Conosciuta anche come fiore bacchetta, la Craspedia è una pianta erbacea ornamentale molto apprezzata per i suoi curiosissimi fiori di un bel giallo carico, simili a palline da golf. Fiorisce in giugno, e sempre più spesso viene utilizzata per realizzare i bouquet delle spose e gli addobbi nuziali di matrimoni campestri e decorazioni hippy chic. Secchi, vengono invece impiegati in composizioni di stile minimale.
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Il nome scientifico è Pycnosorus globosus ed è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
Originaria della Tasmania, dell’Australia e della Nuova Zelanda, da diversi anni viene ormai coltivata un po’ ovunque, anche in Italia.
Dotata di un robusto apparato radicale, si presenta sotto forma di folti cespugli piuttosto alti e larghi 60-65 cm. Ecco nel dettaglio tutte le sue parti:
Il suo nome deriva dal greco kraspedon, che vuol dire ‘bordo’, ‘orlo’, con riferimento alle frange lanose delle sue foglie.
Nei suoi luoghi di origine è comunemente chiamata billy button o woolyhead che letteralmente significa testa di lana.
Da noi, il suo soprannome è fiore bacchetta, per via del suo stelo molto lungo.
Fa parte della categoria dei fiori gialli. che fiorisconio molto abbondantemente in estate, da giugno a fine settembre. Nei paesi con clima molto caldo, e perdura per diversi mesi.
Sulla sommità dei lunghi steli sottili compaiono numerosi capolini giallo-oro. Sono molto longevi, freschi durano anche 2 settimane, essiccati si possono invece conservare anche qualche anno all’interno di composizioni d’arredo.
In natura cresce in una vasta gamma di tipi di suolo, tra cui sabbia, ghiaia, argilla, e nella brughiera e nella prateria.
Ma è anche possibile coltivarla a casa, in giardino a piena terra oppure in vaso. Vediamo i parametri da rispettare per mantenerla sana e farla fiorire abbondantemente.
La Craspedia si riproduce per seme e mediante la divisione dei cespi. Vediamo entrambe le procedure.
Operazione da effettuare tra marzo e maggio utilizzando semenzai alveolati e terriccio specifico. Ecco come procedere:
A inizio primavera le piante vanno estratte dal terreno e divise delicatamente in più porzioni radicate che vanno impiantate ed annaffiate generosamente facendo attenzione a non bagnare le foglie.
Nell’estate dell’anno successivo avrà luogo la prima fioritura.
Le piante vanno messe a dimora in buche distanti circa 30 cm e profonde quanto il pane di terra che avvolge le radici.
Trattandosi di una pianta molto rustica, non teme l’attacco dei comuni parassiti animali. Soffre solo il marciume delle radici provocato dal ristagno idrico nel terreno.
Pertanto, non richiede trattamenti antiparassitari o antifungini, se non in casi eccezionali.
Seguendo le consociazioni dell’orto può essere associata a piante che hanno un colore contrastante, ad esempio l’Agapanto dai fiori blu, l’Hebe o il Caryopteris.
Perfetta per riempire aiuole miste nei giardini, sia pubblici che privati, negli ultimi anni, i fiori vengono sempre più richiesti per i bouquet da sposa e gli allestimenti di matrimoni in stile rustico ma ricercato.
Sempre in ambito nuziale, data la forma strana, i suoi fiori sono usati anche per le boutonnière di sposo e testimoni.
I suoi fiori essiccati sono infine utilizzatissimi per composizioni miste decorative.
Nel linguaggio dei fiori, la pianta simboleggia la fortuna, il colore dei suoi fiori, speranza, vera amicizia e gioia di vivere.
Una confezione contenente 1000 semi, su internet costa 18,00 euro, IVA esclusa. Su Amazon, un set di 30 palline “Dongliflower Arts”, con fiori secchi, veri e naturali, costa 9,29 euro oltre alle spese di spedizione.
Ecco alcuni esempi, anche di semi per chi volesse cimentarsi nella coltivazione:
È stato dimostrato che alcune specie riescono a ristabilirsi del tutto anche dopo un incendio.
Ed infine, ecco alcune schede monografiche su piante e fiori:
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