Bici

Scopriamo insieme i nostri 10 consigli per andare al lavoro in bicicletta

Meno stressante ed utile anche come allenamento

Scoprite i nostri consigli pratici su come andare al lavoro in bicicletta.

Andare al lavoro in bici: un’abitudine salutare e comoda

Che viviate a Bergamo, Latina o Agrigento poco importa. C’è un modo più semplice e divertente per andare a lavorare. Quale? Ma in bicicletta naturalmente!

Scopriamo insieme i nostri 10 consigli per andare al lavoro in bicicletta

In estate ma anche in inverno ormai in tutta Italia  non potete tirar fuori dal sacco nessuna scusa: è ora di lasciare a casa le vostre automobili e abituarvi alla comodità dell’andare a lavorare in bici..

Eccovi dieci consigli pratici oltre che dieci buoni motivi per cui preferire una vecchia Graziella alla vostra Station Wagon.

Andare al lavoro in bici fa del bene alla Terra

Lo sapevate che per ogni vostra pedalata si risparmia all’ambiente una quantità parecchio elevata di CO2, alias la terribile e temibile anidride carbonica?

Andando in bicicletta, infatti, si evita l’emissione di gas nocivi alla salute della Terra, causa di inquinamento e di modifiche poco salutari all’ecosistema. Ecco, ora lo sapete, e a conti fatti a guadagnarci potremmo essere noi! Allora, perché no?

Andare al lavoro in bici ovvero unire l’utile al dilettevole

Andare in bicicletta fa bene alla salute! Forse non sapevate neanche che per ogni 60 minuti di pedalata si bruciano in media 300 calorie? Ebbene, anche gli scienziati lo confermano:

  • tonifica i muscoli
  • fa bene all’apparato cardiocircolatorio
  • ha effetti positivi per la pelle stimolando la traspirazione del derma
  • fa bene alla mente

Il cervello, infatti, è irrorato dal sangue e riceve ossigeno in misura maggiore quando si pedala e ciò contribuisce a migliorare la memoria e l’attenzione.

Tutto questo, pensate, mentre state andando a lavorare e senza dover pagare un istruttore per allenarvi! Non vi sembra un affare strepitoso?

Andare al lavoro in bici fa bene al portafogli

Sì, perché, altra chicca per voi, pedalando l’unica cosa che consumerete sarà la vostra energia.

Niente più spese per mantenere le vostre auto. Assicurazioni, autolavaggi, parcheggi e pedaggi rimarranno solo un lontano ricordo.

E soprattutto niente più sprechi di combustibili e niente più dipendenza dagli alti e bassi del mercato dell’oro nero.

Il portafogli vi ringrazierà, siatene certi. E sicuramente potrete permettervi qualcosa di più del solito agosto a Sabaudia quest’anno.

Andare al lavoro in bici serve a riappropriarsi del proprio tempo

Se anche il posto in cui lavorate dista 10 km da casa non temete. Pedalando pedalando arriverete sicuramente prima che in auto e non dovrete perdere più di un minuto per parcheggiare il vostro mezzo.

Anche un palo, in mancanza d’altro, va bene. Ci guadagnerete in minuti di sonno, o da dedicare al vostro gatto o ai vostri bambini prima di dare inizio alla giornata. Il tempo è vostro e spetta a voi spenderlo bene.

Questo è un modo intelligente.

Usate le piste ciclabili

Facile se la vostra città offre piste ciclabili, ma qualora così non fosse preferite percorsi alternativi alle strade troppo trafficate. Un parco in mezzo alla città, le vie minori parallele al corso principale, il lungomare o le sponde del fiume.

Insomma, senza togliervi il gusto di fare del sano turismo a casa vostra, variate i percorsi evitando il traffico. Diminuirete il rischio d’incidenti e respirerete anche aria più pulita.

FOCUS: bici in Metro Roma e Milano: posso portare la bicicletta in metropolitana?

Rispettate la sicurezza e la segnaletica

È fondamentale. Non crediate infatti d’essere esenti dal rispetto del codice della strada. Quello vale per tutti, a piedi, su due ruote o in una cabina auto. Rispettare la segnaletica significa rispettare se stessi, è un dovere civile.

Se viaggiate di notte  o al buio dovete usare sempre le luci di posizione e il giubbino catarifrangente.

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È antiestetico, lo sappiamo signore, ma serve ad evitare spiacevoli inconvenienti. Se viaggiate su strade sterrate è d’obbligo il casco e se viaggiate in condizioni climatiche avverse una giacca a vento potrà tornarvi utile.

In caso di neve o piogge torrenziali invece, banale a dirsi, vi consigliamo di parcheggiare il vostro bolide in un luogo sicuro e far ritorno a casa coi mezzi pubblici: sappiate che la bici in metro a Roma e Milanoè consentita. Ed è meglio non rischiare.

Portatevi un kit di riparazione

Portate sempre con voi un kit per le riparazioni. Una foratura imprevista si può risolvere con poco. Vi consigliamo di tenere sempre a portata di mano una pompa. Non occupa spazio né pesa troppo.

Anche una camera d’aria di riserva potrebbe esservi utile. Se però il vostro cestello può contenere al massimo due baguette, lasciate perdere la camera d’aria.

Vi consigliamo però di tenere in tasca almeno qualche toppa ed un tubetto di mastice comune, giusto il necessario per riuscire a raggiungere l’oasi di fortuna più vicina.

Prevenite i furti

Specie nelle grandi città, il rischio di avere le bici rubate è elevato. Vi consigliamo quindi di usare sempre catene e un buon lucchetto bici piuttosto spessi da legare contemporaneamente al telaio ed a entrambe le ruote.

Al massimo ciò che potranno portarsi via sarà il sellino. Ma sempre meglio che tornare a casa a piedi dopo dodici ore d’ufficio!

Rendetevi visibili al buio

Fondamentale, non solo con le luci ma anche con abbigliamento e accessori catarifrangenti per la bici.

Siate rilassati

E infine… sorridete! Andare a lavorare in bicicletta è un ottimo modo per dare inizio alla giornata senza stress. Fa bene all’anima! C’è un mondo intorno a voi e molto spesso da dietro un grigio finestrino, incastrati tra clacson e gas di scarico, lo si dimentica. Perché non guardarsi intorno? Pedalando si può!

Vi abbiamo convinti? Fidatevi, ciò di cui avete bisogno non è una mountain bke a 18 marce né un ultimo modello di bici elettriche. Ciò che vi serve è soltanto un po’ di coraggio, solo per iniziare.

In poco tempo vi ringrazierete da soli. Ed anche il vostro capo lo farà, siatene certi.

Tutto sulla bici

Non perdetevi questi utili approfondimenti per apprezzare sempre di più la bici.

Alessandro Grea

Alessandro Grea è un giovane e appassionato esperto di mountain bike. Collabora con Mtb-mania.it, ha ereditato dal padre l'amore per questo sport. Pratica MTB da diversi anni, sia nei bike park che in tour enduro, soprattutto nella zona della Valtellina. Ama cimentarsi sia con le mountain bike muscolari tradizionali che con le moderne eMTB a pedalata assistita. Oltre a dedicarsi attivamente allo sport, collabora con il sito Mtb-mania.it scrivendo articoli e condividendo la sua esperienza e conoscenza della mountain bike. I suoi contributi spaziano dai consigli tecnici alle recensioni di percorsi, attrezzature e luoghi ideali per praticare questo sport. Giovane ma già molto competente, rappresenta la nuova generazione di appassionati di mountain bike. Con il suo entusiasmo e la volontà di condividere la sua passione, arricchisce i contenuti di Mtb-mania.it fornendo il punto di vista e gli interessi dei ciclisti più giovani.

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10 Commenti

  1. Sì, sì, l’abbiamo capito, andare in bici fa bene.
    Sono Olandese e vivo a Milano, vado al lavoro in bici più che altro perché per me è una seconda natura, non perché fa bene alla terra. Al massimo perché risparmio su biglietti dei mezzi pubblici.
    Però come giustamente qualcuno scrive, in questi giorni si arriva al lavoro (anche andando in soltanto la camicia, niente giacca) sudando parecchio. Poi tra automobilisti che ancora non sono abituato ad avere ciclisti sulla loro stessa strada, ma anche e SOPRATTUTTO altri ciclisti che ignorano completamente il codice della strada (andando contromano anche sulle ciclabili a bordo di strade moto trafficate, andare in bici in Italia è tutt’ora poco piacevole.
    Andate in bici assolutamente, perché fa bene e spesso è pure più veloce (22 minuti in bici contro una buona mezz’ora se prendo i mezzi) però state attenti, grazie.

  2. Pingback: Come andare al lavoro in bicicletta: ecco 10 consigli | Bio Eco Geo
  3. alessandro ma lavori per qualche compagnia petrolifera ? oppure per qualche casa automobilistica ?
    e poi che le api siano stupide lo dici tu. io sono feramemente convinto del contrario. per alcune persone invece non ne sarei cosi convinto ^_^

  4. Purtroppo c’è una cosa che molto non sanno, il fatto che l’Inail non paga i danni subiti durante gli incidenti in itinere se siete alla guida di un bicicletta. Odioso paradosso italiano.
    In questi giorni molte associazioni stanno chiedendo alla Fornero di cambiare la legge. Ma attenzione anche ad andare in auto.
    Qualche info in più la potete trovare qui: http://www.mondoassicurazioni.com/assicurazioni-malattia-e-infortuni/assicurazione-inail-lavoro-bicicletta/

  5. Vado al lavoro in bici (9km andata e 9km ritorno, 18 totali)
    – non sudo mai, vado a velocità umane
    – risparmio tempo perchè passo in mezzo al traffico (40minuti circa per arrivare al lavoro, o 30 minuti dipende dall’andatura, in auto mi è capitato di fare lo stesso tragitto in 1 ora e 30, code assurde, vivo a Milano)
    – posso circolare ovunque senza pagare, pure in area c
    – mi fa bene alle gambe/tutto il corpo (in quanto sono uno sportivo con 13 anni di sport alle spalle)
    – non ho il problema del “furto” in quanto a casa ho il box e al lavoro il giardino privato :\

  6. Dal 2002 vado al lavoro ogni giorno in bicicletta. Percorro 8km tra andata e ritorno. Vivo fuori dalle mura di Padova e lavoro in pieno centro.

    Uso la bici estate e inverno. La evito solo con neve ghiacciata per terra, neve e pioggia. Se pioviggina vado lostesso, ho acquistato una bella mantella.
    PER MATTEO
    Non temere il freddo. SE TI PUO’ CONSOLARE NON MI SONO MAI AMMALATA. Se ti vesti bene, ti abitui e nbon senti più il freddo. Parola mia. E non sono una ragazzina, bada!

  7. Potete scrivere qualcosa sull’abbigliamento? Vivo in una zona molto fredda e vorrei arrivare “sano” all’università…

  8. Caro Alessandro,
    che dire… ben accetti i punti di vista altrui, anche quelli molto, molto lontani da una logica verde 🙂
    Sì, ha ragione su tutti i fronti, ma soltanto premettendo che i tuoi 10 punti sono votati ad un unico dio: la comodità!
    Grazie per aver condiviso con noi informazioni utili ed ora una domanda: una proposta che possa conciliare entrambe le esigenze? Riusciremo a trovarla?
    Un abbraccio,

    Fede

  9. 1 – La vostra macchina/moto emette meno CO2, voi ne emettete di più, tutto il giorno!
    2 – Aumenta il metabolismo e, conseguentemente, il processo di invecchiamento!
    3 – Meno benzina, più hamburger! Le 300 kcal l’ora dovrete pure recuperarle in qualche modo no?
    4 – Con una moto si fa più in fretta, la si parcheggia negli stessi spazi, si possono fare strade ad alto scorrimento che alla bici sono precluse e, con l’immobilizer, c’è meno possibilità che ve la rubino!
    5 – In macchina col filtro antipolline non avrete nemmeno il problema delle allergie (se ne avete) e, grazie alla vostra tuta da moto, stupidi insetti potenzialmente pericolosi (vespe, api, calabroni) non potranno nuocervi in alcun modo!
    6 – Come sempre, peccato che, la stragrande maggioranza delle bici in commercio, non siano nemmeno a norma per circolare su strada, moto e macchine sì!
    7 – Con la macchina non avrete bisogno di tutto questo e, grazie ai materiali più all’avanguardia, non solo potrete attraversare acquazzoni in motocicletta senza bagnarvi, ma anche senza sudare!
    8 – Con la vostra assicurazione e l’assistenza stradale di macchina e moto, potete scordarvi di tutto questo. Basterà una semplice telefonata in caso di guasto e, mentre aspettate che i soccorsi arrivino, potreste anche godervi un bel caffé, se vi sono bar nelle vicinanze!
    9 – Con l’immobilizer non avrete più nemmeno il problema di inserire catene inefficaci, di perdere chiavi addizionali e di perdere tempo prezioso. L’immobilizer è più sicuro delle catene, occorre tempo, tranquillità e pazienza, oltre a un immensa dose di competenza e attrezzature per riprogrammare la centralina ed avviare il mezzo, non basta dare un colpo di tenaglia e via!
    10 – E infine sorridete! Stanchi di dover attraversare lentamente uno stretto vicolo maleodorante e di doverbi sorbire i gas di scarico del camion che non eravate riusciti a superare? Male che vada, con la vostra moto avrete il vostro casco integrale a proteggervi e con la vostra macchina, una volta azionato il riciclo dell’aria, non dovrete più preoccuparvi di odori sgradevoli o di gas di scarico.

    Provate l’ebrezza di arrivare in ufficio lindi, in ordine e senza grondare di sudore. Il vostro capo vi ringrazierà e magari vi darà anche un aumento!

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