Un’altra confusione che viene fatta in abito avicolo, se non si è esperti del settore, è quella tra pollo e cappone: questa guida alle differenze vi spiegherà facilmente come evitare di usare anche questi termini in modo errato.
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Pollo, gallo, galletto, pollastro, gallina, cappone…. Sono davvero tanti i vocaboli che si usano. Ma servono davvero? Certo che sì! Tutti questi vocaboli non sono di certo casuali. Ognuno di essi, infatti, identifica un particolare animale; o meglio, un esemplare appartenente alla specie Gallus gallus domesticus.
In questo articolo, come anticipato, andremo ad analizzare due casi specifici: il pollo e il cappone.
Semplificando al massimo potremmo dire che pollo e cappone sono lo stesso animale, ma il cappone, dopo soli due mesi di vita, viene castrato. Andiamo più nello specifico ed analizziamo più dettagliatamente quali sono le differenze tra pollo e cappone.
Il termine “pollo” indica un animale domestico – indistintamente maschio o femmina – appartenente alla famiglia del Gallus gallus domesticus. Fino a 4 mesi è considerato pulcino. Poi, diventando grande, diventa “pollo” se maschio o “gallina” se femmina. Si tratta comunque di un esemplare giovane in quanto non ha ancora raggiunto la maturità sessuale. Il pollo non vola, ma becca e raspa. Di peso, non supera 1,5 kg.
Il termine deriva dal latino pullus, che significa “animale giovane”.
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Il cappone è un pollo maschio, che a soli 60 giorni dalla nascita viene castrato. Questo trattamento è abbastanza eloquente ed esplicativo circa la finalità del suo allevamento. Il cappone, dopo la castrazione viene infatti messo all’ingrasso (può arrivare a pesare addirittura 3 kg!). Lo scopo è vendere la sua carne per uso alimentare e renderla pertanto morbida e saporita.
Fonti documentali riferiscono che la castrazione dei galli venisse già praticata in Europa nell’epoca classica (V-IV secolo a.C.). Si presume che tale pratica sia stata adottata a causa delle difficoltà riscontrate nel far convivere più galli in uno stesso pollaio.
Viste le diverse finalità, pollo e cappone seguono regimi alimentari differenti:
Per favorire l’ingrasso, il cappone viene rinchiuso in luoghi piuttosto caldi, bui e al riparo dagli agenti atmosferici, in modo che possa crescere e ingrassare con gran facilità. È proprio il suo tipico grasso che si forma sotto pelle a rendere poi la sua carne così morbida, succosa e delicata.
Per quanto riguarda invece le modalità di allevamento del pollo, ci sarebbe tanto da dire. Soprattutto dal punto di vista etico e del rispetto delle normative. Principalmente, il pollo può essere allevato:
Questa tematica è ampiamente trattata nell’articolo Che differenza c’è tra il pollo biologico allevato terra e quello solo allevato a terra?
Anche se con procedimenti differenti, entrambi vengono allevati a scopo alimentare, per vendere le loro carni. Spendiamo allora qualche parola a riguardo.
In generale il pollo è una carne bianca. Ad alto contenuto proteico, è una carne magra e a basso contenuto di grassi. È inoltre un’ottima fonte di minerali, quali calcio, fosforo, magnesio e selenio. Presente anche la vitamina B6, fondamentale per la salvaguardia del cuore.
Il cappone non è un piatto “da tutti i giorni”. In genere si porta in tavola durante le festività natalizie. Per fare bella figura con gli ospiti, bisogna saperlo scegliere, prima ancora di cucinarlo bene. Un buon cappone deve presentare le seguenti caratteristiche:
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