Da auto a carburante fossile a ibrida, Continental ci prova con un kit a basso prezzo
Attraverso dei sistemi modulari per la mobilità elettrica, il colosso Continental renderà possibile trasformare le vetture a combustione in auto ibride, garantendo notevoli economie in termini di consumi ed emissioni di inquinanti nell’ambiente.

Nella divisione Powertrain del gruppo tedesco si sta lavorando per creare un sistema modulare che permetta ai costruttori di realizzare ibridi di vario tipo con livelli di voltaggio compresi tra 12 e 400 volt. Grande attenzione è rivolta in particolare per il sistema da 48 volt, in grado di supportare l’obiettivo degli utenti di ridurre le emissioni di Co2 a costi sostenibili.
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Con questo sistema si garantiscono funzioni attualmente disponibili solamente in ibride da 120 volt: l’azienda ha implementato il sistema nella test car Eco Drive, che si contraddistingue per un generatore a cinghia che sostituisce un generatore tradizionale, una batteria agli ioni di litio ed un convertitore DC-DC che fornisce il collegamento con il sistema elettrico da 12 volt.
Questo schema consente al prototipo di avere più spunto in accelerazione, producendo allo stesso tempo meno rumore. Osservano gli ingegneri Continental che il motore a combustione può essere spento prima e più frequentemente se non è assolutamente necessario. Eco Drive offre un vantaggio anche ai costruttori, che non devono intervenire sulla configurazione del motore e della trasmissione. Inoltre la tecnologia può essere applicata anche su piccole vetture.
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Sfruttando una soluzione simile, una batteria ad alto voltaggio sarebbe in grado da sola di alimentare un’automobile per circa 50 km, con l’autonomia garantita dal motore a combustione comunque a disposizione.

Continental vuole dimostrare che è totalmente possibile prendere un’auto esistente con un’efficiente motore a combustione interna, modificarla per farla diventare un’ibrida, ed essere in grado di guidare per 100 km solamente con 1,5 litri di carburante, a seconda del ciclo di guida. Con emissioni di Co2 nell’ordine dei 40 g/km.
Davvero niente male… che ne dite?
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