Come abbassare la febbre? Questa domanda prima o poi ce la poniamo tutti perché capita a tutti di avere la temperatura alta o di avere accanto qualcuno con alta temperatura, soprattutto i bambini.
Esistono molto farmaci da banco definiti antipiretici che sono proprio realizzati per abbassarla in poco tempo ma vi sono anche tanti consigli utili da seguire nel caso di febbre alta per tenerla sotto controllo e tanti rimedi naturali da poter usare affinchè faccia il suo corso naturale, senza causare troppo dolore.
È importante però conoscere la causa scatenante dello stato febbrile, perché questo è solo il sintomo di un malessere che deve essere individuato e curato. Vediamo di conoscere bene questo sintomo e di curarlo al nostro meglio.
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Con il termine febbre si indica un aumento della temperatura corporea al di sopra dei valori considerati normali. Nel nostro organismo infatti esiste un sistema di termoregolazione in grado di mantenerla entro i 35°-37°.
Durante la giornata può subire delle oscillazioni (più bassa al mattino presto, più alta nel pomeriggio), e varia anche in base all’età, all’attività fisica, agli ormoni, allo stress e in fase digestiva. Inoltre, è differente a seconda del punto in cui si effettua la rilevazione (ascella, fronte, sottolingua o rettale).
Possiamo poi definire vari stati febbrili a seconda della temperatura:
La febbre è una forma di difesa che l’organismo mette in atto se sono presenti infezioni batteriche o virali, in seguito ad interventi chirurgici o traumi, per disidratazione, colpo di calore, e in caso di lesioni cerebrali del centro di termoregolazione.
Il calore corporeo è necessario anche per attivare il sistema immunitario e stimolare la produzione di globuli bianchi, che sono le cellule preposte alla distruzione degli agenti patogeni.
Davanti ad una situazione di pericolo (infezione, disdratazione, colpo di calore….) al centro di termoregolazione che ha sede nell’ipotalamo arriva un messaggio da parte delle prostaglandine di innalzare la temperatura corporea. Questo organo innesca una serie di azioni volte ad accelerare le reazioni metaboliche, per consumare velocemente le riserve energetiche e potenziare così l’azione del sistema immunitario a difesa dell’organismo.
È accompagnata da una serie di cambiamenti che servono a far innalzare la temperatura, come aumento della frequenza cardiaca, dei brividi e contrazioni muscolari, che consegue alla vasocostrizione cutanea e alla produzione di calore endogeno. Per questo all’inizio dell’innalzamento della temperatura si prova freddo.
Quando la temperatura si stabilizza, scompare la sensazione di freddo, la pelle è calda e arrossata, e possono comparire anche sudorazione, mal di testa, dolori muscolari, accompagnati dall’aumento della frequenza cardiaca e respiratoria.
Lo sfebbramento, naturale o indotto da farmaci, riportando al valore di 37° la soglia di sensibilità agli stimoli termici dei neuroni del centro termoregolatore, può essere accompagnato da una notevole vasodilatazione e da sudorazione.
Una volta che questi meccanismi sono risultati efficaci per sconfiggere l’attacco, si attivano i processi inversi, in particolare la vasodilatazione e sudorazione che servono a disperdere nell’ambiente il calore corporeo in eccesso.
Può manifestarsi semplicemente un rialzo della temperatura, ma oltre i 38° è associata ad altri sintomi fastidiosi come:
E se supera i 40° si possono verificare anche convulsioni.
È importante lasciare che faccia il suo corso, cercando di tenerla sotto controllo, soprattutto nelle persone più deboli.
Quando la temperatura supera i 38,5° o si avverte particolare dolore e affaticamento, allora è il caso di attivarsi per abbassarla, attraverso farmaci antipiretici o con metodi naturali.
Al contrario, in presenza di febbricola, fino ai 38°, anche nei bimbi, è meglio non fare nulla, perché si potrebbe ottenere l’effetto di rallentare la guarigione dalla vera causa dell’alzamento della temperatura.
In generale, i bambini possono sopportare temperature anche molto alte, mentre negli anziani è bene abbassare subito la febbre, perché vanno facilmente incontro a fenomeni di disidratazione che possono avere serie conseguenze.
La temperatura del corpo può essere abbassata grazie a diversi rimedi naturali e per il decorso ci sono alcuni consigli pratici da seguire.
Si può ricorrere a farmaci antipiretici, prodotti da banco venduti senza ricetta, che abbassano velocemente la temperatura e riducono altri sintomi di malessere come mal di testa e dolori muscolari. I più comuni sono antinfiammatori non steroidei a base di paracetamolo, ibuprofene o acido acetilsalicilico, che hanno diversi nomi commerciali.
È importante sottolineare sempre che da soli farmaci e febbrifughi naturali fanno poco, perchè si occupano solo del sintomo e non risolvono le cause. Davanti a un paziente che presenta altri sintomi (tosse, naso ce cola, dolori articolari, mal di testa, mal di stomaco, nausea…) servirà quindi anche una terapia complementare che si rivolga a contrastare il disturbo che ha portato all’innalzamento della temperatura. E per questo serve consultare un medico.
Attenzione: se però la febbre non dovesse scendere, è bene chiamare il proprio medico curante.
I rimedi della nonna da sempre utilizzati per tenere sotto controllo la febbre sia nei bambini sia negli anziani sono questi:
Per ridurre la temperatura corporea nei bambini bisogna aiutarlo a disperdere il calore in eccesso. Per questo bisogna:
Solitamente i bambini guariscono con questi pratici rimedi naturali e non hanno bisogno di altro. Se invece la febbre si protrae oltre i 2-3 giorni, bisogna chiamare il pediatra.
È anche possibile curare il bambino con prodotti omeopatici. Anche in questo caso bisogna rivolgersi al medico specializzato in omeopatia.
L’alimentazione da seguire in caso di febbre è davvero importante e serve a mantenere ben idratato il corpo durante questo periodo di iper-sudorazione. Deve anche fornire gli elementi nutritivi necessari per prendere energie.
Prima di tutto si consiglia di assumere
Vanno evitati durante gli stati febbrili alimenti:
Se la febbre è molto alta si può intervenire in aiuto del nostro organismo assumendo farmaci antipiretici quindi con un principio attivo capace di ridurre la febbre e gli stati febbrili. Sono prodotti da banco, liberamente vendibili in farmacia, ma se non si sono mai assunti è sempre consigliato prima chiedere al proprio medico curante.
Il principio attivo per eccellenza in questi casi è il paracetamolo, a seguire l’acido acetilsalicilico e poi l’ibuprofene. Gli antipiretici agiscono provocando sudorazione e vasodilatazione a livello periferico, inibendo la sintesi delle prostaglandine. Per questo hanno un effetto limitato nel tempo, essendo la febbre innescata dal sistema nervoso centrale per proteggere l’organismo da un’infezione.
Ma vediamo nel dettaglio:
Esistono tanti rimedi di fitoterapia per abbassare la temperatura corporea e dare sollievo
In particolare possono essere d’aiuto le cosiddette droghe diaforetiche ovvero piante medicinali che hanno la capacità di stimolare una elevata sudorazione, disperdendo così il calore del corpo nell’ambiente e diminuendo la febbre.
Queste piante vanno assunto di solito sotto forma di tisana servita tiepida. Le piante consigliate sono:
Anche nell’assumere tisane a base di piante medicinali è meglio chiedere al medico, soprattutto se si è in gravidanza o durante l’allattamento, oppure se si soffre di patologie e si stanno seguendo terapie farmacologiche.
Oltre alle tisane ci sono piante medicinali davvero utili per abbassare la febbre;
La medicina omeopatica offre una serie di principi per diminuire la febbre sia nei bambini che negli adulti. Il trattamento va seguito dopo aver consultato l’omeopata.
Vediamo quali sono le soluzioni omeopatiche per abbassare la febbre:
Se la febbre non scende in modo naturale e nemmeno dopo aver assunto antipiretici bisogna chiamare un medico.
Nel caso dei bambini è necessario rivolgersi al pediatra in qualsiasi caso di dubbio. In particolare si consiglia di chiamare il pediatra se il bambino:
Nel caso di adulti è necessario chiamare un medico se ha:
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