Con Eco-Rete anche l’hardware ritrova una seconda vita
A proposito del riciclo e soprattutto di come farlo in maniera intelligente, ci imbattiamo ormai continuamente nel dover dismettere o eliminare una quantità sempre più grande di rifiuti denominati RAEE, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Quante volte tra questi capita di disfarsi di dispositivi che sono in buone condizioni, in molti casi riparabili o addirittura funzionanti? vi ricordiamo questo studio Studio Eurisko per AssoRaee: quando c’è di mezzo l’elettronica l’italiano non sa riciclare
Questi “rifiuti” potrebbero essere destinati ad avere una seconda vita, una seconda chance, che l’azienda italiana Eco-rete sarebbe molto contenta di offrire loro: http://www.eco-rete.it/
Eco-rete è nata nel 2008 da una costola della Semantic, azienda di servizi informatici, e si occupa di recuperare e rigenerare apparecchiature elettroniche che vengono scartate da altre aziende perché obsolete o non più efficienti.
L’operazione di rigenerazione che compie Eco-rete consiste nel riportare in vita i dispositivi scartati, in modo da poterli rivendere come nuovi con tanto di assistenza e garanzia.
I prodotti “ricondizionati” vengono rimessi in commercio scontati fino all’80% del prezzo di listino; troviamo così, a prezzi molto convenienti, router, server, switch, telefoni voip, computer e sistemi di archiviazione.
FOCUS: come si riciclano gli elettrodomestici
Il vantaggio per le aziende è duplice: chi cede le vecchie apparecchiature di fatto evita tutti i costi e le trafile relative al loro corretto smaltimento ed in più ci guadagna qualcosa; chi invece compra i prodotti rigenerati, ha la possibilità di ricreare, attraverso un investimento contenuto, una dimensione tecnologica funzionale che non risentirà di alcun “gap tecnologico”.
I destinatari naturali di questa operazione sembrano essere le piccole e medie imprese e soprattutto le amministrazioni pubbliche.
I rifiuti tecnologici rappresentano ormai una quota importante e sono oggetto costante di attenzioni normative da parte dell’UE; lo smaltimento richiede particolari procedure soprattutto per le sostanze tossiche ed inquinanti che contengono (clorofluorocarburi, gas inerti, mercurio, cadmio, piombo, metalli preziosi).
Sono ormai noti gli scandali delle discariche abusive sorte in vari paesi in via di sviluppo, dove, non si sa come, si ritrovano apparecchiature e oggetti tecnologici usati in paesi occidentali, Europa compresa, Il danno ambientale ed umano che viene prodotto è enorme.
Le condizioni attuali impongono di ridurre le spese senza dover rinunciare alla qualità ma tutto questo deve andare nella giusta direzione del rispetto e della tutela dell’ambiente. Se il danno ambientale ed umano può essere ridotto e magari in futuro evitato attraverso una politica di riciclo intelligente, allora ci sembra giusto sottolinearlo.
Per maggiori informazioni andate al sito ufficiale eco-rete.
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eco-rete è, poi, attivo in modo particolare sulla comunicazione digitale.
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