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Cherimoya, un frutto esotico dalle proprietà davvero particolari

Ricco di vitamine e nutrienti, è un frutto tropicale da conoscere meglio

Esotico e profumato, la cherimoya è un frutto che riserva sorprese dal punto di vista dei benefici, ma non è esente da controindicazioni. Scopriamolo insieme.

Cherimoya, un frutto esotico dalle proprietà davvero particolari

La cherimoya è il frutto di una pianta (nome scientifico Annona cherimola), affine alla graviolaoriginaria del continente americano.

Non facilmente reperibile in Italia, è rinomato per il suo gusto e per le importanti proprietà nutrizionali e benefiche per l’organismo.

Cherimoya: proprietà

Questo frutto acquoso è in grado di favorire un buon apporto di vitamine (soprattutto vitamina C), zuccheri e sali minerali, tra cui in particolare potassio.

La specificità di questo frutto è data dalla presenza di un polifenolo, la annonacina, in grado di apportare proprietà antiossidanti e utili per l’organismo anche per prevenire l’insorgere di tumori.

Grazie alla presenza di fibre, la cherimoya è utile per favorire un effetto lassativo, utile in caso di stipsi. Inoltre, permette anche di ridurre l’assorbimento di colesterolo a livello intestinale e di favorire i processi digestivi.

SPECIALE: Frutti tropicali, la guida facile

Tabella nutrizionale della cherimoya

La cherimoya è un frutto dolce e ricco di nutrienti, ma ha anche un contenuto calorico moderato. Ecco una tabella riassuntiva delle proprietà della cherimoya ogni 100 grammi di polpa fresca:

  • Calorie: 75 kcal
  • Carboidrati: 17.7 g
  • Proteine: 1.57 g
  • Grassi: 0.68 g
  • Fibre: 2.3 g
  • Zuccheri: 13.54 g
  • Vitamina C: 16.4 mg
  • Vitamina B6: 0.257 mg
  • Potassio: 287 mg
  • Magnesio: 18 mg

Come possiamo vedere, la cherimoya è una fonte di carboidrati e zuccheri naturali, ma è anche ricca di fibre, vitamine e minerali importanti come la vitamina C, la vitamina B6, il potassio e il magnesio.

cherimoya
Come si presenta questo frutto appena colto

Cherimoya: come si mangia

Per consumare questo frutto occorre aprirlo a metà per arrivare alla gustosa polpa, che si rivelerà un mix di sapori tendenzialmente dolci. Può esser assaporato prendendo la polpa con un cucchiaino, come un normale frutto da tavola.

La cherimoya può essere mangiata da sola o in aggiunta ad altri frutti per una macedonia. Si presta bene anche per la preparazione di frullati, smoothie e granite, così come gelati e sorbetti.

Ma possiamo usarla anche per salse e condimenti: la polpa della cherimoya è un ingrediente adatto per preparare originali salse dolci o piccanti, per accompagnare piatti di carne o di pesce.

Infine, possiamo utilizzarla anche per torte e dolci: questo frutto tropicale può essere utilizzato come ingrediente per preparare torte, budini e dolcetti, grazie alla sua consistenza cremosa e dolce.

In generale, la cherimoya è un frutto versatile, che può essere utilizzato in molti modi diversi in cucina, a seconda dei gusti personali e della ricetta che vogliamo preparare.

In Italia non è facile acquistare il frutto, che tende ad essere coltivato soprattutto nelle regioni meridionali più calde. Il costo, tuttavia, risulta piuttosto elevato.

cherimoya
La polpa della cherimoya è molto gustosa, dolce e profumata.

Cherimoya controindicazioni

Non risultano controindicazioni associate al consumo della polpa di cherimoya, ma bisogna assolutamente evitarne i semi. I suoi semi non sono commestibili e possono rappresentare un rischio di soffocamento per i bambini piccoli o le persone con difficoltà di deglutizione.

Va comunque ricordato che è un frutto molto calorico e ricco di zuccheri: a causa del suo contenuto di zuccheri (13.54 g ogni 100 g di frutto) le persone con diabete o altre condizioni che richiedono una dieta a basso contenuto di zuccheri dovrebbero consumarla con moderazione.

La Cherimoya è velenosa?

Non è velenosa la pianta o la polpa, ma come anticipavamo, massima attenzione va fatta ai semi.

Attenzione! Occorre davvero prestare particolare attenzione ai semi non commestibili di questo frutto: schiacciati, possono comportare il rischio di avvelenamento e rivelarsi addirittura letali in certe dosi. Pensate che in certi paesi centro e sud-americani i semi di cherimoya, una volta frammentati, vengono addirittura usati come insetticida.

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