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Comuni green: a Torino i tronchi e le foglie delle potature vanno all’asta per farne biomassa

Tremila tonnellate di ramaglie del verde pubblico…finiscono all’asta. Il Comune di Torino ha deciso di mettere a disposizione delle aziende produttrici di biogas e prodotti derivati da materiali legnosi di risulta i 10 mila metri cubi di materiale conservato nei magazzini amministrativi. Trattasi di rami, tronchi e foglie derivanti da potature, abbattimenti, alberi danneggiati da temporali e nubifragi. Pronti a trasformarsi da rifiuti in risorsa.

Avviato lo scorso 9 settembre, il bando fissa la scadenza al 4 ottobre 2011. Si parte da una base di contrattazione pari a 500 euro. Tuttavia, il testo del concorso ha rivelato delle “falle”, come dimostrato nei giorni scorsi dai giureconsulti di Fiper (Federazione Italiana Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili).

Oggetto del dibattito risulta la corretta classificazione delle ramaglie. Codice legislativo alla mano, in particolare il d.lgs 105 del 3 dicembre 2010, ci troveremmo di fronte a due tipologie di materiali: le potature e gli abbattimenti effettuati nei viali sono da considerarsi rifiuti – non impiegabili a fini di combustione o utilizzabili solo in impianti dedicati (termovalorizzatori) –  nei terreni boschivi di proprietà della Città diventano invece biomasse.

Fiper ha suggerito alla municipalità torinese di operare i corretti distinguo, ed eventualmente indire non una ma due gare d’asta. Rimane in ogni caso la lodevole iniziativa di partenza, un esempio che dovrebbero seguire tutte le città italiane.

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Published by
Claudio Riccardi

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