Scopriamo insieme la nostra guida pratica con tutti i consigli su come fare la raccolta differenziata in casa dei rifiuti nel modo corretto.
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Plastica, carta, vetro, lattine, umido e indifferenziata. Eccetto pochi recidivi ormai tutti conoscono abbastanza bene la differenziazione dei rifiuti “classici” anche perché avrete già forse letto le nostre guide su come fare la raccolta differenziata ‘generica’:
Ma se si parla invece di raccolta differenziata per lampadine, oli esausti, polistirolo, cartucce, tetrapak… possiamo dire di essere altrettanto preparati?
Eccovi anche una piccola guida allo smaltimento dei rifiuti atipici, per orientarvi meglio in un tema complesso.
Sono un indispensabile alleato nel risparmio energetico ma non sono affatto eco-compatibili. Contengono infatti una piccola quantità di mercurio, estremamente nocivo se liberato nell’ambiente. Il consorzio Ecolamp si occupa del corretto smaltimento delle lampadine: basta portarle nella più vicino centro di raccolta. Potete saperne di più grazie alla nostra guida per differenziare le lampadine e i falsi amici del vetro.
Le pile contengono metalli pesanti e altri elementi estremamente tossici per uomo e ambiente. Purtroppo, nonostante decreti, consorzi e centri di coordinamento, spesso operanti solo sulla carta, il servizio di raccolta e smaltimento rimane carente. E’ bene informarsi sul sito web dei singoli comuni per conoscere meglio i servizi sul territorio. Di norma le pile vanno portate dai rivenditori (negozi di piccoli elettrodomestici, fotografi) o all’isola ecologica.
Dove buttare l’olio usato per una bella frittura casalinga? Anche in questo caso si tratta di un agente altamente contaminante da gestire con grande cautela. Una volta raffreddato va messo in un contenitore ben chiuso, una bottiglia per esempio, e portato all’isola ecologica, vi consigliamo di leggere bene l’articolo su come smaltire olio di frittura e olio esausto in genere.
Stanchi di un vecchio mobiletto? Di un materasso scomodo? Di una lavatrice un po’ troppo rumorosa? I rifiuti ingombranti come mobili, elettrodomestici etc. vengono, in quasi tutti i comuni, ritirati gratuitamente a domicilio o in prossimità dei cassonetti più vicini a casa, avendo prima l’accortezza di telefonare e prenotare giorno e orario di ritiro.
Ma prima di gettare qualsiasi oggetto perché non domandarsi: a qualcun altro potrebbe servire? Un mercatino dell’usato può sempre essere un’ottima soluzione.
Vediamo anche queste altri suggerimenti.
Anche nel caso di indumenti da scartare, se sono in buone condizioni si possono considerare mercatini dell’usato o i classici passaggi in famiglia o perché no anche formule di riciclo creativo come descritto in questo articolo sul riciclo di una T-shirt. Altrimenti ci sono sempre i contenitori gialli per indumenti della Caritas Diocesana o le iniziative periodiche di raccolta per beneficenza, organizzate da associazioni e cooperative.
Ne abbiamo già parlato in questo articolo sui farmaci scaduti. Vi ricordiamo brevemente che per i farmaci scaduti sono presenti contenitori appositi fuori da ogni farmacia dove vanno buttati i soli blister, dopo aver buttato nella carta la confezione ed il foglietto illustrativo. Un piccolo appunto: troppo spesso ci dimentichiamo dei farmaci che già abbiamo in casa e continuiamo a ricomprarne: cerchiamo di radunarli tutti in un unico contenitore e prima di comprarne di nuovi cerchiamo se per caso sono già in casa.
Siamo proprio sicuri di volerle buttare? Le cartucce della stampante si possono ricaricare, comprando un kit di ricarica o facendo ricaricare la cartuccia nei negozi che effettuano questo servizio (come ad esempio i negozi della catena Ecostore), con un notevole risparmio di denaro. Se la cartuccia è proprio da buttare i negozi Eco Store hanno un Eco Point per la raccolta degli esausti: per ogni cartuccia consegnata un buono di un euro o una salvietta pulisci monitor.
Il classico contenitore del latte ad esempio è fatto in tetrapak che è un materiale altamente riciclabile in cartone per imballaggi, sacchetti ed altre materie plastiche, come vi abbiamo spiegato nella nostra guida su come riciclare il tetrapak.
Dove mettere i piatti rotti, le tazze sbrecciate ed i piattini scompagnati? Non certo nel vetro, perché si tratta di ‘falsi amici’ che gli assomigliano ma non possono essere riciclati completamente come succede per questo materiale. Per capire meglio come fare, ecco al nostra utile guida su come fare la raccolta della ceramica.
Si calcola che un’enorme mole di pneumatici finisca ogni anno in discarica, rilasciando, nella combustione, fumi densi tossici e irrespirabili. Esiste una società senza scopo di lucro, Ecopneus, che si occupa della raccolta e dello smaltimento di pneumatici fuori uso. Offre ad ogni gommista su territorio nazionale un servizio di ritiro solerte e gratuito. Il vostro gommista usufruisce, come prescritto dalla legge, di questo servizio? Meglio verificarlo.
Vecchi televisori, frigoriferi, elettrodomestici. Il riferimento è qui alla RAEE, la nuova normativa sullo smaltimento degli elettrodomestici usati in caso di acquisto del nuovo e alla guida che insegna a riciclare gli elettrodomestici in caso dobbiate solo smaltirne uno vecchio. Vi ricordiamo anche in questo articolo le nostre due guide su come riciclare i vecchi cd e dvd e sul riciclo delle vecchie TV a tubo catodico, che offrono spunti molto interessanti
E’un materiale plastico altamente inquinante ma lo abbiamo già affrontato come tema in questo articolo sul riciclo del polistirolo e vaschette, che vi invitiamo a rileggere.
Le bombolette sono di alluminio, di epr sé un materiale riciclabile, ma contengono gas compressi che possono essere dannosi per l’atmosfera, alcuni poi sono responsabili dell’effetto serra. Quelle che contengono materiali tossici (es. vernici), non possono essere disperse nell’ambiente. Troverete sulla confezione la sigla RUP (Rifiuto Urbano Pericoloso) e le potete mettere in appositi contenitori o presso le Isole Ecologiche. Vedi come smaltire le bombolette spray.
Sarebbero riciclabili al 90% perché sono fatti di policarbonato ma purtroppo gli enti deputati non riescono a recepire le complesse norme europee e quindi non resta che buttarli nel ‘secco’ o nell’indifferenziata. Potete sempre prolungarne la vita riciclandoli in altri oggetti dai-da-te. Scopri alcune idee qui.
Infine una curiosità, il riciclo della lettiera del gatto: la sabbia della lettiera del gatto, pur contenendo materiale organico, non può essere buttata nell’umido, perché potenzialmente portatrice di germi e batteri pericolosi. Va quindi buttata insieme ai rifiuti indifferenziati.
Ricordiamo inoltre che esistono numerosi punti di raccolta nei luoghi più frequentati come centri commerciali, scuole e ospedali delle macchine che applicano un sistema di raccolta incentivante, di cui abbiamo parlato qui.
Si tratta di un sistema che premia i cittadini attraverso degli eco-punti trasformabili in premi e buoni sconto da usare in molti negozi, stimolando i comportamenti eco-friendly.
Basta buttare lattine e bottigliette in queste macchine per ricevere questi coupon cumulabili e spendibili.
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