La disidrosi è una patologia dermatologica che colpisce prevalentemente mani e piedi. Ecco le indicazioni per capire come curarla, utilizzando anche i rimedi naturali.
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La disidrosi, chiamata anche eczema disidrotico, rientra nell’ambito delle dermatiti.
In alcuni casi si presenta in forma acuta, quindi come episodio isolato, ma generalmente tende ad avere un andamento cronico in relazione a specifici fattori esterni, ad esempio il cambio di stagione tra la primavera e l’estate.
Sembra che a soffrirne siano per lo più i giovani di età compresa fra i 20 e i 40 anni. Inoltre statisticamente si rileva una leggera maggioranza di donne rispetto agli uomini.
La disidrosi si accompagna sempre alla comparsa di piccole vesciche piene di liquido chiaro, grandi non più di 2 millimetri.
Queste si estendono su tutto il palmo delle mani e a volte anche sulla pianta dei piedi, compresi i lati delle dita. Si raggruppano tutte insieme, estendendosi a macchia d’olio sulla cute.
Le vescicole comportano spesso prurito e bruciore. In alcuni casi può capitare che il prurito sia il primo segnale della comparsa delle vesciche stesse, legato proprio alla tensione esercitata dal liquido.
Se si cede al prurito, il rischio di infettare la pelle è molto elevato e in quei casi si dovrà procedere anche ad una terapia adeguata. Nei casi più gravi inoltre le unghie possono apparire gonfie.
Queste vesciche scompaiono dopo circa 1 mese, dopo essersi seccate. Inizia dunque la fase di desquamazione che lascerà scoperta la pelle sottostante che appare rossa e ipersensibile al tatto.
Se si tratta di forme recidivanti, è possibile che la pelle subisca alterazioni più gravi, come un ispessimento della zona o la presenza di vere e proprie cicatrici.
Inizialmente la disidrosi era stata associata ad un cattivo funzionamento dei dotti delle ghiandole sudoripare, ma di fatto tale ipotesi non è mai stata dimostrata. Un eccesso di sudorazione non basterebbe dunque per scatenare tale patologia.
Ad oggi in realtà non sono state ancora chiarite le cause, nè è possibile fare una stima epidemiologica, in quanto spesso questo disturbo dermatologico si associa ad altri, come la dermatite atopica, oppure delle allergie specifiche.
In linea di massima però si possono individuare alcuni fattori predisponenti quali:
Proprio la correlazione tra stress e disidrosi sembra suggerire una componente psicosomatica accentuata, per cui il nostro corpo reagirebbe in forma acuta quando il nostro livello di energia viene meno.
In funzione di questo, condurre una vita più equilibrata e sana, rallentare i propri ritmi e allontanare le fonti di negatività potrebbe essere un primo passo per tenere a bada il problema.
Si possono poi affiancare attività di rilassamento, dallo yoga alla respirazione controllata o la stessa meditazione.
Esiste una cura definitiva per la disidrosi? In realtà no, si possono solo attenuare i sintomi. Sarà il medico a valutare la terapia più adeguata in base alla tipologia e severità del quadro sintomatico.
Generalmente vengono somministrati corticosteroidi sotto forma di pomate locali o, in alcuni casi, di farmaci orali.
In alternativa si passa agli immunosoppressori o, nei casi più estremi, può essere suggerita una terapia fotodinamica.
Per attenuare i sintomi, sono consigliati tutti una serie di accorgimenti. Eccone alcuni:
Esistono tutta una serie di rimedi naturali per evitare di assumere farmaci, metodi alternativi ugualmente efficaci e molto sicuri per la nostra salute.
Innanzitutto si possono fare impacchi di acqua fredda per trarre un po’ di sollievo. Ma esistono poi tanti prodotti ricchi di proprietà curative che al contempo rispettano le esigenze della nostra pelle. Vediamone alcuni.
Si può preparare un maniluvio riempiendo una bacinella di acqua tiepida. Qui andrete a versare 2 cucchiai di amido di riso o in alternativa 1 cucchiaio di bicarbonato di sodio.
Lasciate le mani in infusione per almeno 20 minuti e poi asciugatele con delicatezza, utilizzando un panno di cotone pulito.
L’aloe vera ha un enorme potere cicatrizzante, per cui possiamo acquistare in erboristeria un gel fresco da applicare direttamente sulle vesciche.
Anche la camomilla può aiutare a lenire i dolori e il prurito. Sarà sufficiente fare degli impacchi sulle zone interessate, avendo sempre cura di utilizzare delle garze o dei panni di cotone puliti.
Infine la pianta di perilla, nota per le sue proprietà antinfiammatorie, può aiutare nel ridurre gli spiacevoli sintomi della disidrosi.
Se vi è la possibilità che l’esposizione ai metalli possa influire sull’eziologia della malattia, allora anche a tavola si può seguire una dieta specifica.
Ridurre quindi il numero di alimenti ricchi di nichel e cobalto potrebbe essere d’aiuto. Parliamo ad esempio del cacao, della liquirizia, dei legumi, dei cereali integrali e dei latticini.
La disidrosi non è contagiosa, questo è bene chiarirlo per evitare inutili allarmismi.
Certo si tratta di un disturbo molto fastidioso e invalidante, che può arrecare anche imbarazzo dal momento che le mani sono un importante mezzo di contatto nella relazione.
Ma non vi è assolutamente alcun rischio di contrarre la stessa infiammazione. Tuttavia sembra che vi sia una certa ereditarietà.
Ecco altre guide utili per prendersi cura della propria pelle:
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