La loro scoperta è iniziata da una semplice ricerca scolastica sugli orango e la perdita del loro habitat naturale. Hanno infatti scoperto che la causa di tutto era la graduale sparizione delle foreste pluviali per far posto alle piantagioni di palma da olio, dovuta soprattutto alla produzione di diversi tipi di biscotti che lo usavano come elemento grasso.
Parliamo di Madison Vorva e Rhiannon Tomtishen, due scout sedicenni del Michigan. Si sono così appassionate all’argomento da farne una vera e propria ragione di vita, ed hanno fondato il progetto O.R.A.N.G.S. (Orangoutans Really Appreciate And Need Girl Scouts qualcosa come “gli Orango Realmente Apprezzano e Necessitano delle Giovani Scout“).
Perfino il gruppo di scout di cui fanno parte, tra le altre cose, per raccogliere fondi vende porta a porta biscotti fatti proprio con olio di palma. Madison e Rhiannon hanno così iniziato a battersi per cambiarne la ricetta e hanno avuto un piccolo aiuto dal Rainforest Action Network e da Change.org.
Ma non dall’associazione delle ragazze scout, che infatti si rifiuta di cambiare la ricetta dei biscotti.
Intanto le due intraprendenti ragazze hanno vinto il Forest Heroes Award per il Nord America indetto dall’ONU (il premio “eroi delle foreste”) per avere convinto la Kellogg a limitare la deforestazione causata dall’utilizzo dell’olio di palma per produrre alcuni suoi prodotti di punta quali: Frosted Flakes, i biscotti Keebler, i Rice Krispies e appunto i biscotti delle Girl Scout.
In sostegno a Madison e Rhiannon, il Rainforest Action Network propone di inviare una lettera alla direttrice dell’associazione Girl Scouts USA, Kathy Cloninger, per dirle che l’olio di palma non dovrebbe far parte degli ingredienti dei biscotti delle Guide.
Oltre agli orango, a rischiare sono anche altre specie già in via di estinzione, tra cui le tigri di Sumatra, e la sopravvivenza della terra stessa. Infatti la deforestazione per far posto a piantagioni di palme da cocco è anche causa di circa il 20% delle emissioni di gas serra, e la loro distruzione rilascia enormi quantità di anidride carbonica nell’atmosfera.
Gli scout si sono rivelati come nella più classica delle iconografie, giovani in gamba con spirito d’iniziativa e voglia di fare bene il proprio dovere.
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