Oggi parliamo del Clerodendro, una pianta a sviluppo arbustivo che viene spesso allevata anche ad albero. Appartenente alla famiglia delle Verbenaceae, ne esistono circa 400 specie di natura diversa, ma tutte sono accomunate dalla bellezza del fogliame e dalle caratteristiche ornamentali delle loro fioriture.
Contenuti
Andiamo a scoprire qualcosa di più sulle varietà più diffuse di questa magnifica pianta.
Esistono molte specie diverse di Clerodendro, tutte altamente decorative e per lo più a portamento rampicante.
La pianta è composta da tanti rami eretti, alti in media 3 metri, ma vediamo più da vicino quali sono le caratteristiche principali delle sue singole parti.
Clerodendrum è parola composta derivante dal greco e formata da klerôs, ‘clero’, ‘religioso’ e, dèndron, ‘albero’. In Oriente queste piante erano considerate alberi sacri ed erano usate dai preti cingalesi durante le loro cerimonie religiose. La specie, trichotomum, dal greco trícha ‘in tre’ e témnein ‘tagliare’ allude al fatto che l’infiorescenza si divide in tre parti.
È una pianta che cresce spontanea in Cina e in Giappone, ed è stata introdotta in Europa verso il 1800 dove è tuttora intensamente coltivata a scopo ornamentale per la bella fioritura che regala a fine estate e per i coloratissimi calici.
In commercio sono reperibili varietà decidue e sempreverdi che differiscono per il colore delle foglie. Il più conosciuto del genere e il più coltivato in Italia è il Clerodendrum trichotomum originario del Giappone. Vediamo le altre specie più diffuse.
Originario del Giappone, è stato introdotto in Italia nel 1860. Si tratta di un arbusto a portamento espanso, che raggiunge l’altezza di 1,5 m e la larghezza di 4 m in vaso, 5-6 m di altezza e 6-7 di larghezza in piena terra.
Le foglie, verde scuro, sono grandi (possono raggiungere la lunghezza di 20 cm), opposte, decidue, ruvide sulla pagina superiore e tomentose su quella inferiore, con margine intero o irregolarmente dentato. Tra agosto e settembre compaiono i profumatissimi fiori: bianchi con calice bianco-rosato e quattro stami molto lunghi. Subito dopo appaiono le bacche di un bel blu scuro, quasi nero, e sfumature turchesi. Circondate da calici rosso-fucsia, sono velenose.
È una pianta che cresce abbastanza rapidamente ed è una delle poche specie appartenenti al genere che resiste al gelo (anche fino a -15°C). Risulta facilmente coltivabile specie nei giardini delle regioni a clima fresco come pianta da ombra.
Appartenenti a questa specie segnaliamo due varietà:
Specie sempreverde originaria dell’Africa occidentale, è un rampicante alto circa 4 metri. Presenta foglie opposte, oblungo-ovate, con lamina intera solcata da nervature. I fiori hanno un calice bianco a forma di lanterna e la corolla con cinque petali color carminio.
Rispetto alle altre due varietà sopracitate, molto rustiche, il Clerodendrum thomsoniae è piuttosto delicato: soffre ad una temperatura inferiore ai 16°C e richiede un ambiente luminoso ed umido ma riparato dai raggi. Necessita inoltre di apposito sostegno.
Proveniente dalla Cina, è una specie arbustiva che può raggiungere i 1,5-2,5 m di altezza. Le foglie decidue e a forma di cuore, hanno i margini dentati. Di colore verde scuro sulla pagina superiore, su quella inferiore sono coperte da peli rossastri. Se vengono strofinate emettono un odore sgradevole. Molto profumati invece i fiori: di un bel rosa brillante, fanno la loro comparsa in piena estate.
Si tratta di una specie semi-rustica che preferisce posizioni ben illuminate, ma al riparo dai raggi diretti del sole. In inverno, l’ideale sarebbe collocarla in una serra fredda o una veranda fresca e arieggiata con temperature non superiori ai 10°C. Il miglior metodo di moltiplicazione di questa specie è la divisione dei cespi.
Specie arbustiva molto delicata adatta alla serra. La sua altezza varia da 0,5 a 3 m. Le foglie sono ovate, pelose e grigiastre, mentre i fiori si presentano bianchi all’interno e rossi all’esterno, riuniti in infiorescenze ombrelliformi.
Originaria dell’isola di Giava, questa specie arbustiva e ramificata ha foglie grandi, con margini interi e lamina corrugata tra le venature secondarie ricoperte da una fitta peluria bianca. In estate sbocciano i fiori, di color arancio-scarlatto, con stami e pistillo che fuoriescono.
Raggiunge l’altezza di 1 m e richiede una temperatura invernale minima di 16°C, nonché un ambiente molto luminoso e con elevata umidità ambientale.
Da agosto fino all’autunno inoltrato; proprio per questo è apprezzata come pianta decorativa per i mesi più tristi dell’anno.
In generale, è un albero molto rustico che si adatta a vivere in qualsiasi terreno. Privilegia le zone semi-ombreggiate ma vegeta bene anche in pieno sole.
Nelle zone molto fredde (parecchi gradi sotto zero) è meglio provvedere ad una copertura del terreno con strame di foglie secche, paglia o altro pacciame organico.
Essendo una pianta rustica non richiede particolari cure. Ci sono però delle accortezze da tener presente:
Le piante del Clerodendrum vengono apprezzate a scopo ornamentale per la lunga fioritura estiva e le bacche colorate in autunno. Sono perfette singolarmente come piccolo alberello o nelle aiuole.
In ambito erboristico, le sue foglie vengono utilizzate per la loro attività ipotensiva e, nei luoghi nativi, si utilizzano per preparare un decotto ad uso esterno da applicare come cataplasma antispasmodico, antinfiammatorio, antielmintico.
I frutti e le bacche di questa bellissima pianta ornamentale sono una fonte di cibo per gli uccelli ma molto velenosi per l’uomo.
Il Clerodendrum trichotomum è meglio noto come “Clerodendro del Giappone” in riferimento al suo luogo di provenienza.
Ecco un elenco di alcuni articoli su piante e fiori che ti possono interessare:
Utilizziamo i cookie insieme ai nostri partner per personalizzare i contenuti e gli annunci pubblicitari, fornire le funzioni dei social media e analizzare il nostro traffico.