Piante e fiori

Dafne: una pianta dai fiori bellissimi, ma velenosa

Scopriamo le diverse varietà e come coltivarla in sicurezza

Il genere Dafne comprende al suo interno numerose varietà, molto diverse tra loro: ecco allora una guida pratica e completa per capire come coltivare questa pianta, ideale per siepi e giardini rocciosi. Ma attenzione nel toccarla: è fortemente tossica!

Dafne: una pianta dai fiori bellissimi, ma velenosa

Dafne: caratteristiche della pianta

All’interno del genere Dafne (o Daphne) vanno incluse almeno 70 piante e arbusti, alcune a foglia caduca, altre del tipo sempreverde.

Stiamo parlando di una pianta originaria dell’Europa e di tutto il continente asiatico e africano.

Descrivere le principali caratteristiche di questa specie è alquanto generico, in quanto si va dagli arbusti alti fino a 1 metro e mezzo fino alle specie alpine nane, di appena 10 cm o poco più.

I fiori sono generalmente molto piccoli ma piacevolmente profumati. I colori vanno dal verde al rosa e al giallo. Le foglie sono invece ovali, caduche o sempreverdi e in alcune varietà compaiono dopo la fioritura. Vediamo ora alcuni degli esemplari più comuni.

Daphne odora

Nel gruppo delle sempreverdi troviamo la dafne odora, alta fino a 2 metri. Ha un portamento cespuglioso. Non tollera molto i raggi diretti del sole, mentre resiste bene alle temperature invernali.

I fiori sono rossi sul lato esterno e rosati tendenti al bianco nella parte interna. Questi compaiono da dicembre a febbraio. Le foglie sono invece verdi e di forma ovale. In Oriente, sua patria natia, viene impiegata come essenza profumata.

Dafne odora
Dafne odora

Dafne cneorum

Adatta ai giardini rocciosi essendo piccina e bassa, la dafne cneorum non supera i 40 cm di altezza, ma compensa in larghezza, arrivando anche a 150 cm.

Anch’essa sempreverde, produce fiori rossi e rosa. Le foglie sono lucide e di un bel verde brillante. Questa varietà va coltivata nelle zone aride e può essere esposta direttamente alla luce del sole, al contrario di molte altre del suo genere.

Dafne cneorum
Dafne cneorum

Dafne Genkwa

Questa pianta richiede molte cure, va coltivata in zone ombreggiate e ama le alte temperature. La dafne genkwa produce fiori azzurri e lilla davvero caratteristici, grazie anche alle varie sfumature.

Può toccare i 100 cm di altezza e si presenta con un portamento eretto.

Dafne Genkwa
Dafne Genkwa

Dafne mezereum

Vediamo invece una tipologia a foglie caduche. Viene chiamata così perché i fiori rosa sbocciano proprio alla fine della stagione invernale, anticipando la comparsa delle foglie.

Le foglie sono lunghe e verde chiaro, mentre i frutti sono drupe rosse, molto velenose. La troviamo in tutta la nostra penisola, soprattutto nelle zone in pieno sole.

Dafne mezereum
Dafne mezereum

Dafne pontica

Un’altra varietà molto nota è la Dafne pontica, tipica della Turchia e dell’area del Caucaso. I fiori sono giallognoli e a forma di stella, mentre le foglie di un verde molto scuro.

La possiamo trovare nel sottobosco delle conifere, dal momento che ama molto anche l’ombra. È un arbusto sempreverde.

Coltivazione della dafne

Questa pianta necessita di specifiche esigenze colturali che variano di poco da una specie all’altra, per cui in linea di massima valgono le seguenti indicazioni.

Terreno e posizione

Scegliete un terreno drenato, fertile, che sia umido, ma attenzione ai ristagni idrici.

Posizionatela in una zona a mezz’ombra, cercando di proteggere per lo più le radici che esposte troppo al sole potrebbero risentirne. Non a caso si consiglia sempre di procedere con la pacciamatura.

Irrigazioni

Le irrigazioni vanno dosate con regolarità durante la fase vegetativa, accertando sempre che il terreno sia asciutto tra una annaffiatura e l’altra. Durante il periodo di riposo andranno notevolmente ridotte.

Rinvaso

Questa pianta non ama molto essere spostata e rinvasata, quindi prestate attenzione al tipo di luogo che scegliete. Considerate che a ogni rinvaso segue un periodo di mancata fioritura e, nei peggiori dei casi, la pianta potrebbe anche non sopravvivere.

Moltiplicazione

Per la moltiplicazione della dafne si può procedere per seme o per talea.

I semi si raccolgono in autunno estrapolandoli direttamente dai frutti. Vanno messi in acqua per qualche ora e poi sistemati in un ampio vaso, di modo che la pianta in seguito possa svilupparsi senza problemi.

Il vaso va posizionato in luogo luminoso, ma ben riparato. Le irrigazioni dovranno essere regolari. I primi germogli compariranno entro i due anni.

Se invece si opta per la talea, andremo a tagliarle dai rami privi di fiori nel periodo primaverile o estivo. Quando le talee saranno cresciute, possiamo metterle a dimora. Tuttavia, anche in questo caso, i tempi sono abbastanza lunghi per cui bisogna armarsi di pazienza.

Malattie e parassiti

È probabile che le piante possano essere attaccate dagli afidi e dalla cocciniglia, tuttavia è raro che la dafne si ammali. Al contrario, sono altri i fattori che ne provocano la morte, anche con una certa frequenza: troppa siccità, trapianti mal riusciti, marciume radicale. 

Dafne: significato del fiore

Per gli antichi Greci la pianta di Dafne ricordava molto quella dell’alloro, tanto che una leggenda narra che vi siano delle origini in comune.

Stando a quanto racconta la mitologia, Dafne era la ninfa dei boschi di cui si innamorò Apollo. Non essendo un amore ricambiato, spesso la dea si nascondeva nelle radure, per fuggire alle sue lusinghe.

Un giorno intervennero altre divinità per salvarla da questo amore disperato e la trasformarono appunto nell’arbusto di alloro. Per non perderla del tutto, Apollo allora ne prese le foglie e creò una piccola coroncina da portare sul capo.

Dafne: è un fiore velenoso?

Quando maneggiate questa pianta ricordatevi sempre di ricorrere a dei guanti in quanto tutte le sue parti sono velenose e pericolose per l’uomo.

Lo stesso semplice contatto potrebbe difatti favorire una grave intossicazione.

Altri fiori velenosi

Ecco una lista di piante belle, ma velenose, di cui bisogna diffidare:

  • Erbe medicinali: la guida completa per curarsi con le erbe
  • Genziana, perfetta per i liquori, aiuta la digestione, ma è tossica
  • Colchicum, che pur essendo tra le piante più velenose, ha dei meravigliosi fiori rosa simili allo zafferano
  • Belladonna, pianta velenosa che può essere perfino mortale
  • Datura: scopriamo la Tromba del Diavolo, una pianta altamente velenosa
  • Aconito, pianta velenosa dai bellissimi fiori blu, usata in omeopatia per curare ipertensione e ansia grave
  • Mughetto: le varietà e le cure di questa pianta profumata ma velenosa
  • Dieffenbachia: tutti i segreti di questa pianta sempreverde ma velenosa
  • Dulcamara: la pianta velenosa contro i reumatismi nota come elisir d’amore
  • Dipladenia: come coltivare e curare questa pianta rampicante ma tossica

Alessia Fistola

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

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