, in grado cioè di captare la luce del sole su entrambi lati.
Questo vuol dire guadagnare il 50% in più della resa energetica di una normale cella ‘unidirezionale’ e ottimizzare con un unico supporto l’energia derivante dal sole.
Le celle fotovoltaiche bifacciali B-Solar sono in grado di sfruttare sia la luce solare diretta che quella indiretta e diffusa, aumentando notevolmente la quantità energia complessivamente prodotta. La speciale superficie in silicio monocristallino che compone le ‘facce’ delle celle consente un’efficienza estrema, massimizzata dalla tecnologia BSF (Back Structure Field) a base di boro, che sostituisce la tradizionale lastra di alluminio usata per le celle mono- facciali. Questo vuol dire zero dispersioni e massima resa.
Ciò che rende diverse dalle celle tradizionali le bifacciali prodotte da B-Solar, infatti, è la mancanza di chiusura delle celle fotovoltaiche di silicio con materiali opachi (generalmente l’alluminio), sostituiti con il boro, che garantisce trasparenza e aumenta la quantità di luce riflessa captabile, anche in condizioni di nuvolosità.
I vantaggi sono molteplici: oltre al risparmio economico e all’aumento dell’efficienza produttiva, l’effetto estetico è decisamente migliore dal momento che il materiale utilizzato rende semi-trasparente il pannello posteriore e quindi facilmente integrabile su superfici in vetro, pensiline, barriere antirumore e diverse strutture architettoniche.
Una bella innovazione che ci auguriamo trovi il meritato successo anche sul mercato.
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