Le colle possono essere di origine sintetica o di origine naturale.
Soprattutto quando si hanno in casa dei bambini piccoli e molto creativi, ci si può porre il problema di dar loro da utilizzare per i loro giochi un prodotto che non sia nocivo e con cui possano ‘pasticciare’ senza alcun rischio.
La più nota e la più semplice tra le colle naturali fai-da-te è senza dubbio quella ottenuta impastando farina ed acqua: infatti, essa viene spesso utilizzata in luogo della colla vinilica nella produzione della cartapesta, è completamente atossica, oltre che di semplicissima realizzazione. Quel che occorre, a tal scopo, è un pentolino abbastanza capiente, una ciotola, della farina e dell’acqua.
Ecco come si prepara:
Questa colla può durare 1-2 giorni: aggiungendo però del sale o della trementina quando è ancora calda, se ne può prolungare il tempo di conservazione. In ogni caso, questo tipo di colla è adatta ad un uso istantaneo.
Un’alternativa più duratura, invece, per avere a disposizione una ‘scorta’ di colla senza doverla rifare ogni volta al bisogno, è la seguente:
Oltre alla colla di origine vegetale, esistono anche colle ricavate da tessuti animali come ossa, pellame e pesce. Tra le colle di origine naturale, c’è la colla di caseina, ottenuta dagli scarti della produzione casearia di latte e formaggio; esiste anche una colla chiamata ‘colla di coniglio’, ottenuta appunto dal pellame del coniglio, che si presenta in granuli, e, infine, ed è forse la più nota anche per l’uso alimentare, esiste la colla di pesce (ittiocolla), venduta sotto forma di gelatina essiccata in fogli. Essa, infatti, non solo viene utilizzata in cucina come addensante (per preparazioni tipo creme, budini, aspic…) ma è adoperata anche in ebanisteria nella doratura del legno per far aderire la foglia d’oro. Per rimanere nell’ambito del restauro dei mobili, è da ricordare anche la colla di riso, molto adatta per foderare cassetti e vani interni con la carta pregiata, tipo di Varese o di Firenze.
SCOPRI: Come fare la colla di riso
Nella lista non può certo mancare, infine, la colla a caldo da falegname, che si presenta sotto forma di piccole sfere di color ambra: essa è una colla di origine animale, le perle vengono immerse in acqua per qualche ora e solo in seguito sciolte a bagnomaria. Viene stesa a pennello quando e’ ancora calda e non deve essere né troppo liquida e né troppo densa. L’unica accortezza: va utilizzata rapidamente perché il suo potere adesivo inizia con il raffreddamento.
Un ultimo suggerimento: se siete veramente di fretta, non avete la colla in casa e dovete attaccare con urgenza della carta, provate a sfregare i due lembi da incollare con uno spicchio d’aglio appena tagliato, facendo pressione: vi sorprenderà!
Utilizziamo i cookie insieme ai nostri partner per personalizzare i contenuti e gli annunci pubblicitari, fornire le funzioni dei social media e analizzare il nostro traffico.