Certificazioni cosmetici biologici e naturali: sono tante e c’è poca chiarezza. Vogliamo aiutarvi nella scelta dell’acquisto di un prodotto sicuro con questa semplice guida.
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Nell’ambito delle certificazioni cosmetici biologici e naturali esistono diversi marchi che creano confusione. Vi diamo una veloce panoramica di tutte le principali certificazioni europee ed italiane in materia, quali sono i loghi da guardare e cosa bisogna controllare quando si acquistano i cosmetici.
Premettiamo che la legge italiana e le norme europee in materia sono piuttosto esaustive per quello che riguarda la produzione e le caratteristiche di un cosmetico (legge 713/86). Tuttavia, è la nomenclatura usata in etichetta ad essere difficile. Gli ingredienti sono infatti elencati nell’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients), in ordine crescente da quello più utilizzato a quello meno, spesso utilizzando il nome scientifico.
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All’acquisto di un cosmetico biologico e naturale occorrerà controllare quindi la presenza del marchio dell’ente certificatore, che garantisce la correttezza del processo produttivo e il rispetto di nome severe per la scelta e l’utilizzo degli ingredienti.
E’ doveroso anche fare un’importante distinzione è tra i cosmetici biologici e quelli naturali. I cosmetici biologici sono ovviamente cosmetici naturali, ma dire “naturale” nel campo dei prodotti di bellezza significa solo parlare di ‘cosmetici a base vegetale’. Non c’è indicazione specifica in campo legislativo.
Inoltre si deve sottolineare che in campo cosmetico oltre agli oli da massaggio e poco altro, i prodotti non possono essere interamente vegetali. Per mantenere stabile la crema o la lozione sono necessari emulsionanti, tensioattivi, conservanti,che sono tutte sostanze di sintesi. A questo punto sappiate che i prodotti ‘naturali’ contengono fino al 10% di sostanze vegetali pure e una certa percentuale di quelle ottenute per trasformazione di sostanze vegetali.
Quindi, ci saranno sostanze di sintesi anche nei cosmetici biologici naturali, ma scegliere un cosmetico bio certificato significa essere sicuri che conterrà prodotti agricoli e zootecnici derivati da agricoltura biologica certificata, non avrà sostanze dannose, tossiche o allergizzanti; non saranno stati impiegati OGM e non si avrà fatto ricorso alla sperimentazione sugli animali; infine non saranno state impiegate radiazioni ionizzanti.
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Bisogna poi fare una distinzione necessaria tra vari tipi di cosmetici bio, in quanto esistono tante sfumature, anche perché la certificazione del cosmetico biologico impone rigorosi standard da rispettare.
Nelle formule dei prodotti bio non sono ammessi pesticidi, coloranti artificiali, materie prime di origine animale, né OGM, i tanto discussi organismi geneticamente modificati. Le piante devono crescere in ambiente protetto, lontane dalle sostanze nocive che servono per la coltivazione ‘tradizionale’. Per la raccolta e la distillazione, inoltre, viene rispettato il ciclo delle stagioni. Inoltre il numero di principi attivi ammessi è davvero ristretto, se si considera che sono vietate anche ben 4.500 delle 8.000 sostanze autorizzate per la produzione dei cosmetici tradizionali.
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Cosmos (Cosmetics Organic Standard) è lo standard unico europeo per le certificazioni dei prodotti cosmetici naturali. E’ stato fatto un grande passo avanti con l’entrata in vigore di questo disciplinare, che definisce e regolamenta il cosmetico biologico, condiviso e approvato da tutti i principali enti certificatori europei. Se si acquistano prodotti europei fate attenzione dunque che ci sia uno dei loghi di questi enti.
I principi base di Cosmos, che definiscono un cosmetico ‘naturale’ sono rigorosi e prevedono due livelli distinti di certificazione:
In Francia l’ente che certifica sia prodotti naturali che biologici è Ecocert. In Germania l’ultra affidabile Bdih, in Inghilterra c’è la Soil Association, in Belgio opera la Bioforum. Infine in Italia l’ICEA.
In Italia i prodotti di bellezza possono essere certificati da ICEA (Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale), oppure certificati dal CCPB (Consorzio per il Controllo dei Prodotti Biologici), riconosciuto dal Ministero dell’Agricoltura (il marchio è riportato in basso, con la scritta ‘controllo biologico’).
Ci sono alcuni prodotti che sono marchiati anche AIAB. L’associazione dell’agricoltura biologica garantisce l’assenza di OGM, applica notevoli restrizioni per l’uso di sostanze chimiche e richiede l’eco-compatibilità del confezionamento.
E’ bene non farsi ingannare, nella scelta e nell’acquisto di cosmetici bio.
Bisogna quindi imparare a riconoscere i loghi di questi enti certificativi riconosciuti nella nomenclatura europea, perché i controlli sul processo produttivo e sulle sostanze ammesse sono rigidi.
ICEA ad esempio ne ammette solo 2.331:
Attenzione, perché esistono anche dei prodotti biologici che non sono 100% bio. Per questi l’unico obbligo è contenere sostanze naturali almeno al 95%. Qui manca la certificazione ufficiale.
In questi casi diventa buona norma controllare sempre l’INCI, ossia l’elenco degli ingredienti, riportato sulla confezione.
Se invece volete verificare che non siano testati su animali, fate riferimento ai certificati LAV o Cruelty Free.
In conclusione è importante non perdere mai di vista i marchi della confezione:
A proposito di biologico:
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