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Dal Giappone la pila NoPoPo: Non Pollution Power

L’incidente di Fukushima, oltre a provocare ingenti danni all’ambiente, ha scosso profondamente gli animi dei giapponesi, determinando un senso di urgenza nel cambiamento di rotta in tema di politiche ambientali e di stile di vita soprattutto nell’ambito del consumo elettrico.

Dal Giappone la pila NoPoPo: Non Pollution Power

Un primo segnale importante è stato introdotto dal governo del Giappone, che ha varato un piano per la riduzione di almeno del 15 % dei consumi di elettricità nel Paese del Sol Levante.

Tuttavia, perché si possa parlare di una svolta decisiva è necessaria anche la modificazione delle abitudini dei cittadini giapponesi (e non solo) che, sia all’interno degli uffici che nelle case private, sono stati chiamati a contenere il più possibile i consumi.

Accanto agli accorgimenti classici, il Giappone ha impresso il suo tocco di originalità e creatività che lo contraddistingue in tutto il mondo con l’immissione sul mercato di nuovi oggetti caratterizzati da un basso consumo energetico.

Ne sono un esempio le pile NoPoPo (Non Pollution Power) prodotte dalla giapponese Aqua Power System in grado di generare elettricità attraverso l’impiego di liquidi come acqua di rubinetto o, in mancanza, succo di frutta, caffè e addirittura saliva se non anche urina…. Si tratta di una pila che è in grado di fornire energia pulita con il consumo di mezzo millilitro di acqua.

La pila NoPoPo

Gli ideatori e i produttori di questa pila di ultima generazione assicurano una durata pari a 20 anni al costo, davvero basso, di 630 yen (5,60 euro) per una confezione di 3 pezzi; il peso è di soli 15 grammi.

Queste pile eco-friendly in commercio da agosto 2011 sembrano non presentare al loro interno alcuna sostanza tossica, come cadmio o mercurio, e possono essere smaltite insieme agli altri rifiuti inorganici.

Per maggiori informazioni: Aqua Power System.

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Elle