A chi non è mai capitato di trovarsi a dover fare o ricevere una telefonata importante, con due tacche scarse della batteria del cellulare e senza prese elettriche accessibili per poterlo ricaricare? Ebbene, in futuro sarà possibile ricaricare i nostri gadget con un gesto tanto semplice quanto infilare una mano in tasca.
Nel mondo della tecnologia solare, infatti, la nuova sfida è quella che riguarda i materiali utilizzati per produrre energia. La stragrande maggioranza degli impianti in uso sono realizzati con moduli in cristalli di silicio, e sebbene la tendenza sia quella di avere prezzi sempre più competitivi, comunque il costo rimane ancora elevato, soprattutto a causa dei costi di produzione. Nel tentativo di rendere l’energia solare accessibile a larga scala, enormi passi in avanti sono stati fatti nello sviluppo di materiali che siano al tempo stesso efficienti e poco costosi da produrre.
Di recente, gli scienziati del Swiss Federal Laboratories for Materials Science and Technology (Empa), sono riusciti a migliorare l’efficienza delle celle solari fatte di un polimero detto copper indium gallium (di)selenide (CIGS: diseleniuro di indio rame gallio), portandola dal 17% al al 18,7%, e avvicinandosi così sempre di più alle prestazioni dei moduli in silicio (ca. 20%).
Minuscole particelle di CIGS vengono mischiate a un solvente per creare una sorta di vernice. Questa vernice può quindi essere applicata su superfici di plastica, vetro o perfino su tessuti per creare pannelli solari a basso costo utilizzando un semplice processo di spalmatura su film sottile, roll-to-roll processing, lo stesso impiegato, per esempio, nella produzione dei nastri adesivi.
Questa nuova tecnologia apre dunque la porta a nuove applicazioni come, appunto, la possibilità di poter presto indossare capi d’abbigliamento o accessori in grado di fornire l’elettricità sufficiente per ricaricare i nostri piccoli apparecchi elettronici a costo zero!
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