La dieta del riso è nata da un’idea di Walter Kempner, un medico tedesco che nel 1939 si era prefisso di elaborare un piano di dimagrimento per pazienti diabetici, ipertesi ed obesi. Oggi è diventata di moda, ma bisogna stare attenti alle sue molteplici controindicazioni.
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L’esperimento di Kempfer farebbe oggi discutere, eppure il dottore riuscì a trattare l’ipertensione maligna (con insufficienza renale). All’epoca l’aspettativa di vita era di soli 6 mesi, dato che i farmaci per curarla ancora non esistevano.
Kempfer riuscì a salvare ben 167 pazienti su 192. Ma le conseguenze per i restanti furono anche molto gravi. Nel 2013, questo regime alimentare è stato concretizzato ed elaborato presso il Rice House Healthcare Program, a Durham, Nord Carolina.
Questa è una di quelle diete che prevede l’uso quasi esclusivo di un alimento, nel caso specifico, i semi integrali di Oryza sativa, il riso insomma, senza superare mai l’apporto calorico giornaliero di 2.000 kcal. Oltre al riso integrale, sono ammesse anche le varianti con il riso selvaggio rosso, il riso venere ed il basmati.
La dieta del riso si snoda infatti in 3 fasi.
La dieta del riso ha potere disintossicante. Permette di tenere sotto controllo il quantitativo di grassi e zuccheri; è ipocalorica e ricca di fibre.
Consente infatti un dimagrimento veloce, che si esplica al meglio nella sua versione ridotta (da 9 giorni).
Questa può essere utilizzata (senza abusarne), in situazioni eccezionali. In questo caso, le 2 fasi andranno eseguite in maniera molto breve: 3 giorni sono dedicati alla disintossicazione, 6 alla seconda.
Ideale è concordare con il proprio nutrizionista un vero piano alimentare. Specialmente nel caso in cui vi siano delle patologie sistemiche in corso.
Qui però vi proponiamo un esempio abbastanza equilibrato, che potrebbe servire ad aiutare i soggetti sani a perdere velocemente peso.
Dal secondo al sesto giorno si segue la dieta del riso latto-vegetariana, che prevede:
Per colazione: 1 porzione di amidi + 1 di cibi proteici magri + 1 di frutta
Per pranzo e cena: 3 porzioni di cibi amidacei + 3 di verdure + 1 di frutta
Primo giorno
Colazione: 2 porzioni (2 tazze) di riso integrale + 2 bicchieri di spremuta d’arancia
Pranzo: 2 tazze di riso integrale + 2 porzioni di frutta
Cena: 2 tazze di riso venere con 2 porzioni di verdure
Dal secondo al sesto giorno
Colazione: 3 fette di pane, fiocchi di latte, frutta fresca
Pranzo: 3 tazze di legumi con 3 porzioni di verdure crude + 1 di frutta
Cena: risotto (3 porzioni) con verdure (3 porzioni) + 1 porzione di frutta
Settimo giorno
Colazione: 3 tazze di riso rosso + fichi secchi + 1 tazza di yogurt
Pranzo: pasta di riso con verdure
Cena: 3 tazze di riso integrale con gamberi cotti al vapore + 3 porzioni verdure
Uno degli innumerevoli svantaggi della dieta del riso è che oltre ad essere ipocalorica è anche ipoproteica. Questo significa che non è affatto indicata per chi voglia dimagrire ma al tempo stesso segue un regime di attività fisica regolare.
Questo perché non è equilibrata, infatti può comportare una consistente diminuzione della massa muscolare ed ipotensione. Ma anche gravi carenze a livello vitaminico.
La gran parte dei chili persi si traducono fondamentalmente in liquidi, che possono provocare importanti conseguenze di salute per tutti i soggetti, e a cui la dieta del riso può apportare anche senso di fame, flatulenza e noia.
Leggi tutte le informazioni per conoscere i pro e i contro delle varie diete dimagranti e non solo:
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