Oggi parliamo del dittamo, una pianta officinale conosciuta già nella Grecia antica molto utilizzata in fitoterapia ma anche per aromatizzare liquori e profumare prodotti di bellezza.
Contenuti
Il dittamo (Dictamnus albus) è un pianta perenne spontanea e aromatica appartenente alla famiglia delle Rutaceae.
Viene chiamato anche frassinella, perché la forma delle sue foglie ricorda da vicino quella del frassino, e limonella poiché le sue foglie, se sfregate, emanano un intenso profumo molto simile a quello agrumato del limone.
La sua principale caratteristica, nota fin dall’antichità, è quella di incendiarsi se posto vicino ad una fiamma. Ciò avviene a causa della infiammabilità degli olii essenziali contenuti nei suoi fiori.
Si tratta di un piccolo arbusto, latifoglie e caducifoglie, alto 30(60)-100(120) cm, fortemente aromatico e che fiorisce normalmente tra maggio e giugno.
Vediamo più nello specifico le varie parti:
La specie è presente in Europa, nelle zone temperate dell’Asia, in Siberia e in Caucaso.
In Italia è abbastanza rara: la si trova nei boschi assolati e aridi, a quota collinare, dove di solito prosperano querce e castagni. Vegeta tra radure e cespugli o ai margini dei sentieri.
Il nome deriva dal greco ‘diktamnos‘, parola composta da ‘Dikte‘ (nome di un monte sull’isola di Creta) e ‘thamnos‘, arbusto.
Oltre a crescere in maniera spontanea, il dittamo viene anche coltivato come erba aromatica e rimedio erboristico per via del suo aroma e delle sue virtù fitoterapiche.
Ecco quali sono le condizioni più favorevoli per farlo crescere bene.
Già nell’antichità, il dittamo veniva usato per curare “lo stomaco, le ulcere gastriche, problemi alla milza, reumatismi e anche infertilità”.
Ancora oggi gli sono riconosciute alcune importanti proprietà. Nel pieno rispetto della legislazione europea, il dittamo è riconosciuto come medicina tradizionale e ne è permesso l’utilizzo come erba aromatica.
Ecco le sue proprietà:
Con un’elevata quantità di antiossidanti, stimola l’appetito nei convalescenti, favorisce la digestione e migliora la diuresi. Contrasta inoltre le infezioni di funghi e batteri.
Per le sue proprietà, viene impiegato contro gli spasmi ed i crampi di stomaco, l’anoressia, la clorosi, la dismenorrea spastica, la scrofola, la stomatite.
Per uso esterno è considerato uno stimolante della circolazione periferica.
Sotto forma di infuso è utile per curare il raffreddore, le infezioni della bocca e dei denti, i problemi didigestione, le menorree, il diabete, l’obesità, i problemi renali ed epatici.
È applicato anche come cataplasma per i dolori di testa, i reumatismi e sulle piaghe.
Da secoli i monaci lo utilizzano per la preparazione di liquori e digestivi. In commercio si trova soprattutto in forma di tisana, dalle proprietà digestive e tonificanti.
Le essenze di dittamo vengono utilizzate anche per aromatizzare liquori (Vermut e Martini Dry) e profumi.
Per i suoi bellissimi e profumati fiori viene spesso coltivato anche come pianta ornamentale.
Nell’antichità veniva usato come incenso divinatorio e per vedere gli spiriti.
A causa della sua profumazione troppo intensa, il dittamo non ha riscosso grande successo nel mondo gastronomico e della cucina in generale. Può comunque essere usato per insaporire piatti dal sapore neutro come la besciamella o le patate.
Il suo sapore particolare si sposa bene con la selvaggina e, inaspettatamente, lega molto bene con i dolci.
Si utilizzano le foglie e le infiorescenze.
Nessuna in particolare, ad eccezione di ipersensibilità nei confronti della sostanza da parte del singolo. Gli studiosi hanno inoltre sottolineato che è bene usarne modiche quantità, soprattutto in caso di gravidanza o nel caso di bambini.
In tempi antichi era considerato simbolo d’amore e di passione. I giovani si arrampicavano sui dirupi scoscesi e sulle gole di Creta per raccoglierlo e donarlo alle ragazze amate.
La grande quantità di oli essenziali emessa dalle ghiandole oleose del dittamo satura l’atmosfera delle calde sere d’estate e prende facilmente fuoco a contatto di una fiammella. Per questo i suoi nomi inglesi e francesi sono, rispettivamente “burning bush” e “buisson ardent”.
Il dittamo di Creta selvatico è classificato come “raro” ed è protetto dalla legge europea affinché non si estingua. Attualmente, la sua coltivazione in Grecia si concentra su Embaros e sui villaggi circostanti, a sud di Heraklion.
Nel romanzo fantasy “Harry Potter e il Principe Mezzosangue”, compare il termine dittany, per indicare una sostanza in grado di rimarginare le cicatrici se applicata con sufficiente rapidità dopo un taglio.
Se ti affidi spesso alle erbe medicinali e aromatiche, potrebbero interessarti anche:
Utilizziamo i cookie insieme ai nostri partner per personalizzare i contenuti e gli annunci pubblicitari, fornire le funzioni dei social media e analizzare il nostro traffico.