Sempre più spesso si sente parlare di dieta oloproteica, un regime alimentare che sta riscuotendo sempre più successo. Ma sai di cosa si tratta e in cosa consiste? Soprannominata anche “liposuzione alimentare”, si tratta di un regime alimentare che si basa su poche e semplici regole da rispettare. Un regime dietetico fondato principalmente sulle proteine e un apporto minimo di carboidrati. Pare che nel giro di pochissimo tempo faccia ottenere dimagrimenti localizzati.
In questo articolo andremo a vedere nello specifico come funziona, con tutti i suoi pro e i suoi contro.
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Basata sul protocollo Blackburn, la dieta oloproteica è un regime alimentare che abolisce quasi totalmente zuccheri e carboidrati, a vantaggio di proteine e aminoacidi. Fa perdere massa grassa ma preserva quella magra (muscolo).
Fin da subito è bene precisare che si tratta di un regime dietetico medico e, come tale, soltanto un medico la può prescrivere. Niente “fai da te”, in nessuna circostanza.
Il principio è praticamente quello della dieta chetogenica. Quando non si assumono carboidrati, si va a bloccare l’insulina che, così, non va a stimolare il deposito dei grassi a livello del tessuto adiposo. Ne consegue quindi che le riserve di grasso del corpo sopperiscono al fabbisogno energetico del corpo riducendosi.
Quando le riserve di zuccheri sono ormai del tutto esaurite, spetterà a grassi e proteine fornire al corpo il suo nutrimento necessario. Dal consumo di grassi e proteine vengono prodotti i corpi chetonici. Lo stato di chetosi aiuta a non sentire lo stimolo della fame.
In tutte le diete, sarebbe da evitare il “fai da te”. Questo avvertimento vale a maggior ragione ancora di più in questo caso perché il numero di calorie, l’integrazione alimentare e la gestione del protocollo variano a seconda del paziente (peso iniziale, costituzione e stile di vita).
La dieta oloproteica si divide in 3 fasi da seguire in maniera molto precisa.
La fase in cui si perde più peso. Deve durare al massimo 21 giorni. In questo periodo, va seguita un’alimentazione quasi esclusivamente proteica. Il 50% delle proteine va assunto tramite aminoacidi ed integratori, mentre il restante 50% deve provenire dal cibo: bresaola, uova, pesce e carne bianca (pollo e tacchino).
Vanno poi assunti massimo 20 grammi di carboidrati (e solo provenienti da frutta e ortaggi) e massimo 10 grammi di grassi al giorno.
In questo periodo, che di media dura all’incirca 42 giorni (ma anche di più a seconda dei proprio obiettivi da raggiungere), va seguito un regime alimentare ipocalorico prendendo come modello la dieta mediterranea. È quindi possibile reintrodurre, poco per volta, i carboidrati, ma da consumare sempre lontani dalle fonti proteiche. La fase 2 serve per consolidare i risultati raggiunti durante la fase 1.
Ripristino di un’alimentazione “normale”, basata quindi sul consumo di tutti i tipi di alimenti, sul modello della dieta mediterranea.
Nella fase 1, ogni giorno vanno assunti i macronutrienti vanno ripartiti nelle seguenti quantità:
Ecco qualche esempi di cosa consumare nei vari pasti della giornata.
Tra un pasto e l’altro, su indicazione medica, possono essere previsti degli spuntini a base di integratori proteici.
Dipende dal peso iniziale. Di media, nei primi 21 giorni (fase 1) si perde dal 6% all’ 8% del peso iniziale. Ciò significa che, i soggetti obesi o in sovrappeso forte, in questo primo periodo di dieta possono arrivare a perdere dai 5 ai 10 kg.
Indicativamente, si perdono 1,5/2 Kg a settimana di sola massa grassa.
Come già spiegato, nella fase 1, il 50% delle proteine deve essere assunto sotto forma di integratori. In particolare, multivitaminici, sali minerali con potassio senza zuccheri e correttori acido-base.
Chi ha provato la dieta oloproteica s’è detto semplicemente entusiasta per i tempi rapidi e gli strabilianti risultati ottenuti.
Di contro, invece, la comunità medica si è più volte mostrata scettica su questo tipo di regime alimentare per vari motivi. Ad essere criticati sotto fondamentalmente 3 fattori: la base chetogenica, il massiccio impiego di integratori alimentari e le tempistiche molto ridotte. Tutte le diete molto rapide non consentono infatti di ottenere risultati duraturi.
Tra l’altro, dal punto di vista nutrizionale, non non è per niente una dieta educativa, quanto piuttosto un approccio/scorciatoia da utilizzare quando si vuole perdere peso molto rapidamente oppure quando altri metodi hanno fallito. Non è un regime alimentare che può essere seguito a vita e, quindi, alla fine del protocollo, il paziente va rieducato ad una sana ed equilibrata alimentazione.
La dieta oloproteica è un tipo di dieta piuttosto drastico e, come tale, non adatto a tutti. Inoltre, come tutte le diete “rapide” non garantisce un dimagrimento sano, graduale e duraturo.
Anzitutto, è bene ricordare che questo tipo di regime dietetico va seguito sotto la stretta supervisione di uno specialista.
I principali effetti collaterali sono:
Pertanto, si tratta di una dieta che non va assolutamente seguita nei seguenti casi:
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