Categories: Rimedi naturali

Come vincere la guerra con le zanzare grazie ad “armi” green

Ci risiamo, con l’arrivo dei primi caldi arrivano anche le solite zanzare. Se una volta erano solo una spiacevole presenza serale da alcuni anni a questa parte infastidiscono anche durante il giorno. E questo a causa anche della famigerata zanzara tigre, introdotta in Italia nel 1990 a causa del commercio di copertoni usati, e ormai diffusa in tutta la penisola. Molto aggressiva e potenziale vettore di malattie, si accanisce soprattutto con i bambini, che individua facilmente a causa del metabolismo elevato e del gran movimento che fanno.

Numerosi studi in campo chimico, biochimico e medico hanno evidenziato che i prodotti chimici per la disinfestazione sono tossici sia per gli animali (uomo ed animali domestici) che vegetali e causano un impoverimento dei meccanismi di difesa.

S’impone quindi un metodo diverso per combattere la guerra contro le zanzare, più rispettoso della salute dell’uomo e della natura. Sicuramente un’efficace rete di monitoraggio e la lotta larvicida sono i due elementi principali di questo approccio.

Ma allora come fare a proteggersi senza nuocere all’ambiente e a noi stessi? Ecco alcuni rimedi totalmente naturali che possiamo utilizzare per contrastare questi fastidiosi insetti.

Innanzitutto le ovitrappole. Si tratta di creare dei falsi luoghi di riproduzione ideali per questi insetti ma che si rivelano micidiali. Sappiamo che mamma zanzara è attratta da ristagni d’acqua, dove trova il cibo per le sue piccole larve. Allora perché non rendere questi luoghi di nidificazione delle trappole?

Si tratta di vasi di plastica nera di medie dimensioni (12×8 cm), riempiti d’acqua in cui è immersa una listella di masonite/faesite che viene usata dalla zanzare tigre per deporre le uova. La particolare conformazione delle ovitrappole fa sì che le larve che nasceranno resteranno imprigionate in un compartimento ben chiuso contribuendo a interrompere il ciclo di vita degli insetti.

Anche i tombini sono fonte d’infestazione. E la loro disinfestazione rappresenta uno dei maggiori costi per le amministrazioni in termini di lotta alle zanzare in ambiente urbano.

Possono essere resi sicuri tramite delle zanzariere basculanti a maglie molto fini, studiate per lasciare defluire le acque meteoriche ma impedire l’accesso alle zanzare, che così non possono accedere ai ristagni quasi sempre presenti in questi luoghi. Inoltre, ogni settimana o dopo ogni violento acquazzone, non è più necessario trattare le acque con larvicidi. E si sa che questi prodotti sono tutti chimici!

Un’altra soluzione pratica ed ecologica che nasce per i piccoli ristagni d’acqua, come i sottovasi, è usare un prodotto a base di bacillus thuringiensis israelensis, un larvicida specifico che si acquista anche in farmacia. Si deve però ripetere il trattamento di frequente.

Altra soluzione simile è usare un enzima che, reagendo con il calcare contenuto nell’acqua, crea una pellicola che impedisce così alle larve di respirare e agli adulti di deporre le uova. E’ sicuro, di origine vegetalenon contiene sostanze pericolose. Rimane attivo anche in caso di prosciugamento completo del sottovaso.

Anche introdurre pesci rossi nelle vasche e nelle fontane dei giardini è un buon metodo per sterminare questi insetti “pungenti”. Infatti il comune gold fish si ciba delle larve di zanzara.

Infine una soluzione omeopatica per non essere punti dalle zanzare.  Il ledum palustre è una pianta (chiamata anche rosmarino selvatico) con qualità antizanzare. E’ disponibile il rimedio omeopatico a base di estratto di ledum. L’assunzione orale di granuli omeopatici dovrebbe cambiare l’odore del nostro sudore, rendendolo sgradevole solo per le zanzare. Gli esseri umani non lo percepiscono. Si consiglia di assumere le pastiglie 3/4 volte al giorno e farle sciogliere sotto la lingua. Ci vogliono alcuni i giorni per vederne gli effetti.

Un sentito grazie per tutte queste informazioni sui metodi antizanzare a Mauro Burgo, del sito www.mosquitoweb.it.

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Rossella

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