Il coyote, nel nostro immaginario comune, è l’animaletto un po’ buffo e velocissimo rappresentato nei cartoni animati di Willy il Coyote o Road Runner che insegue l’imprendibile Beep Beep. È un canide selvatico che vive in America del Nord e corre veloce sulle strade fino a 65 km/h con una postura molto particolare, tenendo il corpo inclinato verso l’avanti, con la testa e la coda allineate in una linea retta.
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Scopriamo meglio questo lontano parente del lupo, che vive prevalentemente nelle lontane praterie del Nord America. Cosa mangia, come vive e perché non si può assolutamente addomesticare.
Il suo nome scientifico è Canis latrans ed è un mammifero onnivoro della famiglia dei Canidi, simile al lupo per aspetto, ma ben più piccolo e con orecchie più grandi.
Sono anche conosciuti come lo ‘sciacallo americano’ o il ‘lupo della prateria’.
La prateria è il luogo dove trascorre la sua vita. Il coyote è particolarmente diffuso nelle praterie del Nordamerica.
Qui è presente in quasi tutti gli stati degli USA ad eccezione delle regioni più densamente popolate come il New England e alcune parti del sud-est. Lo troviamo anche in gran parte del Messico, occupando una vasta gamma di habitat che vanno dalle regioni desertiche del nord alle foreste tropicali del sud.
Ma è diffuso anche in alcune parti dell’America centrale, come il Guatemala, l’Honduras, il Nicaragua e il Costa Rica, sebbene la sua presenza in queste regioni sia ridotta rispetto al Nord America. Anche in alcuni stati del Sudamerica in cui è stato introdotto (Brasile, Argentina e Cile), si trovano aree dove il coyote si è adattato con successo.
Negli ultimi anni, in Nordamerica esemplari sono stati avvistati con sempre maggiore frequenza anche ai margini di diverse aree urbane. Non è raro imbattersi in video su YouTube dove si vedono avvistamenti di in contesti urbani.
Vive in coppia o in piccoli branchi, anche se alcuni esemplari vivono in solitudine. Si muove con attenzione e circospezione, è molto furbo e raramente cade in trappola.
L’esemplare dominante, il capo del branco, è più adulto e più forte. Per stabilire il territorio, lo demarca con l’urina. Si nasconde in tane ricavate nei buchi nel terreno.
Questa specie è carnivora e si ciba di piccoli e grandi mammiferi e di tutto di ciò che trova nel suo habitat naturale, come:
Per cacciare si muove sempre nella stessa area e spesso è in coppia per poter aggredire anche animaletti più grandi.
In cerca di cibo, questo animale può arrivare a camminare tra 5 e 16 chilometri al giorno, ma nei periodi in cui le prede scarseggiano il coyote può cibarsi anche di erbe, insetti e vegetali. Può anche cibarsi di animali morti. Possiamo dunque dire che il coyote è oggi divenuto un onnivoro.
A causa della forte urbanizzazione, non è raro che questi animali selvatici spinti dalla fame arrivino alle porte dei centri abitati per rovistare nella spazzatura o saccheggiare campi coltivati.
Negli Stati Uniti questo costituisce una vera e propria emergenza spesso arginata con metodi brutali che prevedono anche l’uccisione di migliaia di esemplari.
Quando la femmina di coyote è in calore, di solito tra gennaio e febbraio, i maschi corteggiano con molta insistenza per due mesi. Ma sarà come spesso accade nel mondo animale la femmina a decidere con quale esemplare accoppiarsi comunicandogli il suo interesse con dei delicati colpetti di muso..
Il coyote è un canide che vive spesso in coppia: è monogamo e vive in media 14 anni.
Dopo l’accoppiamento, i due animali preparano la tana per i cuccioli dove vivranno per tutta la gestazione (circa 65 giorni). I cuccioli partoriti in media sono 5 o 6 e vivranno nella tana per i primi 8 mesi circa. Successivamente, i coyote divenuti adulti si allontaneranno per iniziare una vita autonoma.
Come parte del genere Canis, anche i coyote sono anche in grado di accoppiarsi con i cani.
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Il Canis latrans non può essere considerato un animale domestico. Nonostante la somiglianza con lupo o con altri canidi, non è adattabile ad una vita in città o in generale in famiglia. Si tratta di un animale selvatico che deve vivere in natura.
Non mancano i casi di coyote tratti in salvo, trovati feriti e salvati grazie a cure amorevoli e inseriti in contesti urbani come fossero cani. Ma la realtà è che questo animale nasce per vivere in solitudine e per cacciare quindi non è giusto offrirgli una vita in cattività in un habitat che non è il loro. Inoltre potrebbe anche rappresentare un rischio per l’incolumità degli umani e di altri animali domestici.
Nelle praterie del nord America non è poi così raro veder in lontananza un coyote. Sono pericolosi? La maggior parte di questi animali restano distanti dai centri abitati ed evitano gli umani.
Non sono pericolosi se si ha rispetto del loro habitat, vanno osservati ma tenuti ad adeguata distanza.
Durante una vacanza in regioni abitate da coyote è bene fare attenzione soprattutto se si viaggia con bambini o altri animali domestici, cani e gatti.
Vi diamo alcuni suggerimenti utili:
Se pensiamo al coyote pensiamo anche ai suoi ululati, simili a quelli dei lupi. Questi carnivori e mammiferi sono infatti noti per essere anche piuttosto rumorosi. Comunicano utilizzando versi striduli, latrati e ululati.
Secondo gli studiosi l’abbaio e l’ululato servono a definire la posizione del branco, la distanza e a riconoscersi tra simili. Il Canis latrans fin da cucciolo emette suoni e secondo gli studiosi l’abbaio e l’ululato servono a definire la posizione del branco, la distanza e a riconoscersi tra simili.
I loro vocalizzi particolati si possono udire anche a un chilometro di distanza, avvisando così intrusi e predatori della loro presenza.
Appartengono entrambe alla categoria Canis ma sono due specie differenti.
In particolare le principali differenze sono le seguenti:
Una buffa scoperta degli studiosi ha rivelato che i coyote vanno a volte a caccia insieme ai tassi per avere maggiore successo: il primo infatti utilizza l’olfatto canino per trovare la preda mentre il tasso utilizza gli artigli per scavare.
Con questo nome, si è recentemente diffusa una app utile per chi viaggia. L’App Coyote avvisa il guidatore in caso di presenza sul percorso di guida di autovelox fissi, tutor e autovelox mobili. Chissà se segnalerà anche la presenza del coyote, quello vero!
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