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In Russia la dacia diventa agriturismo

Come ti trasformo la dacia in un agriturismo: è questa l’ultima tendenza in voga in alcune campagne russe, importata da altri paesi europei, dalle zone attorno a Mosca fino agli estremi orientali della Kamchatka, dove contadini e piccoli proprietari terrieri hanno trovato un modo ‘alternativo’ per aumentare i profitti derivanti dalle loro attività rurali fino a 50.000 rubli (1.250 euro al cambio attuale) in più al mese.

In Russia la dacia diventa agriturismo

Pionieri di un’attività turistica innovativa e molto redditizia, alcuni contadini si trasformano in uomini e donne d’affari convertendo le loro capanne in alberghetti di campagna in grado di fornire vitto e alloggio a un numero limitato di turisti (12 in media) desiderosi di trascorrere qualche giorno di vacanza all’ombra di tigli secolari, bestiame e frutteti, lontani dai rumori della città.

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Tuttavia il passo per entrare in questa nicchia di mercato comporta un investimento economico non indifferente: per trasformare un vecchio casolare rurale in un agriturismo dignitoso, infatti, si spende una cifra tra i 150.000 e i 2 milioni di rubli, a seconda della condizione di partenza della casa, mentre per acquistare un vecchio rudere si spendono in media 250.000 rubli (poco più di 6mila euro).

Tutto dipende dall’abilità del proprietario e degli artigiani, dal livello di comfort che si intende raggiungere all’interno della struttura e dal know-how iniziale.

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Nella maggior parte dei casi le dacie-agriturismo assumono un aspetto a dir poco ‘pittoresco’: corredi e arredi fatti a mano, coperte patchwork colorate, materiali recuperati da strutture centenarie. Ma tutto questo sembra piacere molto ai turisti che stanno prendendo d’assalto questi luoghi sperduti in cerca di una ‘pausa dalla civiltà’ e che, dopo avere bazzicato per due decenni le zone più turistiche del mondo, sembrano desiderosi di riscoprire angoli non “corrotti” dalla civiltà del proprio paese.

E se da una parte i proprietari condividono l’importanza di internet e della pubblicità sul web, dall’altra non hanno dubbi sul fatto che il miglior modo di farsi conoscere sia il vecchio e sempre affidabile ‘passa-parola’…

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Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata a Cosenza il 25 febbraio 1980, all'età di 4 anni si trasferisce dalla città alla campagna, dove trascorre un'infanzia felice a contatto con la natura: un piccolo orticello, un giardino, campi incolti in cui giocare e amici a 4 zampe sullo sfondo. Assieme a lattughe, broccoli e zucchine coltiva anche la passione per la scrittura e la letteratura. Frequenta il liceo classico della città natale e dopo la maturità si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali del bolognese. Nel 2011 approda alla redazione di TuttoGreen con grande carica ed entusiasmo. Determinata, volitiva, idealista e sognatrice, spera che un giorno il Pianeta Terra possa tornare ad essere un bel posto in cui vivere.

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