Adottare un cane è sicuramente un impegno. La nostra vita e la nostra routine giornaliera vengono in qualche modo sconvolte. Occorre imparare convivere con il nuovo arrivato ed adattare le nostre abitudini con le sue. Inoltre, è fondamentale fin da subito educare il cucciolo. Una delle primissime cose da insegnare al cucciolo è quella di non sporcare in giro per casa ma di abituarsi a fare i propri bisogni durante le uscite.
Il processo educativo di un cane richiede impegno, costanza e tanta pazienza. Ma poi, l’impegno di entrambe le parti (padrone ed animale) viene ripagato con risultati soddisfacenti che migliorano la convivenza.
Vediamo allora come insegnare al cane a fare i bisogni fuori.
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Per qualsiasi tipo di insegnamento ad un cane, è importante cominciare ad istruirlo quando è cucciolo. Per prima cosa, è bene precisare che l’apprendimento si può ottenere con costanza, pazienza e in maniera graduale.
Vediamo quindi i passaggi da mettere in atto per insegnare al cane a fare i bisogni fuori fin da quando è un cucciolo.
Non soltanto i cuccioli vanno abituati a fare i loro bisognini fuori. Si può accogliere in casa anche un cane già adulto. In questo caso, anche questi dovrà ricevere una adeguata educazione in tal senso.
La tecnica è la medesima prima descritta per i cuccioli, e quindi:
Come detto fin dall’inizio, per addestrare un cane ci vuol tempo e pazienza. Non bisogna scoraggiarsi. Per insegnare al cane a fare i suoi bisogni fuori servono, di media, dai 4 ai 6 mesi. Tuttavia, si tratta di un’indicazione puramente generica. Molto, poi, infatti, dipende anche da altri fattori, come il soggetto stesso e le sue capacità di apprendimento. Alcuni cani imparano velocemente, mentre altri, invece, hanno bisogno di più tempo, magari anche fino a 1 anno.
In fatto di bisognini, un cucciolo è più esigente rispetto ad un cane adulto. Basti pensare alle dimensioni della sua vescica, che sono ovviamente ben più piccole rispetto ad un esemplare canino adulto, magari di taglia medio-grande.
Di media, un cucciolo necessita di fare la pipì anche ogni 1-2 ore. A mano a mano che il cucciolo cresce, aumenterà la sua capacità di autonomia e le uscite potranno quindi essere più distanziate fra loro, fino ad arrivare ad intervalli di 3-4 ore. In ogni caso, quando si decide di portare a casa un cucciolo di cane, è fondamentale organizzarsi per garantirgli più uscite durante il giorno, ad intervalli specifici e, quanto più regolari possibili.
In fatto di uscite, i cani adulti sono invece molto meno esigenti. Mediamente, sono sufficienti 3 uscite al giorno. Inoltre, l’altra buona notizia, è che di solito i cani adulti riescono a trattenere i bisogni durante la notte. Pertanto, l’ideale è programmare l’ultima uscita dopo cena, e comunque dopo l’ultimo pasto del cane.
In linea generale, le uscite dei cani per fare i bisognini devono essere il più regolari possibili, così da creare una certa “routine”, comoda per il padrone e che crei sicurezza al cane stesso.
Consigliato ad esempio portar fuori il cane per fare i bisogni dopo ogni pasto, dopo il riposino oppure dopo un’attività di svago e gioco.
Nonostante si sia stabilita una regolare routine per le uscite con il cane, può capitare che ci siano esigenze “extra” di carattere emergenziale. Esattamente come accade per noi umani quando ad esempio abbiamo bevuto più del solito oppure se abbiamo mangiato qualcosa che ci ha fatto male. In casi di urgenza, il nostro amico a quattro zampe farà di tutto per attirare la nostra attenzione. Prestare quindi molta attenzione ad eventuali segnali di irrequietezza. In tal caso, portar subito fuori il cane.
All’inizio abbiamo visto i vari punti per insegnare al cane a fare i bisogni fuori. Fra questi, abbiamo indicato l’importanza di individuare e stabilire una “zona toilette”.
Che sia nel giardino di casa o in un parco pubblico, il nostro cane deve poter riconoscere la sua “toilette privata”. In pratica, bisogna quindi fargli capire la differenza tra la zona dove si gioca e quella in cui, invece, può fare i bisognini.
Nel proprio giardino, l’area toilette va ben distinta dal resto del giardino. Si può ad esempio limitare l’area adibita ai bisogni con una sorta di recinto oppure ricoprire l’area stessa con scaglie di corteccia.
In un parco, o per strada, una volta capito che una certa zona è di particolare gradimento al nostro cane, è bene stabilire una routine. Portare quindi il cucciolo o il cane sempre in quel determinato luogo. E fare delle soste frequenti fino a quando non avrà espletato i suoi bisogni.
In ogni caso, la cosa più importante è mantenere pulita l’area “toilette” prescelta, raccogliendo i bisognini del cane, sia per un senso di educazione civica, così come anche per incoraggiare il nostro amico a 4 zampe a tornare sempre nel medesimo posto. Sporco e residui lasciati nella “sua” zona, lo potrebbero infatti disturbare, inducendolo a cercare un nuovo posto.
La notte è lunga. Specie per i cuccioli, può essere un po’ problema trattenere i loro bisogni per 7-8 consecutive. In genere, invece, per i cani adulti, questo problema non si pone.
Se si ha un cucciolo in casa, una soluzione può essere quella di puntare la sveglia nel bel mezzo della notte e accompagnare il nostro cagnolino fuori per una rapida passeggiata. Una volta terminate le operazioni di primaria necessità, rientrare subito e premiarlo solo con una carezza o un piccolo snack. Non dilunghiamoci troppo nelle ricompense. In questo modo, il cane comprenderà la differenza tra giorno e notte.
L’alternativa un po’ meno traumatica alla sveglia è quella di far dormire il cane in una gabbia da tenere accanto al letto. Al bisogno, il nostro amico saprà farsi sentire per essere accompagnato fuori per una breve uscita di primaria necessità.
Sicuramente, la passeggiata notturna è piuttosto impegnativa. Tuttavia, ricordiamo che è una necessità nei primi mesi di vita del cucciolo. Più il cane crescerà, e più aumenterà anche la sua capacità di trattenersi fino l’indomani mattina.
In ogni caso, per evitare di trovare spiacevoli sorprese sparse sul pavimento la mattina, è importante togliere la ciotola dell’acqua durante le ore notturne e assicurarsi che il cane faccia tutti i suoi bisogni durante l’ultima uscita del giorno. In altre parole, assicurarsi che si addormenti dopo aver espletato tutte le sue esigenze fisiologiche.
Avete fatto un ottimo lavoro e, ormai, il vostro cane fa i suoi bisogni fuori, durante le vostre uscite giornaliere programmate. A un certo punto, però, il cane ricomincia a fare i bisogni in casa. Non si tratta di una eventualità rara. In questo caso, è segno che il cane ha qualcosa che non va. Riprendere a fare i bisogni in casa può essere sintomo di problemi di salute: patologie fisiologiche o problemi di carattere psichico.
Un cane adulto può ricominciare a fare i propri bisogni in casa nei seguenti casi:
Situazioni di stress, punizioni e traumi subiti possono impedire al cane di rilassarsi quando è fuori casa.
Quando è a casa da solo, poi, il cane può sentirsi abbandonato e non essere in grado di controllare le sue emozioni.
Talvolta, poi, fare i bisogni in casa può anche essere un modo “volontario” dell’animale per manifestare al proprio padrone il suo senso di disagio.
Passate in rassegna le varie probabili cause per cui un cane riprende a fare pipì in casa, di fronte a comportamenti anomali del nostro peloso, è fortemente consigliato rivolgersi al proprio veterinario di fiducia per approfondire la situazione.
Soprattutto all’inizio del nostro addestramento, gli incidenti sono da mettere in conto. Può quindi capitare che, per qualsiasi motivo, il nostro cane faccia i suoi bisogni in casa.
Vediamo allora come comportarsi in caso di “incidente di percorso”.
Se si lascia il cane da solo per molto tempo, il rischio che questo sporchi in casa è molto probabile. Il rischio delle probabilità si alza tanto più il cane è piccolo. Un cane adulto, infatti, può riuscire a resistere fino a 8 ore senza fare i suoi bisogni. I cuccioli, invece, hanno un livello di autonomia molto più limitata.
Se per svariate ragioni siete costretti a lasciare il cane da solo in casa per molte ore consecutive o una giornata intera, è consigliato sistemare nelle sue zone “preferite” una traversina per evitare di trovare spiacevoli sorprese.
Qualora cogliate il vostro cane in flagrante, ammonitelo con secco “No”, evitando di urlare e sgridarlo, e portatelo subito nella sua “zona toilette” in modo che possa portare a termine le sue esigenze. Al termine, premiatelo con coccole o snack. In ogni caso, evitate di sgridarlo e non mettetegli ansia o fretta.
In generale, durante ogni tipo di addestramento, gli atteggiamenti troppo aggressivi non sono mai proficui ma, anzi, possono causare traumi e sortire addirittura l’effetto contrario rispetto a quello desiderato.
Per insegnare a un cane, cucciolo o esemplare adulto che sia, che deve fare i suoi bisogni all’aperto, ecco gli atteggiamenti sbagliati assolutamente da non mettere in pratica. Molti degli errori che stiamo per vedere sono invece prassi comune.
Per insegnare al cane a fare i bisogni non in casa, NON si deve:
Nonostante una routine rodata per cane e padrone, può succedere che a Fido scappi un bisognino al di fuori dei consueti orari a cui è abituato. Sicuramente cercherà di farvelo capire. Ecco quindi i segnali per capire quando il cane deve uscire per fare pipì o pupù.
Ecco anche altre utili informazioni sui cani:
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