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Donnola: tutto quello che c’è da sapere su questo piccolo mammifero

La mustela nivalis è un piccolo mammifero diffuso soprattutto presso la parte Nord dell’emisfero boreale. Il nome comune, donnola, deriva dal latino, e significa “signorina”. Probabilmente merito del suo corpo, lungo ed aggraziato.

La donnola comunque non è una specie unica. La differenziazione è particolarmente incerta e si ritiene che sarebbero 3 le sottospecie presenti in Italia.

Secondo alcuni, la Mustela nivalis boccamela sarebbe quella che abita la parte mediterranea (Italia meridionale, centrale e isole), e si distinguerebbe per avere una taglia maggiore e mantello più chiaro rispetto alla sottospecie continentale (Mustela nivalis minuta).

La donnola nella storia e nella cultura popolare

Una leggenda vuole che la donnola fosse in grado di uccidere il basilisco, un animale fantastico simile a una grossa lucertola. Una convinzione che venne ripresa nel “Tesoro” di Brunetto Latini, poeta e scrittore del Duecento.

Nella cultura popolare dei paesi anglosassoni, spesso il termine “donnola” (weasel) ha connotazioni negative ed è riferito comunemente a chi ha un modo di fare subdolo o mostra comportamenti ingannevoli. Sebbene sia un animale molto utile dal punto di vista dell’equilibrio degli ecosistemi, la donnola si è guadagnata questa reputazione in quanto predatore di pollame.

In realtà la donnola contribuisce alla riduzione delle popolazioni di roditori, tra cui topi, ratti, scoiattoli e conigli, tutti animali che la donnola caccia inseguendoli anche nelle loro tane. Un beneficio che probabilmente supera il loro danno per gli allevatori di galline. Ma si sa che una volta che un animale selvatico si è fatto la sua fama, il pregiudizio è davvero duro a morire.

Donnola: caratteristiche

Caratteristica fisica della donnola è lo sguardo vispo. Ma anche il muso sottile ed il corpo sinuoso e snello, capace di raggiungere i 30 cm di lunghezza. Altro elemento di distinzione è un pelo soffice e fulvo sul dorso, e grigio-bianco sul ventre. Le zampe sono corte, le unghie affilate, le orecchie larghe.

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La donnola vive in piccoli gruppi solo durante il periodo dell’accoppiamento

Donnola: comportamento

Quello che si sa per certo, è che la donnola vive nelle cavità degli alberi e del terreno, e che sia in grado di cacciare (di notte) conigli, lepri, topi e uccelli di piccola taglia. La si può trovare fino ad altitudini di circa 2.800 metri, sia nelle campagne abitate dall’uomo che vicino ai corsi d’acqua, dove non disdegna di cibarsi di piccoli insetti, qualche biscia (minuta), e rane.

Sembra però che non sia in grado di scavare, ma che utilizzi le tane di altri animali, che riempie con piume, peli, penne e crini. In alternativa, preferisce abitare le nicchie già create dalla natura o dall’Uomo, come quelli tra mucchi di pietre, cataste di legna, radici di alberi o presso i tronchi cavi.

Agile e veloce, è abilissima nel nuotare e nell’arrampicarsi. Difficilissimo catturarla, si dice che sia un animale coraggiosissimo e per nulla timido; non teme infatti il contatto con l’Uomo, e può essere facilmente ammaestrata. A dispetto di ciò, se infastidita nel suo habitat, la donnola può diventare particolarmente aggressiva.

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Se disturbata nel suo habitat, la donnola sa essere rabbiosa ed aggressiva

Nessuna delle sottospecie va in letargo, ma in inverno raramente la donnola esce dalla tana. Vive da sola; tende a formare piccoli gruppi solo durante il periodo della riproduzione, che accade anche 2 volte l’anno, dato che la gestazione dura appena 5 settimane.

Una donnola può dare alla luce a circa 3/6 cuccioli, tutto dipende dalla quantità di cibo presente nella zona. La fase di allattamento si protrae per circa 2 mesi. I piccoli diventano indipendenti intorno ai 4 mesi d’età, mentre la maturità sessuale viene raggiunta il 1° anno.

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La Ica

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