In Russia la dacia diventa agriturismo
Come ti trasformo la dacia in un agriturismo: è questa l’ultima tendenza in voga in alcune campagne russe, importata da altri paesi europei, dalle zone attorno a Mosca fino agli estremi orientali della Kamchatka, dove contadini e piccoli proprietari terrieri hanno trovato un modo ‘alternativo’ per aumentare i profitti derivanti dalle loro attività rurali fino a 50.000 rubli (1.250 euro al cambio attuale) in più al mese.

Pionieri di un’attività turistica innovativa e molto redditizia, alcuni contadini si trasformano in uomini e donne d’affari convertendo le loro capanne in alberghetti di campagna in grado di fornire vitto e alloggio a un numero limitato di turisti (12 in media) desiderosi di trascorrere qualche giorno di vacanza all’ombra di tigli secolari, bestiame e frutteti, lontani dai rumori della città.
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Tuttavia il passo per entrare in questa nicchia di mercato comporta un investimento economico non indifferente: per trasformare un vecchio casolare rurale in un agriturismo dignitoso, infatti, si spende una cifra tra i 150.000 e i 2 milioni di rubli, a seconda della condizione di partenza della casa, mentre per acquistare un vecchio rudere si spendono in media 250.000 rubli (poco più di 6mila euro).
Tutto dipende dall’abilità del proprietario e degli artigiani, dal livello di comfort che si intende raggiungere all’interno della struttura e dal know-how iniziale.
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Nella maggior parte dei casi le dacie-agriturismo assumono un aspetto a dir poco ‘pittoresco’: corredi e arredi fatti a mano, coperte patchwork colorate, materiali recuperati da strutture centenarie. Ma tutto questo sembra piacere molto ai turisti che stanno prendendo d’assalto questi luoghi sperduti in cerca di una ‘pausa dalla civiltà’ e che, dopo avere bazzicato per due decenni le zone più turistiche del mondo, sembrano desiderosi di riscoprire angoli non “corrotti” dalla civiltà del proprio paese.
E se da una parte i proprietari condividono l’importanza di internet e della pubblicità sul web, dall’altra non hanno dubbi sul fatto che il miglior modo di farsi conoscere sia il vecchio e sempre affidabile ‘passa-parola’…
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