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Come l’alimentazione influenza la nostra salute

“È stato provato che lo sciroppo di glucosio contribuisce allo sviluppo dell’obesità molto più del saccarosio.”Associazione Americana dei Medici presso il Consiglio su Scienza e Salute Pubblica del luglio 2008

Come l’alimentazione influenza la nostra salute

Avrete sicuramente sentito parlare di The China Study, l’ormai famoso libro che attesta scientificamente la correlazione tra alimentazione e malattie (cardiovascolari e altre, quali tumori, diabete, obesità). Ma il Dott. Campbell non è l’unico a parlarne.

Ultimamente, nell’interessante documentario americano ‘Hungry For Change’, alcuni studiosi come il Dott. Alejandro Junger, il Dott. Joseph Mercola e la Dott.ssa Christiane Northrup, hanno attestato come mangiar sano sia la chiave principale dello star bene.

Anche secondo la Colorado University, 1/3 delle donne e 1/4 degli uomini americani è a dieta e circa i 2/3 di loro riguadagnano i chili persi, arrivano a pesare addirittura di più dopo aver terminato un regime alimentare.

Normalmente ogni dieta tende ad escludere una particolare categoria di cibo, che è invece fondamentale per il nostro sostentamento. Inoltre, molti dei preparati dietetici contengono agenti additivi come la fenilalanina, un amminoacido importante per la sintesi proteica che agisce sulla tiroide perché partecipa alla biosintesi degli ormoni.

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Quindi cosa fanno i prodotti dietetici? Agiscono sul senso di fame. Ecco perché le diete, alla lunga, non funzionano.

Sappiamo che gli adulti mediamente hanno un fabbisogno giornaliero di circa 2.500-3.000 calorie, ma molti dei cibi che ingeriamo non sono minimamente nutrienti. Perché non consumiamo più cibi, ma prodotti.

Belli da vedere, facili e veloci da preparare, con un lungo periodo di conservazione. Ti senti stanco e affaticato ma fai fatica a dormire? Hai frequenti mal di testa, gonfiore e difficoltà a concentrarti? Hai riscontrato problemi alla vista e crampi muscolari? Potrebbero essere gli additivi.

CONOSCI LE VIRTU’ DEL TE’? 

L’80% dei prodotti processati contengono glutammato monosodico o glutammato di sodio. È un sale presente in diversi alimenti in natura (pomodori, funghi, formaggi e carni molto stagionati), ma molto utilizzato nei ristoranti e nell’industria alimentare come ‘esaltatore di sapidità’ (E621). Il glutammato di sodio spesso viene utilizzato per coprire i sapori di cibi scadenti; si trova nelle zuppe confezionate, nelle carni in scatola, in molti dei cibi adorati dai bambini come le patatine, e nei dadi da brodo; persino nei vaccini dopo il 1982.

Il Dr. Ka He dell’Università del Nord Carolina, ha attestato nel 2008 come il glutammato di sodio fosse direttamente responsabile dell’obesità, sia esso presente in prodotti processati o aggiunto durante la preparazione di cibi freschi. E gli scienziati dell‘Università Complutense di Madrid, aggiungono: il glutammato monosodico sembra intervenire nei meccanismi di controllo dell’appetito, aumentando fino al 40% il senso di fame.

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Hai mai comprato un muffin ai mirtilli? Quelle macchiette blu che hai visto non erano del colore naturale rilasciato dal frutto, è glicole propilenico (E1520) associato a colorante artificiale. Il glicole propilenico viene usato come solvente e nei disinfettanti per le mani; si trova nelle sigarette elettroniche e come antigelo per gli automezzi e in molti prodotti di cosmesi!

Qualcosa che non vorresti nel tuo organismo, vero?

E non ci si salva nemmeno con i cosiddetti prodotti light; molti di loro per non essere senza grassi, sono sovraccaricati di zuccheri. Zuccheri ‘nascosti’ come lo sciroppo di glucosio, dichiarato responsabile di sviluppare una tendenza al diabete di tipo 2.

Ma che cosa succede al nostro organismo se ingeriamo troppi zuccheri? Muore.

Per questo esiste il pancreas. Il pancreas secerne insulina allo scopo di abbassare il livello di zucchero nel sangue favorendone l’utilizzo immediato a sfavore dei grassi, grassi che si vanno ad immagazzinare nel fegato e a depositare nei tessuti sotto forma di tessuto adiposo.

In ‘Hungry For Change’ la giornalista Evita Ramparte dichiara di essere guarita dal cancro ovarico, e Joe Cross, da una grave malattia autoimmune che lo costringeva a steroidi. E questo anche mangiando sano.

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Muoviti verso una scelta che somiglia a quella naturale: mangia più alimenti crudi possibili. Il cibo crudo è migliore di quello cotto, sia per sapore che per valori nutritivi; i sali e gli oligoelementi sono idrosolubili, quindi quando cuoci un cibo, in pratica li getti via! La cottura uccide anche gli enzimi e le vitamine che agiscono da co-enzimi, il che porta il nostro organismo ad un superlavoro di digestione.

Bisogna disintossicarsi. Il torpo non si libererà dei grassi in eccesso se prima non avrà smaltito le tossine presenti. Nei semi di chia e nell’aloe vera si nascondono fibre gelatinose capaci di aiutare il fegato; il prezzemolo e il coriandolo sono particolarmente noti per aiutare a depurarlo dal mercurio: aggiunti a uno o più centrifugati saranno efficaci.

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Apportare alla propria dieta quegli elementi che facciamo fatica ad assimilare col cibo, come il silicio, il manganese, il solfuro, è un buon metodo per integrare i principi nutritivi non presenti o scarsamente presenti nel nostro corpo. Da questo punto di vista anche la spirulina è un ottimo integratore alimentare naturale ed ha un apporto proteico molto alto (intorno al 60%).

Ricordate: un ottimo regime alimentare si riflette sull’umore, sul sonno, e anche sulla pelle!

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La Ica