Veri e propri fossili viventi, le cycas sono piante simili alle palme per l’aspetto, arrivate sino a noi dalla preistoria. Scopriamo le caratteristiche botaniche e le possibilità di coltivazione.
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La Cycas è una pianta probabilmente originaria del Giappone e appartiene all’ordine delle Cicadali. Si tratta di un gruppo di piante molto antiche la cui comparsa sulla Terra è stata di poco antecedente a quella dei dinosauri. Per questo motivo possono essere ritenute dei veri e propri “fossili viventi”. Lo studio su queste varietà ha infatti consentito di ottenere numerose informazioni utili su specie botaniche ormai estinte.
L’aspetto di questa pianta ricorda grossomodo quello delle palme. Il suo nome, infatti, deriva dal greco ‘koikas’, cioè ‘simile alle palme’. Tuttavia, a differenza di queste ultime, sono molto più antiche e più affini alle piante di conifere.
Hanno un tronco centrale eretto e cilindrico. Alla sommità del fusto spunta un ciuffo di foglie pennate, formate a loro volta da numerose altre foglioline.
La pianta in questione è dioica, cioè produce fiori, che si formano al centro del ciuffo di foglie, da cui è possibile discriminare il sesso.
L’esemplare maschile si caratterizza per un fiore squamoso e lungo. Quello femminile, invece, produce un fiore più corto e rivestito da brattee.
Esistono numerose specie, oltre 100, ognuna con caratteristiche specifiche. Conoscere le peculiarità delle varietà permette di scegliere la pianta più adatta alle proprie esigenze.
Tra le più comuni si annovera la Cycas Revoluta. Questa specie è tra le più diffuse in Italia, sia come pianta d’appartamento che da giardino.
Può raggiungere un’altezza massima di 3-4 metri ma in molto tempo, dato il ritmo di crescita piuttosto lento, anche in diversi decenni. Forma un giro di foglie ogni uno o due anni e nei primi anni di vita tenderà ad assestarsi ad un’altezza di 60-70 cm.
Personalmente ho avuto queste piante in capienti vasche da balcone per 12 anni, prima di trasferirmi e l’altezza non superava il metro.
Un’altra specie piuttosto conosciuta è la Revoluta ‘aurea’. Rispetto all’altra, questa varietà è contraddistinta dai bordi delle foglie evidenziati in giallo, che ricordano appunto quelle di una palma nana. Notare che tutte presentano un’elevato rischio di tossicità.
Nell’esecuzione dei lavori di manutenzione, quindi, è preferibile proteggere le mani indossando dei guanti (anche perché l’estremità delle foglie è appuntita e non proprio morbida).
È bene, inoltre, che anche gli animali domestici non si avvicinino troppo a questo tipo di piante. In particolare, i frutti, assolutamente non commestibili, si rivelano estremamente velenosi.
La sua notevole adattabilità e resistenza l’ha resa una pianta in grado di preservarsi fino ad oggi. Flessibile nell’adattamento ai vari tipi di climi, è facile da coltivare e non richiede particolari cure. È bene tuttavia prestare delle accortezze per evitare problemi. Cresce bene sia in vaso sia in qualsiasi terreno da giardino ben drenato.
È in grado di sopportare le temperature più rigide, ma solo per un periodo di tempo poco prolungato. Nelle zone con climi invernali rigidi, è preferibile coltivarla all’interno di un ambiente protetto.
Se non è possibile portarla all’interno (vuoi perché il vaso è troppo grande o perché coltivata in vasche ancorate al balcone), d’inverno andrà protetta con un telo protettivo per piante. Per intenderci, questa raccomandazione è valida per tutto il Nord Italia e le zone meno temperate del Centro-Sud.
Richiede una zona ben illuminata, evitando un’eccessiva e diretta esposizione alla luce solare poiché gradisce anche una lieve ombreggiatura.
Va annaffiata in modo non troppo frequente assicurandosi comunque che il terreno non presenti ristagni di acqua. Il terreno deve essere sempre leggermente umido, ma mai eccessivamente bagnato.
Presenta radici non molto profonde e cresce in modo piuttosto lento. Una volta ben avviate, queste piante non richiedono dunque una particolare applicazione nella cura e manutenzione.
Per chi tiene la cycas in appartamento, è opportuno vaporizzare ogni tanto il fogliame con acqua demineralizzata così da aumentare l’umidità dell’ambiente.
Uno dei parassiti che più frequentemente attacca questo tipo di piante è la cocciniglia, localizzata soprattutto sul fusto e sotto le foglie. La presenza di questi parassiti può essere constatata dall’ingiallimento delle foglie.
Succhiando la linfa della pianta, la cocciniglia produce delle sostanze zuccherine che rendono la cycas più vulnerabile all’attacco di funghi. Il mio primo tentativo è stato purtroppo frustrato da questo frequente problema, mentre un secondo tentativo è stato salvato in extremis contrastando la cocciniglia con un insetticida e tagliando i rami che mostravano i primi segni di ingiallimento. Ci vuole un po’ di pratica e indovinare la giusta esposizione e modalità di innaffiatura.
Anche il ragnetto rosso può infestare questa specie di palma. Ciò accade soprattutto in caso di esposizione eccessiva e scarsa umidità. La cycas può presentare foglie gialle anche per altri fattori che denotato le sue condizioni di salute.
Tra questi la carenza di minerali, come magnesio e ferro, o di altre sostanze nutritive. La carenza di azoto, ad esempio, è segnalata da foglie di colore verde chiaro e da una ridotta crescita.
Troppe innaffiature o un eccessivo impiego di sostanze fertilizzanti possono essere all’origine di questo problema.
Le foglie possono ricoprirsi anche di piccole macchie di colore scuro. In questo caso il problema potrebbe essere legato ad una scarsa quantità di acqua durante il periodo estivo. Nel periodo invernale, invece, si può trattare di un problema dovuto a temperature troppo basse.
I prezzi variano in base a vari elementi, tra cui soprattutto la varietà della pianta e le dimensioni. Una pianta sana di qualche anno può valere 30/40 euro o anche di più. I bulbi da pianta madre si trovano ad un prezzo medio di 2/3 euro.
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