Il 21 e il 22 maggio, in quel di Roma, si è tenuto un congresso dal titolo “Prima Convention per un nuovo soggetto politico ecologista e civico”, promosso dai portali abbiamounsogno.it e Costituente ecologista, a cui hanno partecipato oltre 4mila cittadini, il partito dei Verdi e i Sindaci “della Buona Amministrazione”.
La due giorni è stata caratterizzata da diversi incontri e dibattiti con importanti esponenti del mondo ecologista mondiale, aventi come scopo la costituzione di un nuovo partito ecologista che parta dal basso e che possa presentarsi già alle prossime politiche del 2013. Oltre ai sopracitati presenti, sono intervenuti anche noti esponenti del mondo della cultura e delle battaglie civili come Franca Rame, Dario Fo, Don Gallo, Salvatore Borsellino. Anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio di auguri all’inizio della seconda giornata di incontri.
“Ci siamo uniti in nome di un sogno condiviso”, spiega Michele Dotti che insieme a Marco Boschini ha dato vita nel 2009 ad Abbiamounsogno.it per la creazione di un movimento basato sul “sì all’integrazione, al rispetto delle diversità, al pluralismo, alla libertà d’informazione, alla pace (…) Vogliamo partire dal basso, garantire trasparenza e aggregare la parte ‘sana’ del mondo ecologista, pacifista e solidale (…) Il filo conduttore che lega i successi al primo turno di Luigi De Magistris e Giuliano Pisapia – osserva ancora Dotti – è il desiderio di voltare pagina. Noi lo vogliamo fare, partendo dall’associazionismo per raggiungere concreti risultati elettorali”.
L’iniziativa cavalca l’onda dei successi del movimento ecologista in Europa, che ha conquistato il 19% dei voti in Francia e il 24% in Germania. In Italia l’unico partito di ispirazione ecologista è come risaputo quello dei Verdi, nato ufficialmente nel 1986, sebbene si fosse già presentato alle elezioni amministrative l’anno precedente in 8 Regioni. Non a caso, quello dei Verdi è stato anche l’unico partito presente alla Convention.
Il Presidente Angelo Bonelli ha anche teso la mano al Movimento 5 Stelle: “Ho vinto l’ultimo congresso col mandato di costruire una forza civica ecologista come in Francia e in Germania, che sappia tradurre le emergenze in proposte sociali”, spiega il presidente dei Verdi. “Per uscire dalla frammentazione invito il Movimento 5 Stelle a unirsi a noi: pensiamo alla stessa maniera, abbiamo gli stessi valori. Potremmo costruire insieme la forza politica per l’ambiente e la legalità”, conclude Bonelli.
Divenuto Presidente nell’ottobre del 2009, il primo impegno di Bonelli è stato quello di uscire dall’alleanza con le sinistre massimaliste con cui i Verdi si erano presentati alle elezioni del 2006 e del 2008 sotto un unico simbolo, per riportare così il partito a un impegno prettamente ecologista e incline alla legalità. In Italia il partito non ha certo ottenuto i successi dei suoi omologhi europei, viaggiando nei suoi anni di vita sempre tra il 2 e il 3 per cento. E la ricerca di un’alleanza col Movimento cinque stelle – il cui leader maximo Beppe Grillo ha spesso inveito contro uno dei storici esponenti del partito, Pecoraro Scanio – non sembra la strada migliore per costruire un nuovo grande partito ecologista.
Certo il meeting svoltosi a Roma è stato un bel momento democratico, ma bisogna anche passare ai fatti, perché le bellezze paesaggistiche e naturali del nostro Paese hanno bisogno di essere difese in Parlamento prima che in Piazza. Perché è lì, volenti o nolenti, che si fanno le leggi. E prima di fondare un nuovo partito “verde” bisognerebbe avere i programmi e le idee chiare. Oltre che un grande leader. D’altronde, se in molti Paesi i Verdi superano il 10 o addirittura il 20 per cento, un motivo ci sarà.
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