Sottoporsi a trattamenti depilatori, come la rasatura con lametta o silk epil, l’estrazione del pelo tramite pinzette o la ceretta, rischia di sollecitare troppo la cute, alterandola a livello chimico e batterico e incrementando il rischio di infezioni. Ecco che allora si manifesta la follicolite. Ma la causa non si limita solo al post depilatorio. Ne esistono anche altre.
Andiamo a scoprire qualcosa di più su questo disturbo: da cosa può essere causato, come prevenirlo e come curarlo.
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È l’infiammazione della parte superiore del follicolo pilifero.
In pratica, con tale termine, di indicano quei classici brufoletti che possono comparire in una qualsiasi zona della pelle ricoperta da peli – più o meno evidenti – a seguito di un trauma localizzato o una irritazione/infiammazione.
Anche quando di lieve entità, può essere piuttosto fastidiosa e talvolta anche imbarazzante.
Possiamo distinguerne due tipi:
Di solito, i casi più lievi tendono a risolversi spontaneamente senza dar luogo ad alcuna complicazione. Nei casi più gravi, invece, è possibile che degeneri in foruncolosi da cui poi consegue la formazione di cicatrici o macchie scure.
Esistono diversi tipi. Vediamo quali sono:
Si tratta di una patologia abbastanza frequente causata quasi sempre da un batterio chiamato Staphylococcus aureus, un microrganismo che vive normalmente sulla nostra pelle e che, in determinate condizioni, può invadere il follicolo pilifero, riproducendosi in maniera incontrollata e scatenando i classici sintomi dell’infezione.
Depilazione e rasatura sono le due cause scatenanti più comuni, ma non le uniche.
Può colpire chiunque ma, in genere, colpisce più frequentemente gli adulti. Ecco quali sono i principali fattori di rischio:
Le zone maggiormente più colpite sono le seguenti:
I sintomi più comuni sono gonfiore alla base del pelo, prurito e arrossamento. Talvolta si possono addirittura formare delle pustole, ma i sintomi variano a seconda del tipo di alterazione.
In caso di quella profonda, l’infezione inizia più in profondità nell’area circostante il follicolo e lo coinvolge completamente, portando alla formazione di ascessi rigonfi che possono rompersi facendo fuoriuscire il pus.
Riassumendo, può manifestarsi in una qualsiasi zona della pelle ricoperta da peli, con segni e sintomi quali:
Si tratta di un’infezione che, di solito, tende a risolversi in maniera spontanea, nell’arco di 1-2 settimane. Nei casi più gravi, invece, si rende necessaria una terapia specifica: dai rimedi per uso topico in grado di alleviare il prurito all’antibiotico.
Si tratta di un’infezione contagiosa che può estendersi anche in altre zone del corpo, ad esempio se ci si depila utilizzando lo stesso rasoio. Dopo ogni utilizzo, è bene quindi aver cura di disinfettare lamette e rasoi.
A scopo precauzionale e preventivo, si consiglia di:
Il trattamento dipende ovviamente sia dal tipo, che dall’estensione delle lesioni. Prima di procedere con la cura, è quindi necessario stabilire l’agente responsabile.
Nella maggior parte dei casi guarisce spontaneamente nel giro di pochi giorni, senza lasciare danni permanenti.
Quelle superficiali richiedono un’accurata igiene del corpo e l’utilizzo esclusivo di saponi neutri ed estremamente delicati.
Discorso diverso per quelle infettive che, essendo scatenate da differenti tipi di microorganismi, quali virus, funghi e batteri, richiedono una terapia adatta in base all’agente patogeno scatenante. In genere, questo tipo, viene trattata con detergenti antibatterici, pomate antibiotiche o antibiotici per via orale (soprattutto se l’area affetta dovesse essere molto estesa).
Si raccomanda di contattare il medico se la condizione:
In caso di disturbi ricorrenti e resistenti al trattamento, il medico chiederà di prelevare un campione di pus per la coltura batterica, così da individuare l’antibiotico più appropriato attraverso l’antibiogramma.
Per quella da Pseudomonas, spesso non serve una terapia specifica, ma un trattamento topico o per via orale a base di farmaci contro il prurito. E niente antibiotici. Deve essere trattata con farmaci antimicotici, topici o orali.
In ogni caso, al fine di consentire una rapida guarigione, si raccomanda di:
Di norma, l’infezione è superficiale e il ricorso a saponi antibatterici si rivela più che sufficiente.
Quando però l’infiammazione è più profonda, può invece essere necessario il ricorso a terapie antibiotiche, soprattutto in caso di sospetta infezione in corso.
Se non è profonda, per lenire i sintomi principali come prurito e arrossamento, potrebbe essere sufficiente ricorrere ad alcuni rimedi naturali che sfruttano il potere antinfiammatorio e lenitivo di alcune piante. Ideali sono:
Si tratta di un’infezione molto diffusa della pelle, causata dall’azione di batteri, virus o funghi che attaccano la superficie cutanea alterata dalle continue sollecitazioni durante la normale depilazione attraverso la ceretta, ma anche nel caso di utilizzo del rasoio o lamette. Per questo può colpire sia le donne che gli uomini.
Le lesioni della pelle interessano spesso parti del corpo, come inguine, glutei, ascelle, braccia e gambe.
Questo problema dermatologico compare nel giro di pochissimo tempo appena dopo il trattamento. Per prima cosa, è importante interrompere momentaneamente il trattamento per evitare di peggiorare lo stato di infiammazione.
Per prevenirne la comparsa è necessario pulire con cura la pelle prima e dopo il trattamento depilatorio, nonché utilizzare una crema o un olio lenitivo alla fine del trattamento. Si tratta infatti di prodotti utili per idratare e proteggere a fondo la pelle e prevenire gli arrossamenti.
Prima della ceretta, risulta particolarmente utile effettuare un delicato scrub per eliminare le cellule morte e far fuoriuscire i peli incarniti.
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