Sapete come funziona un forno a microonde? Come riesca a riscaldare e scongelare in breve tempo i cibi? Ve lo spieghiamo in questa guida.
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Il forno a microonde scalda gli alimenti, fa risparmiare sulla bolletta della luce e del gas rispetto al forno tradizionale ed è amico dell’ambiente. Questo elettrodomestico da una ventina di anni non ha smesso di avere successo nelle case delle italiani e un po’ in tutto il mondo.
Semplice e pratico, basta una comune presa elettrica e riesce a scaldare e cuocere qualsiasi tipologia di alimento. Tuttavia quasi nessuno sa come funziona un forno a microonde.
Facciamo un po’ di ordine partendo dall’inizio: le microonde. Queste non sono altro che onde elettromagnetiche, simili a vibrazioni di energia (usiamo una terminologia semplice per aiutare nella comprensione).
Le onde elettromagnetiche ci circondano e non c’entrano nulla (o meglio non sono solo) quelle dei ripetitori delle radio.
Le microonde in un forno vengono prodotte da un magnetron, un apposito dispositivo.
Le microonde vengono emesse nella quantità di cinque milioni al secondo. Sono in grado di reagire con alcuni componenti alimentari, come l’acqua e i grassi.
Queste molecole provano a seguire le microonde, ma cinque milioni di spostamenti al secondo sono davvero tanti e così loro urtano l’una contro l’altra e in questo modo producono calore.
Tanto più durano le microonde, tanto più calore uscirà fuori dalle molecole, tanto più caldo sarà il nostro cibo. E qui si capisce anche perché, ad esempio, il pane duro e raffermo, una volta messo nel microonde diventa molle. L’acqua interna, generalmente ferma, evapora e così è come se il pane fosse cotto al vapore. Interessante, vero?
Quindi i cibi contenenti maggiori quantità d’acqua cuociono più rapidamente dei cibi solidi. Proprio per questo alle volte è difficile stabilire il giusto tempo di cottura.
I tempi di cottura inferiori sono dovuti anche alla propagazione del calore che viene generato dall’interno del cibo. Tutto il contrario di quanto accade con la cottura in forno, dove il calore si trasmette dall’esterno all’interno, con tempi inevitabilmente più lunghi.
Ad esempio per cuocere una coscia di pollo con patate arrosto, il tempo nel microonde è di circa 4 minuti, mentre nel forno normale sono necessari almeno 10 minuti.
Capendo come funziona il forno microonde, si comprendono anche una serie di regole interessanti che dovremmo sapere per utilizzarlo al meglio.
SPECIALE: Come pulire il microonde con sistemi naturali
Tra i vari accorgimenti per risparmiare elettricità con gli elettrodomestici di casa un posto particolare lo occupa anche il microonde.
Per quanto riguarda la posizione del forno, il microonde è meglio sistemarlo lontano da altri elettrodomestici e da fonti di calore. Deve essere sempre libero lo spazio circostante, per consentirne il raffreddamento e una corretta aerazione.
Un’attenzione particolare riguarda la tipologia di recipiente in cui riporre la pietanza per la cottura.
Materiali idonei alla cottura, solo se è indicato sulla confezione, sono:
Ci sono materiali che non si possono mettere nel microonde perché lo specchio riflette le onde luminose, ma riflette anche le microonde e danneggiano il magnetron che le emette. Nei casi più gravi si iniziano a vedere veri e propri fulmini in miniatura prima che il forno si rompa per sempre.
I forni elettrici o a gas rimangono accesi per molto tempo, consumando anche 3 volte tanto rispetto ad un microonde. La propagazione del calore dall’interno del cibo tipica di un forno a microonde costituisce un innegabile vantaggio anche per la pulizia del forno, in quanto non si formano incrostazioni che richiedono tempi di pulizia lunghi e scomodi.
Per riscaldare. Per cuocere i cibi è meglio usare il forno elettrico, che consuma più energia per portare in temperatura un alimento freddo. Se invece bisogna solo riscaldare, allora è bene usare il forno a microonde.
La cottura con il forno a microonde permette di non dover aggiungere acqua o condimenti al cibo. L’aggiunta di acqua fa perdere alcune sostanze nutritive, come accade nella bollitura; mentre cuocere senza aggiungere grassi permette un minore apporto calorico, rispetto allo stesso cibo cucinato in pentola.
Bisogna comunque ricordare che alcune preparazioni complesse sono difficilmente eseguibili con questo tipo di forno, soprattutto quando si tratta di amalgamare i sapori. La cottura al microonde tende a mantenere i gusti dei cibi separati, è quindi consigliabile, ad esempio per un soffritto aglio, olio e cipolla, preparare la base in una pentola e poi aggiungerla alla pietanza in uno secondo momento.
Si può usare il microonde per:
Utile anche per riscaldare scaloppine e filetti, cucinati magari il giorno prima e poi conservati in frigorifero, in quanto permette di restituire al piatto il sapore originale, senza alterarne il sapore.
Speriamo che questa spiegazione sia quantomeno servita a capire come funziona il forno a microonde, soprattutto per usarlo come si deve.
Potrebbero esservi utili le nostre guide sui differenti tipi di cottura e su come risparmiare elettricità con gli elettrodomestici di casa in generale:
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