Dalla carta riciclata nascono bio-batterie: nuove frontiere del green tech
Eco Product è la manifestazione che ogni anno, a partire dal 1999, raduna a Tokyo migliaia di appassionati pronti a lasciarsi stupire dalle invenzioni eco-friendly. L’obiettivo di questo evento è quello di pubblicizzare una fetta di mercato che ha bisogno di sempre maggiori incentivi.

Nell’edizione appena conclusa la Sony ha presentato un prototipo che speriamo di vedere presto in commercio: si tratta di bio-batterie ricavate dal cartone. Sono degli accumulatori di carica che sfruttano solo materiali naturali.
Alla base dell’invenzione c’è un meccanismo simile a quello utilizzato dalle termiti, che riescono a ottenere energia rosicchiando il legno.
Ma vediamo come funzionano queste bio-batterie: immergendoin acqua dei pezzetti di carta o di cartone, anche riciclato, gli enzimi intervengono per avviare il processo di decomposizione, e rompendo così la catena di glucosio alla base della cellulosa.
A questo punto il glucosio reagisce con altri enzimi e si ottengono ioni di idrogeno ed elettroni. Questi ultimi sono utili per la formazione di energia mentre gli ioni producono acqua combinandosi con l’ossigeno dell’aria. Si tratta di elettricità a bassissimo voltaggio in grado di far funzionare solo oggetti molto piccoli e leggeri, come l’elica utilizzata a fini dimostrativi durante la presentazione.
Queste bio-batterie non sono inquinanti e sfruttano materiale di riciclo ma permane il limite della carica elettrica e siamo ben lontani dal poter ottenere utilizzi diversi. Pensate però a quanti giornali, bigliettini d’auguri e scatoloni potrebbero essere riutilizzati. La Sony ha annunciato che sta continuando a portare avanti il progetto, iniziato nel 2007, con l’obiettivo di estrarre sempre maggiore energia.
Forse un giorno verrà realizzata anche una bio-batteria in grado di far spostare un’automobile! Sicuramente sarebbe un grande passo per cui non ci resta che attendere fiduciosi.
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