La certificazione LEED indica il livello di sostenibilità ambientale degli edifici, ritenuti responsabili al 40% delle emissioni inquinanti e quindi anche dell’inquinamento delle città. Proprio il settore delle costruzioni incide molto sia a livello di impatto ambientale, sia sulla qualità dell’aria, contribuendo in modo determinante al cambiamento climatico.
Per questo sono state introdotte alcune certificazioni che, basandosi su parametri e principi sostenibili, possano attestare l’impatto sull’ambiente di una costruzione o una ristrutturazione, aumentandone prestigio e valore.
Ma cos’è esattamente il LEED, e quali sono i requisiti richiesti per ottenere questo merito?
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La certificazione di Leadership in Energy and Environmental Design è un sistema di certificazione che può applicarsi ad ogni tipo di edificio sia commerciale sia residenziale. Riguarda l’intero ciclo di vita dell’immobile, da quando è stato progettato, alla sua costruzione fino al riciclo delle sue materie prime secondo i dettami dell’economia circolare.
Si determina sulla base di criteri standard in merito a
Sviluppato dall’ente US Green Building Council, è rilasciato dal Green Business Certification (GBCI) in 40 paesi del mondo. In Italia è presente la Green Building Council Italia.
Per conseguirla bisogna ottenere un certo numeri di crediti specifici, una sorta di punteggio. Tali crediti fanno riferimento ad una check list divisa per categorie:
La somma dei punti ottenuti per ogni categoria determinerà il punteggio totale, sulla base del quale viene definito il livello di certificazione raggiunto.
Esistono 4 livelli:
Per ottenere la certificazione base sono sufficienti 40 punti, ma per ottenere la Platinum sono necessari almeno 80 punti.
Ogni genere di edificio progettato e costruito secondo i metodi richiesti dalla bioedilizia con metodi innovativi applicati dalla progettazione fino a tutto il ciclo di vita del manufatto, può concorrere alla richiesta della certificazione. Anche interventi massicci di rigenerazione urbana, su vasta scala, che interessano quartiere o aree degradate e ristrutturate con aggiunta di una nuova rete di servizi, trasporti, e housing di tipo sociale, possono ottenere la certificazione.
In dettaglio possiamo dire che può essere certificato un immobile
L’iter di richiesta avviene tramite la consulenza con un professionista LEED AP viene fatta sia nella fase di progettazione sia nella fase di costruzione dell’edificio.
Progettare e costruire un edificio che poi ottiene tale certificazione dalla US Green Building Council vuol dire per un professionista aver eseguito un lavoro nel rispetto dell’ambiente ma anche salubre, confortevole, durevole, energeticamente efficiente.
Un immobile sostenibile è un investimento positivo nel mercato immobiliare perché offre vantaggi immediati per chi lo vive ma anche vantaggi economici nel lungo periodo garantendo un importante risparmio di costi di gestione.
Inoltre un edificio che ottiene questo riconoscimento aumenta il proprio valore fino al 11%.
Questo protocollo sostituisce la precedente certificazione del 2009, sempre rilasciata dalla US Green Building Council. La nuova versione LEED V4 fa riferimento a un sistema di punteggio più aggiornato, così composto:
Era natta nel 2009 per ridurre l’impatto ambientale e le emissioni CO2 delle città, oggi il nuovo protocollo LEED V4 mira al raggiungimento di nuovi obiettivi chiamati ‘Categorie di Impatto’. In pratica ogni edificio certificato deve:
Gli edifici certificati Leed nel mondo sono circa 90.000 e anche in Italia sono presenti oltre 450 strutture che hanno ottenuto questo risultato, come emerso dai dati del Green Building Council. Soprattutto il livello GOLD.
La regione con maggiore concentrazione di costruzioni Gold Leed è la Lombardia, seguita dal Trentino Alto Adige, Veneto e Lazio.
Si tratta di una certificazione internazionale sviluppata dalla US Green Building Council (USGBC), ed erogata esclusivamente dal Green Business Certification Inc (GBC). In Italia se ne occupa lo Green Building Council Italia (GBC Italia).
Non vi sono altre strutture delegate alla erogazione di questo riconoscimento.
Per certificare un edificio con il protocollo LEED è necessario rivolgersi e iscriversi direttamente all’ente GBCI che ne valuterà i requisiti.
Ma per fare questo bisognerà prima ricevere consulenza da un LEED AP un professionista qualificato, altamente competente nel processo di certificazione, che seguirà l’intero percorso dalla progettazione alla realizzazione o ristrutturazione finita.
Per diventare professionista in questo settore bisogna seguire un apposito corso e superare un esame di abilitazione, per poi essere stati inseriti in un apposito elenco di esperti fornito dal GBC Italia.
Si tratta di professionisti, generalmente ingegneri, architetti o altri tecnici, che vantano una specifica preparazione sul processo. Prima di ottenerla, lavorerà a stretto contatto con i progettisti e la direzione lavori.
Per ottenere una LEED bisogna registrare il progetto alla piattaforma: gbcitalia.org/certificazione/progetti/ e procedere con l’ iscrizione e il pagamento di una quota fissa che si aggira sui 5.000- 6.000 euro.
Quindi si pagherà una tassa di certificazione che viene calcolata sulla base delle dimensioni del progetto. Ad esempio un progetto con superficie inferiore ai 250.000 mq paga in media altri 3.000 euro di tassa di certificazione.
Sia la LEED che la BREEAM, Building Research Establishment Environmental Assessment Method, vengono rilasciate a seguito dell’analisi della progettazione, dei materiali utilizzati per la realizzazione dell’edificio e anche del ciclo di vita dello stesso.
Il BREEAM è di origine britannica e controlla il grado di sostenibilità di un immobile dalle fasi di progettazione fino alla gestione a lungo termine. Ed è riconosciuto a livello internazionale.
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